Ricorso giudiziale o revisione
Buongiorno,
ho ricevuto un verbale per la richiesta di iscrizione al collocamento mirato che intendo contestare, a causa delle limitazioni troppo pesanti che hanno messo.
VIsto che fra un mese scade il termine dei 6 mesi dal ricevimento del verbale, mi domandavo se vale la pena fare ricorso o aspettera febbraio 2019 che ho la revisione?
Cordialmente
ho ricevuto un verbale per la richiesta di iscrizione al collocamento mirato che intendo contestare, a causa delle limitazioni troppo pesanti che hanno messo.
VIsto che fra un mese scade il termine dei 6 mesi dal ricevimento del verbale, mi domandavo se vale la pena fare ricorso o aspettera febbraio 2019 che ho la revisione?
Cordialmente
[#1]
Spett.le Utente,
il ricorso giudiziale presuppone un accertamento tecnico preventivo, per cui in tale fattispecie Le sarà indispensabile rivolgersi ad un avvocato, e probabilmente nominare un consulente tecnico di parte, con i relativi costi a Suo carico.
Se la revisione è nel febbraio 2019, significa che sarà quella la decorrenza delle eventuali nuove limitazioni, ammesso che la Commissione ritenga di modificare il verbale precedente.
L'unico suggerimento che potrei darLe è quello di sentire anche il parere di un Ente di patronato di Sua fiducia, e poi scegliere la via da seguire.
Distinti Saluti.
il ricorso giudiziale presuppone un accertamento tecnico preventivo, per cui in tale fattispecie Le sarà indispensabile rivolgersi ad un avvocato, e probabilmente nominare un consulente tecnico di parte, con i relativi costi a Suo carico.
Se la revisione è nel febbraio 2019, significa che sarà quella la decorrenza delle eventuali nuove limitazioni, ammesso che la Commissione ritenga di modificare il verbale precedente.
L'unico suggerimento che potrei darLe è quello di sentire anche il parere di un Ente di patronato di Sua fiducia, e poi scegliere la via da seguire.
Distinti Saluti.
[#3]
Spett.le Utente,
l'iscrizione alla categorie protette dovrebbe rappresentare una facilitazione al collocamento.
Certamente esiste la possibilità di essere assunti anche con la procedura ordinaria, ma in tale caso lo stato invalidante che ha determinato l'iscrizione alle liste speciali prima o poi dovrà essere dichiarato, e sottacerlo prima dell'assunzione non mi pare corretto nei confronti del datore di lavoro.
Distinti Saluti.
l'iscrizione alla categorie protette dovrebbe rappresentare una facilitazione al collocamento.
Certamente esiste la possibilità di essere assunti anche con la procedura ordinaria, ma in tale caso lo stato invalidante che ha determinato l'iscrizione alle liste speciali prima o poi dovrà essere dichiarato, e sottacerlo prima dell'assunzione non mi pare corretto nei confronti del datore di lavoro.
Distinti Saluti.
[#6]
Ex utente
Gentile dottore un'ultima domanda, porti pazienza.
Per quale motivo mi ha scritto che prima o poi devo dirlo che sono iscritto alle liste protette?
Se il lavoro che svolgo non "tocca" i limiti imposti dall'Inps.
L'azienda ha forse accesso ai dati dell'Inps?
Per quello che so i verbali dell'Inps sono informazioni che restano "blindate", come fa l'azienda a venirne a conoscenza?
Grazie ancora
Per quale motivo mi ha scritto che prima o poi devo dirlo che sono iscritto alle liste protette?
Se il lavoro che svolgo non "tocca" i limiti imposti dall'Inps.
L'azienda ha forse accesso ai dati dell'Inps?
Per quello che so i verbali dell'Inps sono informazioni che restano "blindate", come fa l'azienda a venirne a conoscenza?
Grazie ancora
[#7]
Spett.le Utente,
la segretezza della condizione di salute può essere mantenuta entro certi limiti, per cui lo stato invalidante che ha determinato una invalidità civile del 46% od oltre potrebbe essere svelato da manifestazioni cliniche non dissimulabili, che magari obbligano a periodi di astensione dal lavoro o comportano limitazioni della mansione assegnata.
Ultima considerazione: le persone al lavoro parlano, discutono, raccontano, e spesso entrano nei fatti degli altri.
Ergo, Le suggerisco di regolarsi di conseguenza.
Distinti Saluti.
la segretezza della condizione di salute può essere mantenuta entro certi limiti, per cui lo stato invalidante che ha determinato una invalidità civile del 46% od oltre potrebbe essere svelato da manifestazioni cliniche non dissimulabili, che magari obbligano a periodi di astensione dal lavoro o comportano limitazioni della mansione assegnata.
Ultima considerazione: le persone al lavoro parlano, discutono, raccontano, e spesso entrano nei fatti degli altri.
Ergo, Le suggerisco di regolarsi di conseguenza.
Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 997 visite dal 03/07/2018.
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