Risarcimento per ritardo diagnosi

Buongiorno, alla luce di una serie di sintomi e visita positiva, il neurologo mi fa sottoporre a RM completa con mdc (che eseguo presso clinica osped. convenzionata) refertata completamente negativa.
Alcuni mesi dopo, rifaccio la RM mdc direttamente in ospedale in DH, questa volta refertata completamente positiva.
La positività della rm, insieme alle visite neurologiche ed altri esami (potenziali, rachicentesi, ecc) mi fanno avere diagnosi di malattia demielinizzante.

in sintensi vi chiedo, è possibile chiedere risarcimento danni alla clinica dove ho fatto la prima risonanza con referto negativo e a causa della quale ho avuto la diagnosi con 11 mesi di ritardo?
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233 26
Spett.le Utente,
il punto cruciale dell'eventuale richiesta di risarcimento è quello riguardante la correttezza o meno del referto della RM da Lei effettuata alcuni mesi prima di quella che ha evidenziato segni di malattia demielinizzante.
Pertanto, prima di intraprendere qualsiasi iniziativa, Le suggerisco di acquisire (ove non ne disponga già) la copia dell'esame (solitamente viene consegnata su CD) e quindi sottoporla all'esame di uno specialista radiologo esperto nella lettura di RM.
Solo nel caso in cui il perito di Sua fiducia riscontri nella RM segni che nel referto originario non sono stati evidenziati, potrà avere un elemento per la richiesta di un risarcimento.
Tenga poi conto che la quantificazione del danno va pure sostenuta dalla perdita di chances terapeutiche per il ritardo nella diagnosi.

Distinti Saluti.
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Utente
Utente
Grazie Dottore per la celere risposta.
Posso confermarle che qualcosa si vedeva, tant'è che indicazioni in tal senso le ho ricevute sia dal neurologo (che mi aveva in cura prima che venissi affidato al centro SM) che si è controntato (condividendo il cd) con i propri colleghi di ospedale neuroradiologi, sia da un altro neurologo (di un altro ospedale di un'altra città) che ho poi sentito per un parere sulla diagnosi.

E' stato proprio grazie alla caparbietà del primo neurologo che, insospettito dalla negatività della risonanza in presenza di sintomi e visita neuro positiva, sono stato poi indirizzato in un centro sm in dh dove, ripetendo la rm e con altri esami di supporto, ho avuto la diagnosi.

Quindi, se non fosse stato per quel neurologo, credo che adesso mi troverei ancora nel limbo di incertezza in cui mi aveva lasciato la rm negativa.

"Tenga poi conto che la quantificazione del danno va pure sostenuta dalla perdita di chances terapeutiche per il ritardo nella diagnosi."
Nel mio caso mi è stato proposto come terapia il retuximab che, per varie motivazioni, per il momento ho deciso di non fare.
Ora, alla luce di questo, posso pur sempre chiedere risarcimento?
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233 26
Spett.le Utente,
presupposto per il riscarcimento è un danno, che sia causalmente ricollegabile al ritardo della diagnosi e quindi all'inizio della terapia; in questo caso, se le chances terapeutiche non sono mutate, ritengo che pur sussistendo un ritardo nella diangnosi, ciò non abbia modificato in peggio il decorso della malattia, e pertanto un danno biologico non sia valutabile.

Distinti Saluti.
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Utente
Utente
Grazie Dottore per la risposta e per aver chiarito il mio dubbio.