Assegno ordinario di invalidità
Ho 50 anni
Dal 1990 lavoro in banca, impiegata, nel 2015 ero referente di sportello leggero (responsabile di una filiale di due unita)
Nel maggio 2016 ho avuto un episodio di porpora trombotica trombocitopenica autoimmune che mi ha lasciato esiti ischemici encefalici, con difficoltà di memoria a breve, con i numeri, di concentrazione. Non posso più lavorare in filiale. Sono stata trasferita in un ufficio interno dove svolgo lavoro di minore importanza e in buona parte di archiviazione. Da gen 2019 sono part time 80%, mentalmente e fiscalmente non reggo la fatica. Sono rientrata al lavoro ad agosto 2017, nel corso del 2018 ho fatto circa tre mesi di assenza per malattia.
Ad agosto 2016 inps mi ha riconosciuto assegno di invalidità, nel 2018 a seguito revisione reddituale me lo ha sospeso. Ho fatto ricorso. Vorrei sapere da voi se il cambio di mansione resosi necessario può considerarsi lavoro non confacente alle mie attitudini. Cioè se esistono i presupposti per ottenere la conferma dell'assegno. Vi ringrazio anticipatamente
Dal 1990 lavoro in banca, impiegata, nel 2015 ero referente di sportello leggero (responsabile di una filiale di due unita)
Nel maggio 2016 ho avuto un episodio di porpora trombotica trombocitopenica autoimmune che mi ha lasciato esiti ischemici encefalici, con difficoltà di memoria a breve, con i numeri, di concentrazione. Non posso più lavorare in filiale. Sono stata trasferita in un ufficio interno dove svolgo lavoro di minore importanza e in buona parte di archiviazione. Da gen 2019 sono part time 80%, mentalmente e fiscalmente non reggo la fatica. Sono rientrata al lavoro ad agosto 2017, nel corso del 2018 ho fatto circa tre mesi di assenza per malattia.
Ad agosto 2016 inps mi ha riconosciuto assegno di invalidità, nel 2018 a seguito revisione reddituale me lo ha sospeso. Ho fatto ricorso. Vorrei sapere da voi se il cambio di mansione resosi necessario può considerarsi lavoro non confacente alle mie attitudini. Cioè se esistono i presupposti per ottenere la conferma dell'assegno. Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Spett.le Utente,
l'assegno di invalidità (Legge 222, art.1) viene corrisposto all'assicurato INPS che presenta la riduzione della capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle prorie attitudini a meno di un terzo.
Ciò, indipendentemente dalla mansione specifica che l'assicurato, in forza del proprio rapporto di lavoro, è chiamato a svolgere.
Mi spiego: il fatto che Lei svolga una mansione non confacente alle proprie attitudini non è il presupposto per ottenere l'erogazione dell'assegno.
Se del caso, Lei può richiedere invece una visita straordinaria al medico competente aziendale, che se ne riscontra la necessità può renderla "parzialmente idonea" alla mansione, con prescrizioni o limitazioni: ma senza che ciò abbia alcun riflesso sull'erogazione dell'assegno di invalidità INPS.
Distinti Saluti.
l'assegno di invalidità (Legge 222, art.1) viene corrisposto all'assicurato INPS che presenta la riduzione della capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle prorie attitudini a meno di un terzo.
Ciò, indipendentemente dalla mansione specifica che l'assicurato, in forza del proprio rapporto di lavoro, è chiamato a svolgere.
Mi spiego: il fatto che Lei svolga una mansione non confacente alle proprie attitudini non è il presupposto per ottenere l'erogazione dell'assegno.
Se del caso, Lei può richiedere invece una visita straordinaria al medico competente aziendale, che se ne riscontra la necessità può renderla "parzialmente idonea" alla mansione, con prescrizioni o limitazioni: ma senza che ciò abbia alcun riflesso sull'erogazione dell'assegno di invalidità INPS.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 15/04/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.