Invalidità dopo trapianto con patologia di origine rene policistico bilaterale
Buongiorno,
la mia è una curiosità, consapevole che solo la commissione in sede di revisione potrà darmi la risposta definitiva.
Sono affetta da ADPKD (rene policistico bilaterale). Secondo le tabelle ministeriali per questa patologia spetta il 70% di invalidità in misura fissa. Con la prima richiesta di invalidità la commissione mi ha riconosciuto l'80% di invalidità, perchè hanno rilevato anche una leggera insufficienza mitralica
Dopo qualche anno sono entrata in dialisi ed ho fatto la richiesta di aggravamento e la commissione mi ha riconosciuto il 100%.
Fortunatamente a fine luglio sono stata trapiantata.
Leggo sulle tabelle ministeriali che per il trapianto è previsto il 60% di invalidità. Mi chiedo..ma la mia patologia di origine, che ancora c'è ed è sistemica, sparisce o viene comunque valutata?
Dei due reni policistici nativi ne ho solo uno perchè l'altro è stato asportato per fare spazio al rene trapiantato.
Seconco la vostra esperienza mi toglieranno l'art. 3 comma 3 della 104?
Grazie mille
la mia è una curiosità, consapevole che solo la commissione in sede di revisione potrà darmi la risposta definitiva.
Sono affetta da ADPKD (rene policistico bilaterale). Secondo le tabelle ministeriali per questa patologia spetta il 70% di invalidità in misura fissa. Con la prima richiesta di invalidità la commissione mi ha riconosciuto l'80% di invalidità, perchè hanno rilevato anche una leggera insufficienza mitralica
Dopo qualche anno sono entrata in dialisi ed ho fatto la richiesta di aggravamento e la commissione mi ha riconosciuto il 100%.
Fortunatamente a fine luglio sono stata trapiantata.
Leggo sulle tabelle ministeriali che per il trapianto è previsto il 60% di invalidità. Mi chiedo..ma la mia patologia di origine, che ancora c'è ed è sistemica, sparisce o viene comunque valutata?
Dei due reni policistici nativi ne ho solo uno perchè l'altro è stato asportato per fare spazio al rene trapiantato.
Seconco la vostra esperienza mi toglieranno l'art. 3 comma 3 della 104?
Grazie mille
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Spett.le Utente,
come ho già avuto modo di rispondere a precedenti simili consulti, la valutazione in ambito di invalidità civile non è fatta da ragionieri, ma da medici, che tengono conto degli aspetti clinici delle patologie, e quindi delle menomazioni che ne sono conseguenti, attribuendo una valutazione equa sulla base del quadro complessivo, analizzato sia dal punto di vista delle menomazioni concorrenti (che interessano il medesimo apparato), sia di quelle coesistenti (che riguardano apparati differenti tra loro).
Nel Suo caso, ritengo che verrà presa in considerazione sia la patologia di base, sia la condizione di trapianto renale, tenendo conto dello stato attuale, in particolare della funzionalità renale e degli esiti del trapianto.
Per quanto riguarda poi la Legge 104/92, la valutazione tiene conto non solo degli aspetti sanitari, ma soprattutto di quelli socio-sanitari, per cui assumerà rilevanza il grado di riduzione di autonomia personale attuale (tenga conto che non è più necessario il trattamento emodialitico, che limita fortemente ll'autonomia) ed il grado di necessità assistenziali (frequenza degli esami e controlli da effettuare periodicamente).
Distinti Saluti.
come ho già avuto modo di rispondere a precedenti simili consulti, la valutazione in ambito di invalidità civile non è fatta da ragionieri, ma da medici, che tengono conto degli aspetti clinici delle patologie, e quindi delle menomazioni che ne sono conseguenti, attribuendo una valutazione equa sulla base del quadro complessivo, analizzato sia dal punto di vista delle menomazioni concorrenti (che interessano il medesimo apparato), sia di quelle coesistenti (che riguardano apparati differenti tra loro).
Nel Suo caso, ritengo che verrà presa in considerazione sia la patologia di base, sia la condizione di trapianto renale, tenendo conto dello stato attuale, in particolare della funzionalità renale e degli esiti del trapianto.
Per quanto riguarda poi la Legge 104/92, la valutazione tiene conto non solo degli aspetti sanitari, ma soprattutto di quelli socio-sanitari, per cui assumerà rilevanza il grado di riduzione di autonomia personale attuale (tenga conto che non è più necessario il trattamento emodialitico, che limita fortemente ll'autonomia) ed il grado di necessità assistenziali (frequenza degli esami e controlli da effettuare periodicamente).
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.8k visite dal 13/09/2018.
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