Benefici Legge 104 e invalidità civile

Buongiorno, per mio padre, 82 anni, a seguito di visita davanti alla competente commissione medica per il riconoscimento di invalidità civile, è stata richiesta, l'integrazione di documentazione geriatrica che attribuiva un punteggio di 16,4 ai test MMSE per deficit cognitivo, da effettuarsi mediante test di autonomia.
All' esito dei nuovi test richiesti sono stati attribuiti i seguenti punteggi:
MMSE 17,7
ADL 3/6
IADL 1/8.

Vorrei sapere se i punteggi così attribuiti sono idonei per il riconoscimento dei benefici della l. 104 (indennità di accompagno), per la sua attribuzione definitiva e se, il maggior punteggio attribuito all ultimo test MMSE (17,7) può pregiudicare il riconoscimento dello stato di invalidità civile e l attribuzione dei benefici di legge (indennità di accompagno).

Grazie Cordialità
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233 26
Spett.le Utente,

il beneficio economico "indennità di accompagnamento" (e non "di accompagno") è concedibile dal settore assistenziale dell'Invalidità Civile (e non da quello relativo alla Legge 104/92, ovverosia della condizione di "handicap", che prevede benefici differenti).
Per i soggetti ultrasessantacinquenni ai quali sia stata riconosciuta una delle condizioni seguenti:
-ultra65enne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie della sua età (art. 9 D.Lgs. 509/1988)
-ultra65enne con impossibilità a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore (L. 18/1980 e L. 508/1988)

viene concessa la fruizione dell'indennità di accompagnamento, istituita dalla Legge 11 febbraio 1980, n. 18, alle seguenti ulteriori condizioni, non di carattere sanitario:

- essere cittadino italiano o UE residente in Italia, o essere cittadino extracomunitario in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- non essere ricoverato in istituto con pagamento della retta a carico dello Stato (o di Ente pubblico).

Importo 2018: Euro 516,35 per 12 mensilità.
[eccezione: Provincia Autonoma di Bolzano: Euro 504,07 per 13 mensilità].

L'indennità di accompagnamento inoltre è incompatibile con le erogazioni di provvidenze simili, erogate per cause di servizio, lavoro o guerra.

Un punteggio inferiore a 18 al test MMSE (quindi anche 17,7) è indice di una grave compromissione delle abilità cognitive, e ciò può essere utile quale elemento di valutazione per la Commissione.
Lo stesso può dirsi per i punteggi relativi alle attività quotidiane (IADL ed ADL), ma non è possibile stabilire una corrispondenza diretta fra tali punteggi ed i requisiti sopra citati per l'indennità di accomagnamento, in quanto nella rilevazione di MMSE, IADL ed ADL non si tiene conto del requisito della permanenza, ovverosia tali punteggi possono essere variabili nel tempo, sia in senso migliorativo che peggiorativo.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

[#2]
Utente
Utente
Grazie per l'attenzione.
Il presidente della commissione incaricata, dopo aver visitato mio padre, ha richiesto l integrazione della certificazione per il riconoscimento dei benefici economici, comprendendo la situazione in tutta la sua drammaticità. Quindi posso immaginare che disponesse di elementi di valutazione idonei al riconoscimento, ma il mio timore per il riconoscimento del beneficio è legato al l'attribuzione di un maggior punto agli ultimi test MMSE.
Cosa può dirmi al riguardo?

Grazie ancora
Cordialmente
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233 26
Spett.le Utente,

a mio parere un punteggio di 16,4 o di 17,7 al MMSE non influisce sul giudizio della Commissione, in quanto entambi sono pressoché equivalenti.
Il riconoscimento o meno del beneficio economico dipende dal giudizio complessivo sulla possibilità o meno di svolgere autonomamente gli atti quotidiani della vita.

Al proposito, faccio presente che nella risposta precedente ho commesso un errore, e là dove si legge "difficoltà persistenti a svolgere le funzioni proprie della sua età (art. 9 D.Lgs. 509/1988)" va corretto in "necessità di assistenza continua non essendo in grado di svolgere gli atti quotidiani della vita (L. 18/1980 e L. 508/1988)". Le chiedo pertanto scusa per il disguido.

Distinti Saluti.
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Utente
Utente
Grazie nuovamente e, piuttosto, scusi lei l'uso del termine accompagno anziché accompagnamento.
Cordialità
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Dr. Maurizio Golia Medico legale, Medico del lavoro 1.9k 95
Buonasera,

dal punto di vista medico-legale, oltre alle certificazioni specialistiche geriatriche esibite, è determinante la visita e il colloquio con il paziente durante la commissione. In caso di problemi contatti pure un medico del Patronato per un consiglio.

Cordiali saluti

Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona

[#6]
Utente
Utente
Buonasera,
Torno a chiedere un consulto in riferimento alla situazione di mio padre.
Oggi ho preso visione del verbale della commissione Inps incaricata, che ha riconosciuto l'invalidità civile di mio padre, ai sensi dell'art. 3, comma 3, l. 104/92. Siamo in attesa di conoscere l'altro verbale per sapere se c'è stato il riconoscimento anche del diritto all'indennità di accompagnamento; il richiamo ai punteggi attribuiti nell'ultima valutazione geriatrica, quella richiesta ad integrazione della documentazione inizialmente presentata, fa comunque ben sperare.

Volevo sapere se, considerata la circostanza del ricovero di mio padre in una RSA, io possa usufruire dei 3 giorni mensili di assenza retribuita dal lavoro.

In proposito faccio presente di essere un dipendente pubblico e amministratore di sostegno di mio padre.

Cordialmente