Indennizzo
Buongiorno,
Scrivo per chiedere lumi a chi ha sicuramente più esperienza di me in fatto di indennizzi dalle assicurazioni.
A seguito di un tumore benigno operato e con totale rimozione dell'organo, ho una invalidità permamente. Nell'azienda in cui lavoro è attiva un'assicurazione infortuni che a breve dovrebbe chiamrami a visita.
Non sono a conoscenza delle tabelle e delle franchigie applicabili, perchè è attività di un ufficio a parte e che non mi concede copia di questi parametri.
Chiedo se secondo voi è utile, prima della visita presso il medico dell'assicurazione, avvalersi di una relazione di un medico-legale a suffragare la diagnosi di invalidità permanente (inequivocabile), per avere un buon margine di sicurezza di superare la franchigia minima o se questa debba essere fatta in un secondo tempo, a valle cioé della chiamata dell'assicurazione.
Il dubbio è quindi se il gioco valga la candela, cioé se sostenere un costo di consulenza medica senza sapere i margini di manovra, sia statisticamente benefico ai fini dell'ottenimento dell'indennizzo o se conviene aspettare il giudizio dell'assicuratore e poi capire se c'è un margine di lavoro da fare con una consulenza medico-lagale.
Grazie mille a chi mi risponderà.
Scrivo per chiedere lumi a chi ha sicuramente più esperienza di me in fatto di indennizzi dalle assicurazioni.
A seguito di un tumore benigno operato e con totale rimozione dell'organo, ho una invalidità permamente. Nell'azienda in cui lavoro è attiva un'assicurazione infortuni che a breve dovrebbe chiamrami a visita.
Non sono a conoscenza delle tabelle e delle franchigie applicabili, perchè è attività di un ufficio a parte e che non mi concede copia di questi parametri.
Chiedo se secondo voi è utile, prima della visita presso il medico dell'assicurazione, avvalersi di una relazione di un medico-legale a suffragare la diagnosi di invalidità permanente (inequivocabile), per avere un buon margine di sicurezza di superare la franchigia minima o se questa debba essere fatta in un secondo tempo, a valle cioé della chiamata dell'assicurazione.
Il dubbio è quindi se il gioco valga la candela, cioé se sostenere un costo di consulenza medica senza sapere i margini di manovra, sia statisticamente benefico ai fini dell'ottenimento dell'indennizzo o se conviene aspettare il giudizio dell'assicuratore e poi capire se c'è un margine di lavoro da fare con una consulenza medico-lagale.
Grazie mille a chi mi risponderà.
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Spett.le Utente,
secondo quanto riferisce la polizza assicurativa riguarda una copertura per INFORTUNI.
Viceversa la infermità per cui è stato operato sembra essere MALATTIA.
Si accerti se la polizza in questione copre, oltre agli infortuni, anche le malattie.
Altrimenti, per il caso citato non potrà richiedere alcun indennizzo.
Distinti Saluti.
secondo quanto riferisce la polizza assicurativa riguarda una copertura per INFORTUNI.
Viceversa la infermità per cui è stato operato sembra essere MALATTIA.
Si accerti se la polizza in questione copre, oltre agli infortuni, anche le malattie.
Altrimenti, per il caso citato non potrà richiedere alcun indennizzo.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 727 visite dal 18/02/2019.
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