Collocamento mirato ricorso
Buongiorno,
sono, da poco, iscritto al collocamento mirato per una depressione persistente.
Leggendo il verbale, che mi è arrivato a casa per posta, la Commissione ha scritto questo:
Invalidità rilevata: psichica
Percentuale 65%
Va bene, fin qui tutto bene, ma leggendo l'ultimo foglio del verbale leggo che hanno scritto la seguente relazione conclusiva:
"disabilità psichica, capacità lavorativa attuale, da evitare i turni notturni, con alterazione del ritmo circadiano".
Per le competenze che ho a disposizione io posso cercare un lavoro quasi esclusivamente su turni, compreso quello notturno, e se le aziende nel colloquio leggono questa limitazione non mi assumono.
Tra l'altro durante la visita con la Commissione mi è stato chiesto chiaramente se per me era un problema il lavoro su turni, compreso quello notturno, io ho CHIARAMENTE specificato che per me NON è un problema.
Sto cercando di fare ricorso e volevo chiedervi due cose:
1) Durante la visita per il ricorso devo presentare un relazione di uno psichiatra che specifichi che per me non è un problema cercare un lavoro su turno notturno, specificando inoltre che le mie possibilità di trovare lavoro sono pari a zero se ho quella limitazione, oppure posso sperare di spiegargli io la situazione e farmi togliere quella insensata limitazione?
2) Se trovo un lavoro senza usufruire del collocamento mirato, che conseguenze rischio se dovesse succedere un incidente sul lavoro durante il turno notturno, o guidando la macchina mentre torno dal lavoro al termine di un turno notturno?
Grazie
sono, da poco, iscritto al collocamento mirato per una depressione persistente.
Leggendo il verbale, che mi è arrivato a casa per posta, la Commissione ha scritto questo:
Invalidità rilevata: psichica
Percentuale 65%
Va bene, fin qui tutto bene, ma leggendo l'ultimo foglio del verbale leggo che hanno scritto la seguente relazione conclusiva:
"disabilità psichica, capacità lavorativa attuale, da evitare i turni notturni, con alterazione del ritmo circadiano".
Per le competenze che ho a disposizione io posso cercare un lavoro quasi esclusivamente su turni, compreso quello notturno, e se le aziende nel colloquio leggono questa limitazione non mi assumono.
Tra l'altro durante la visita con la Commissione mi è stato chiesto chiaramente se per me era un problema il lavoro su turni, compreso quello notturno, io ho CHIARAMENTE specificato che per me NON è un problema.
Sto cercando di fare ricorso e volevo chiedervi due cose:
1) Durante la visita per il ricorso devo presentare un relazione di uno psichiatra che specifichi che per me non è un problema cercare un lavoro su turno notturno, specificando inoltre che le mie possibilità di trovare lavoro sono pari a zero se ho quella limitazione, oppure posso sperare di spiegargli io la situazione e farmi togliere quella insensata limitazione?
2) Se trovo un lavoro senza usufruire del collocamento mirato, che conseguenze rischio se dovesse succedere un incidente sul lavoro durante il turno notturno, o guidando la macchina mentre torno dal lavoro al termine di un turno notturno?
Grazie
[#1]
Spett.le Utente,
per quanto è a mia conoscenza attualmente il ricorso contro il verbale di invalidità civile (compreso quello riguardante il collocamento obbligatorio) è un ricorso di tipo giudiziale, per il quale è necessario farsi assistere da un avvocato.
Sarà poi questi a predisporre il ricorso, richiedendoLe la documentazione sanitaria necessaria, fra cui certamente sarà opportuna una perizia medico-legale di parte, in cui il consulente da Lei scelto dovrà, se del caso, specificare la compatibilità delle Sue condizioni cliniche con il lavoro notturno.
Nell'ipotesi di assunzione ordinaria, Lei sarà visitato dal Medico Competente aziendale, al quale dovrà fornire notizie sul Suo stato di salute; sarà poi tale sanitario, nel giudizio di idoneità, a specificare se esistono limitazioni nello svolgimento della mansione specifica a cui dovrà essere adibito, e nello specifico se tali limtazioni comportano l'esonero dal lavoro notturno.
Se Lei si attiene al giudizio del Medico Competente, oltre che alle norme di sicurezza riguardanti la mansione, in caso di infortunio lavorativo non Le possono essere addebitate colpe.
Distinti Saluti.
per quanto è a mia conoscenza attualmente il ricorso contro il verbale di invalidità civile (compreso quello riguardante il collocamento obbligatorio) è un ricorso di tipo giudiziale, per il quale è necessario farsi assistere da un avvocato.
Sarà poi questi a predisporre il ricorso, richiedendoLe la documentazione sanitaria necessaria, fra cui certamente sarà opportuna una perizia medico-legale di parte, in cui il consulente da Lei scelto dovrà, se del caso, specificare la compatibilità delle Sue condizioni cliniche con il lavoro notturno.
Nell'ipotesi di assunzione ordinaria, Lei sarà visitato dal Medico Competente aziendale, al quale dovrà fornire notizie sul Suo stato di salute; sarà poi tale sanitario, nel giudizio di idoneità, a specificare se esistono limitazioni nello svolgimento della mansione specifica a cui dovrà essere adibito, e nello specifico se tali limtazioni comportano l'esonero dal lavoro notturno.
Se Lei si attiene al giudizio del Medico Competente, oltre che alle norme di sicurezza riguardanti la mansione, in caso di infortunio lavorativo non Le possono essere addebitate colpe.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#3]
Spett.le Utente,
ben venga la Sua contraddizione, se è fondata, e per cui Le chiederei di argomentarla con i riferimenti del caso.
Ribadisco che per quanto è a mia conoscenza a tutt'oggi la normativa prevede:
- Ricorso giudiziale per quanto attiene alla fase dell’accertamento sanitario.
Il ricorso giudiziale vero e proprio va preceduto da un'istanza di accertamento tecnico preventivo da presentare entro sei mesi dalla notifica del verbale, presso il giudice ordinario per il tramite di un legale di fiducia.
Il termine per la presentazione del ricorso è perentorio, dopodiché sarà solamente possibile presentare una nuova domanda amministrativa.
Ergo: entro sei mesi dalla ricezione del verbale che si vuole contestare, si presenta tramite legale di fiducia al Tribunale competente (quello di residenza) istanza di accertamento tecnico per la verifica preventiva delle condizioni sanitarie (nel caso descritto, quelle riguardanti il collocamento e sulla eventuale limitazione al lavoro notturno).
Il Giudice nomina un consulente tecnico d'ufficio (un medico) che provvede a stendere una relazione (perizia); alla sua attività di perizia è presente anche un medico legale dell'INPS.
Il consulente invia la bozza al ricorrente ed all’INPS e attende le eventuali osservazioni; quindi deposita la relazione definitiva presso il Giudice.
Il giudice chiede formalmente all'INPS e al cittadino se vi sono contestazioni, fissando un termine perentorio, non superiore a 30 giorni, entro cui presentarle. Se non vengono addotte contestazioni, il giudice omologa la relazione del consulente con decreto che diventa inappellabile, per cui non è più possibile fare ulteriori ricorsi.
Se l’INPS o il cittadino intendono contestare la relazione del perito devono proporre il ricorso introduttivo del giudizio, specificando, i motivi della contestazione.
Quindi si entra nella fase del processo vero e proprio, con le udienze di merito, fino all’emissione della sentenza definitiva. La sentenza è inappellabile.
In tutto questo il ricorrente è comunque tenuto ad appoggiarsi ad un legale che lo assista e sia presente nella prima udienza, ed è inoltre a suo carico l’anticipazione delle spese per la consulenza tecnica. È possibile anche farsi appoggiare da un Ente di Patronato sindacale o da associazioni di categoria.
- Il ricorso amministrativo è attualmente possibile unicamente nei riguardi della procedura di concessione di un beneficio economico che dipende da requisiti amministrativi come il reddito, la cittadinanza o la residenza.
Esso può essere presentato online all’INPS attraverso il servizio dedicato oppure tramite i servizi telematici offerti dagli enti di patronato.
Ma questo NON è il Suo caso.
Questo è quanto a me risulta, e che facendo seguito alla precedente risposta ho descritto nei dettagli.
Resto in attesa dei riferimenti per cui le indicazioni di quanto in precedenza riportato siano errate.
Distinti Saluti.
ben venga la Sua contraddizione, se è fondata, e per cui Le chiederei di argomentarla con i riferimenti del caso.
Ribadisco che per quanto è a mia conoscenza a tutt'oggi la normativa prevede:
- Ricorso giudiziale per quanto attiene alla fase dell’accertamento sanitario.
Il ricorso giudiziale vero e proprio va preceduto da un'istanza di accertamento tecnico preventivo da presentare entro sei mesi dalla notifica del verbale, presso il giudice ordinario per il tramite di un legale di fiducia.
Il termine per la presentazione del ricorso è perentorio, dopodiché sarà solamente possibile presentare una nuova domanda amministrativa.
Ergo: entro sei mesi dalla ricezione del verbale che si vuole contestare, si presenta tramite legale di fiducia al Tribunale competente (quello di residenza) istanza di accertamento tecnico per la verifica preventiva delle condizioni sanitarie (nel caso descritto, quelle riguardanti il collocamento e sulla eventuale limitazione al lavoro notturno).
Il Giudice nomina un consulente tecnico d'ufficio (un medico) che provvede a stendere una relazione (perizia); alla sua attività di perizia è presente anche un medico legale dell'INPS.
Il consulente invia la bozza al ricorrente ed all’INPS e attende le eventuali osservazioni; quindi deposita la relazione definitiva presso il Giudice.
Il giudice chiede formalmente all'INPS e al cittadino se vi sono contestazioni, fissando un termine perentorio, non superiore a 30 giorni, entro cui presentarle. Se non vengono addotte contestazioni, il giudice omologa la relazione del consulente con decreto che diventa inappellabile, per cui non è più possibile fare ulteriori ricorsi.
Se l’INPS o il cittadino intendono contestare la relazione del perito devono proporre il ricorso introduttivo del giudizio, specificando, i motivi della contestazione.
Quindi si entra nella fase del processo vero e proprio, con le udienze di merito, fino all’emissione della sentenza definitiva. La sentenza è inappellabile.
In tutto questo il ricorrente è comunque tenuto ad appoggiarsi ad un legale che lo assista e sia presente nella prima udienza, ed è inoltre a suo carico l’anticipazione delle spese per la consulenza tecnica. È possibile anche farsi appoggiare da un Ente di Patronato sindacale o da associazioni di categoria.
- Il ricorso amministrativo è attualmente possibile unicamente nei riguardi della procedura di concessione di un beneficio economico che dipende da requisiti amministrativi come il reddito, la cittadinanza o la residenza.
Esso può essere presentato online all’INPS attraverso il servizio dedicato oppure tramite i servizi telematici offerti dagli enti di patronato.
Ma questo NON è il Suo caso.
Questo è quanto a me risulta, e che facendo seguito alla precedente risposta ho descritto nei dettagli.
Resto in attesa dei riferimenti per cui le indicazioni di quanto in precedenza riportato siano errate.
Distinti Saluti.
[#4]
Ex utente
Grazie per la dettagliata spiegazione.
Io le riporto testualmente quello che mi è stato scritto su come fare ricorso.
"Per quanto riguarda il ricorsoci sono due strade.
La prima consiste nel fatto che il tuo specialista deve produrre documentazione che attesti che Tu puoi fare i turni notturni. Con tale documentazione allegata alla legge 68/99 attuale, nella quale appunto si specifica e si dichiara che le tue limitazioni lavorative sono cambiate, potresti tentare di cercare lavoro anche notturno salvo poi dover comunque sottoporti alla visita di idoneità con un medico del lavoro. Quest'ultimo può valutare se sei idoneo ai turni notturni tenendo conto di entrambi i documenti.
Diversamente puoi fare ricorso e tentare di far modificare "ufficialmente" le tue esclusioni. In tal caso devi rivolgerti ad un patronato e sottoporti a nuova visita presso la Commissione INPS.. Rimane comunque indispensabile che il tuo specialista produca la documentazione sanitaria di cui sopra".
Io le riporto testualmente quello che mi è stato scritto su come fare ricorso.
"Per quanto riguarda il ricorsoci sono due strade.
La prima consiste nel fatto che il tuo specialista deve produrre documentazione che attesti che Tu puoi fare i turni notturni. Con tale documentazione allegata alla legge 68/99 attuale, nella quale appunto si specifica e si dichiara che le tue limitazioni lavorative sono cambiate, potresti tentare di cercare lavoro anche notturno salvo poi dover comunque sottoporti alla visita di idoneità con un medico del lavoro. Quest'ultimo può valutare se sei idoneo ai turni notturni tenendo conto di entrambi i documenti.
Diversamente puoi fare ricorso e tentare di far modificare "ufficialmente" le tue esclusioni. In tal caso devi rivolgerti ad un patronato e sottoporti a nuova visita presso la Commissione INPS.. Rimane comunque indispensabile che il tuo specialista produca la documentazione sanitaria di cui sopra".
[#5]
Spett.le Utente,
mi spiace dissentire da quanto Le è stato scritto, ma ritengo che le indicazioni che Le ho fornito siano corrette.
Posso inoltre rilevare quanto segue:
1) Allegare una certificazione specialistica di idoneità al lavoro notturno non modifica il verbale relativo al collocamento obbligatorio, ed è a tale verbale che l'Azienda assumente fa riferimento.
2)In caso di lavoro notturno, la visita preventiva da parte del Medico Competente aziendale (=medico del lavoro od equiparato) è OBBLIGATORIA.
3)Il ricorso, come Le ho indicato, non è amministrativo ma giudiziale, e prescinde dalla Commissione per il Collocamento al Lavoro (che non è una Commissione INPS, anche se ne fa parte un sanitario dell'Istituto).
Legga (e faccia leggere a chi Le ha scritto) quanto riportato ai seguenti linK:
https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemDir=46045
http://www.handylex.org/schede/ricorsi_invalidita_civile_handicap.shtml
Ancora Distinti Saluti.
mi spiace dissentire da quanto Le è stato scritto, ma ritengo che le indicazioni che Le ho fornito siano corrette.
Posso inoltre rilevare quanto segue:
1) Allegare una certificazione specialistica di idoneità al lavoro notturno non modifica il verbale relativo al collocamento obbligatorio, ed è a tale verbale che l'Azienda assumente fa riferimento.
2)In caso di lavoro notturno, la visita preventiva da parte del Medico Competente aziendale (=medico del lavoro od equiparato) è OBBLIGATORIA.
3)Il ricorso, come Le ho indicato, non è amministrativo ma giudiziale, e prescinde dalla Commissione per il Collocamento al Lavoro (che non è una Commissione INPS, anche se ne fa parte un sanitario dell'Istituto).
Legga (e faccia leggere a chi Le ha scritto) quanto riportato ai seguenti linK:
https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemDir=46045
http://www.handylex.org/schede/ricorsi_invalidita_civile_handicap.shtml
Ancora Distinti Saluti.
[#6]
Ex utente
Gentile dott.
la ringrazio molto.
In settimana farò valutare ciò che Lei mi ha Scritto ad un medico della Commissione e mi farò consigliare..
Sempre sperando che il medico della Commissione sia competente in questo.
Detto questo, ciò che Lei mi ha scritto mette i brividi perché, dover spendere soldi per un legale e una controperizia si va a finire con una spesa credo davvero notevole.
la ringrazio molto.
In settimana farò valutare ciò che Lei mi ha Scritto ad un medico della Commissione e mi farò consigliare..
Sempre sperando che il medico della Commissione sia competente in questo.
Detto questo, ciò che Lei mi ha scritto mette i brividi perché, dover spendere soldi per un legale e una controperizia si va a finire con una spesa credo davvero notevole.
[#7]
Ex utente
Gentile dottore porti pazienza ancora un attimo, visto che la situazione è di particolare importanza.
Nella mia scheda c'è un consulto titolato "Collocamento mirato/depressione - turno notturno".
Se fosse così gentile da esprimere un suo parere, in merito alla risposta che ho dato al suo collega, su come si è "ariticolato" il colloquio con la Commissione Inps.
Grazie, troppo gentile
Nella mia scheda c'è un consulto titolato "Collocamento mirato/depressione - turno notturno".
Se fosse così gentile da esprimere un suo parere, in merito alla risposta che ho dato al suo collega, su come si è "ariticolato" il colloquio con la Commissione Inps.
Grazie, troppo gentile
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 7.1k visite dal 15/01/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.