Certificato guarigione dopo politrauma della strada

Buongiorno, a Settembre 2017 ho avuto un incidente stradale, ho riportato numerose fratture,con conseguenti operazioni al femore, al gomito e avambraccio, gesso al calcagno (rotto). Attualmente ho fili di K e due placche di titanio,paralisi del nervo radiale e il chiodo endomidollare al femore.
A livello funzionale non ho l estensione completa del gomito e la pronosupinazione del polso è al 50%, adesso inizio ad aprire le dita anche se parzialmente.
Vorrei chiedere quando sarà prevista la visita con il medico legale dell'assicurazione. Da parte loro mi dicono quando sarò guarita, ma chi stabilisce che sarò guarita? So che il nervo radiale necessita di parecchio tempo per migliorare (anche 2 anni mi dicono) e comunque dovrò togliere i mezzi di sintesi al braccio e femore. Devo aspettare la rimozione per la visita con il medico legale o si può fare una valutazione più anticipata?
Grazie, cordiali saluti
[#1]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

la valutazione medico-legale dei postumi di trauma prevede che il periziando presenti una condizione clinica stabilizzata, ovverosia tale che, per quanto possibile, non sia suscettibile di ulteriore prevedibile miglioramento nel tempo.
Ne consegue che, per un caso come quello descritto, potrà essere effettuata quando i clinici che l'hanno in cura verificheranno, dopo la riabilitazione, che i postumi sono da considerare permanenti, rilasciandoLe apposita certificazione da presentare all'Assicurazione.
Per quanto riguarda i mezzi di sintesi, è prevista la valutazione dei postumi anche con questi in situ, atteso che ciò comporta di per sè un certo grado di danno biologico.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille dott. Mascotti per la celere risposta. In effetti sento ripetermi da svariati mesi che necessito di tempo. Solo che sono passati già 8 mesi, ancora zoppico visibilmente a causa di una conplicazione al piede conseguente alla frattura del calcagno in particolare all articolazione sotto astragalica(cedimento volta plantare, osteoporosi, piede molto gonfio e dolore all'altezza del malleolo) per cui mi hanno prospettato, a lungo andare, una artodesi (forse) e contemporaneamente la mano che non si apre causa nervo.
né gli ortopedici né i fisiatri sanno darmi delle tempistiche anche vaghe (è presto/ci vuole tempo) e io vorrei capire fino a quanto potrà esserci miglioramento. Insomma nessuno si esprime ma nel frattempo continuano la fisioterapia e le visite specialistiche.
Le vorrei inoltre chiedere se in questa frazione di tempo devo farmi prescrivere qualche certificato che attesti la malattia (sono libera professionista e al momento non posso lavorare, risulto disabile al 100% da visita inps) per motivi di assicurazione.

Saluto cordialmente e ringrazio.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

è certamente opportuno che la condizione di malattia (processo patologico, evolutivo e con incidenza funzionale) venga certificata in occasione dei controlli specialistici che Le vengono effettuati.

Ancora Distinti Saluti.
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