Accompaganamento
buonasera dottori chiedo un consulto per la mia fidanzata. di 32 anni. per la sintomatologia manifestata prima di prendere i farmaci alcuni psichiatri parlano di schizofrenia. pero' nella cartella clinica dell'ospedale di residenza hanno diagnosticato disturbo bipolare. prende una pensione di invalidita' di 270 € al mese. ora la madre di lei ha chiesto l'indennità di accompagnamento che e ' stata rifiutata. adesso ha fatto il ricorso. anche se la mia fidanzata e' schizofrenica con la diagnosi di disturbo bipolare nella cartella clinica le tocca l'accompagnamento o tocca solo a chi nella cartella clinica ha scritto come diagnosi schizofrenia? grazie
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Spett.le Utente,
la concessione del beneficio "indennità di accompagnamento" non dipende dalla diagnosi, quale essa sia, bensì dalla permanente condizione di non autosufficienza e di necessità di assistenza continua.
Disitinti Saluti.
la concessione del beneficio "indennità di accompagnamento" non dipende dalla diagnosi, quale essa sia, bensì dalla permanente condizione di non autosufficienza e di necessità di assistenza continua.
Disitinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#3]
Spett.le Utente,
come le ho già indicato, la diagnosi dà indicazioni sul tipo di patologia da cui l'interessato è affetto, ma non fornisce alcun elemento per indicarne l'autosufficienza o meno, nel senso che potrebbe esistere un soggetto affetto da sindrome bipolare che non ha limitazioni ed un altro con la stessa diagnosi che deve essere assistito continuamente.
La differenza fra i due casi la fanno i disturbi comportamentali, che possono manifestarsi con maggiore o minore frequenza, e maggiore o minore gravità, ed inoltre (cosa di non poco conto) possono variare nel tempo e rispondere alla terapia.
Distinti Saluti.
come le ho già indicato, la diagnosi dà indicazioni sul tipo di patologia da cui l'interessato è affetto, ma non fornisce alcun elemento per indicarne l'autosufficienza o meno, nel senso che potrebbe esistere un soggetto affetto da sindrome bipolare che non ha limitazioni ed un altro con la stessa diagnosi che deve essere assistito continuamente.
La differenza fra i due casi la fanno i disturbi comportamentali, che possono manifestarsi con maggiore o minore frequenza, e maggiore o minore gravità, ed inoltre (cosa di non poco conto) possono variare nel tempo e rispondere alla terapia.
Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 24/05/2018.
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