Cardiopatia dilatativa e diabete

Buonasera,ho un quesito.Ho una cardiopatia dilatativa con diabete mellito di tipo 2 non isulinodipendente ipertesto pompa di elezione 30 %.Sono stato riconosciuto invalido al 75% e percepisco anche assegno ordinario di invalidità.Aggiungo che ho anche ernia iatale con reflusso gastroesofageo,ernia ombelicale.A distanza di un anno la situazione non migliora,e hanno deciso di impiantarmi un ICD per prevenire una morte improvvisa in caso di fibrillazione,e il diabete è diventato insulino dipendente 4 volte al giorno.Ho scoperto tramite R.M.di avere varie protrusioni nella zona lombare.Ora vorrei chiedervi se l'impianto ICD,e il diabete diventato insulino dipendente,possono concorrere nell'aumento della percentuale di invalidità'?grazie.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233
Spett.le Utente,

tutte le infermità da cui l'invalido civile è affetto concorrono alla valutazione complessiva dell'invalidità permanente.
Alcune fattispecie, ad esempio l'impianto di dispositivi, possono essere valutate in senso migliorativo; altre fattispecie, quali le complicanze di una malattia diabetica con scarso compenso metabolico, possono essere peggiorative.
In definitiva, quello che assume rilevanza è lo stato di menomazione che è determinato dalle varie infermità.

Distinti Saluti..

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

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Utente
Utente
Grazie infinite.Mi voglio scusare perché ho scritto nella valutazione un'altra domanda,sbagliando ovviamente.Volevo chiederle,essendo il mio ICD,impiantato per prevenire morte improvvisa(non ho fibrillazioni,ma una insufficienza che mi comporta affanno anche facendo pochi passi e stando coricato),mica può comportare un miglioramento ?il cuore dilatato è e dilatato resta,come la sua capacità di pompare(f.e. 30%).
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233
Spett.le Utente,

l'ICD non modifica la frazione di eiezione, ma senz'altro migliora la prognosi quoad vitam, ed in tale senso rappresenta un fattore migliorativo della condizione clinica, o quanto meno non la peggiora.

Distinti Saluti.
[#4]
Utente
Utente
Vorrei chiedervi,nel verbale di invalidità civile,c'è scritto "INVALIDO con riduzione pemanente della capacità lavorativa dal 74% al 99% art 2 e 13 L118/71 e art 9 DL509/88" Percentuale 75%.

Ora il fatto che ho riduzione PERMANENTE della capacità lavorativa dal 74 al 99 %,che significa?che la mia invalidità non potrà ma scendere al di sotto del 74%,visto che a quanto scritto è permanente?grazie
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233
Spett.le Utente,

il "permanente" nella formula di giudizio del verbale sta a significare che la condizione clinica che è stata verificata dalla Commissione sembra essere stabile, e quindi non suscettibile di modificazioni in aggravamento o miglioramento, almeno in tempi brevi.
Purtuttavia la percentuale di invalidità già riconosciuta potrebbe essere modificata, sia in aumento ma anche in diminuzione, ove una visita successiva di revisione evidenzi condizioni cliniche differenti, migliorate o peggiorate, rispetto a quanto riscontrato nella visita precedente.

Tenga conto che la Biologia non tutto è prevedibile e non esistono condizioni immutabili, tranne la morte (ed anche in questo caso, ci sarebbe parecchio da discutere dal punto di vista bioetico).

Distinti Saluti.
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