Disabilità per tumore al polmone
Buongiorno,
desidererei se possibile sapere se per una persona affetta da neoplasia polmonare in stato abbastanza avanzato (ma giudicato ancora curabile) è possibile avviare pratica per ottenere l'invalidità.
Il caso in oggetto ha un percorso terapeutico che nella migliore delle soluzioni porterà all'asportazione di tutta o una parte del polmone affetto dal tumore.
La persona malata è un pensionato di 64 anni.
Trattandosi di una persona che vive all'ultimo piano di un palazzo la disabilità supporterebbe la richiesta di installazione di un ascensore ai sensi della legge che prevede l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Purtroppo, infatti, per le neoplasie polmonari, sebbene la malattia presenti margini di "governabilità", percorrere molte rampe di scale a piedi può diventare un problema.
Ricapitolo pertanto i miei quesiti:
1) esistono i requisiti per avviare una pratica di invalidità (siamo ad una fase iniziale della terapia che dovrebbe portare nei prossimi mesi all'intervento chirurgico)
2) quale è il percorso burocratico da seguire ed eventualmente le tempistiche per ottenere il riconoscimento dello "stato di difficoltà"?
Vi ringrazio infinitamente per l'attenzione ai nostri problemi
Cordialmente
Maria
desidererei se possibile sapere se per una persona affetta da neoplasia polmonare in stato abbastanza avanzato (ma giudicato ancora curabile) è possibile avviare pratica per ottenere l'invalidità.
Il caso in oggetto ha un percorso terapeutico che nella migliore delle soluzioni porterà all'asportazione di tutta o una parte del polmone affetto dal tumore.
La persona malata è un pensionato di 64 anni.
Trattandosi di una persona che vive all'ultimo piano di un palazzo la disabilità supporterebbe la richiesta di installazione di un ascensore ai sensi della legge che prevede l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Purtroppo, infatti, per le neoplasie polmonari, sebbene la malattia presenti margini di "governabilità", percorrere molte rampe di scale a piedi può diventare un problema.
Ricapitolo pertanto i miei quesiti:
1) esistono i requisiti per avviare una pratica di invalidità (siamo ad una fase iniziale della terapia che dovrebbe portare nei prossimi mesi all'intervento chirurgico)
2) quale è il percorso burocratico da seguire ed eventualmente le tempistiche per ottenere il riconoscimento dello "stato di difficoltà"?
Vi ringrazio infinitamente per l'attenzione ai nostri problemi
Cordialmente
Maria
[#1]
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
sono allibito da questa lettera e non certo con l'utente, ma con la disinformazione che regna , in alcune parti, sovrana.
Possibile che i curanti, i patronati, diramazione delle organizzazioni sindacali le associazioni comunali, alcune ASL e quant'altro non siano in grado di instruire gli utenti.
Gentile utente la domanda poteva fare domanda dal giorno in cui si è venuti a conoscenza della patologia.
Ritengo che il 100 % fosse scontato per almeno 3/5 anni e che per minor periodo e sussitendovi gli estremi,fosse prendibile in consioderazione anche l'assegno di accompagno.
Poteva , e può falo ancora, chiede i benefici della legge 104 che se verrà riconosciuta(e non vedo il perchè non dovrebbe esserlo)le permetterà di aver il riconoscimento di grave handicap utile anchìesso per l'ascensore
Possibile che i curanti, i patronati, diramazione delle organizzazioni sindacali le associazioni comunali, alcune ASL e quant'altro non siano in grado di instruire gli utenti.
Gentile utente la domanda poteva fare domanda dal giorno in cui si è venuti a conoscenza della patologia.
Ritengo che il 100 % fosse scontato per almeno 3/5 anni e che per minor periodo e sussitendovi gli estremi,fosse prendibile in consioderazione anche l'assegno di accompagno.
Poteva , e può falo ancora, chiede i benefici della legge 104 che se verrà riconosciuta(e non vedo il perchè non dovrebbe esserlo)le permetterà di aver il riconoscimento di grave handicap utile anchìesso per l'ascensore
[#2]
Qualora anon avesse fatto ancora la domanda, La presenti all'ASL di residenza ai sensi della L. 80, che prevede che i malati oncologici vengano chiamati a visita entro 15 giorni dalla domanda senza aspettare parecchi mesi.
Dr. M. Golia - medico legale e del lavoro - Brescia
Dr. M. Golia - medico legale e del lavoro - Brescia
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 03/02/2009.
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