Medici di famiglia e ricette
Buonasera gentili dottori,
Un dubbio da sempre mi assale e spero che voi possiate illuminarmi:
Un medico di famiglia, può rifiutarsi di prescrivere una qualsiasi visita specialistica (es: cardiaca, oculistica, urologica ecc.) in assenza di necessità?
Mi spiego meglio: se ad esempio so’ che ci vedo benissimo e voglio semplicemente fare una visita di controllo agli occhi, il medico di famiglia si può rifiutare di prescriverla motivando che siccome non lamento disturbi, la visita non serve?
Stessa cosa con gli esami del sangue o le ecografie: un medico di famiglia si può rifiutare di prescriverle in assenza di disturbi riferiti dal paziente?
Grazie
Un dubbio da sempre mi assale e spero che voi possiate illuminarmi:
Un medico di famiglia, può rifiutarsi di prescrivere una qualsiasi visita specialistica (es: cardiaca, oculistica, urologica ecc.) in assenza di necessità?
Mi spiego meglio: se ad esempio so’ che ci vedo benissimo e voglio semplicemente fare una visita di controllo agli occhi, il medico di famiglia si può rifiutare di prescriverla motivando che siccome non lamento disturbi, la visita non serve?
Stessa cosa con gli esami del sangue o le ecografie: un medico di famiglia si può rifiutare di prescriverle in assenza di disturbi riferiti dal paziente?
Grazie
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Spett.le Utente,
le prescrizioni mediche (di farmaci, esami, ricoveri ecc...) non vengono effettuate "on demand".
Il medico che ritiene, in scienza e coscienza, di dover prescrivere, sulla base dello stato di salute, prescrive quanto è necessario.
Viceversa il medico che ritiene, in scienza e coscienza, di non dover prescrivere, comunica l'inopportunità della prescrizione all'assistito motivando tale scelta.
Poi l'assistito che ha fiducia in quel medico si atterrà a quanto gli è stato prescritto o non prescritto, mentre l'assistito che dubita della professionalità si rivolgerà ad un altro medico.
Distinti Saluti.
le prescrizioni mediche (di farmaci, esami, ricoveri ecc...) non vengono effettuate "on demand".
Il medico che ritiene, in scienza e coscienza, di dover prescrivere, sulla base dello stato di salute, prescrive quanto è necessario.
Viceversa il medico che ritiene, in scienza e coscienza, di non dover prescrivere, comunica l'inopportunità della prescrizione all'assistito motivando tale scelta.
Poi l'assistito che ha fiducia in quel medico si atterrà a quanto gli è stato prescritto o non prescritto, mentre l'assistito che dubita della professionalità si rivolgerà ad un altro medico.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1k visite dal 14/08/2019.
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