Intervento dopo diagnosi sbagliata

Ho ricevuto una diagnosi di lipoma alla gamba sinistra dopo un'ecografia che sosteneva "sospetto lipoma" (testuale), ho quindi deciso di effettuare rimozione di tale lipoma tramite intervento ambulatoriale chirurgico. Il chirurgo una volta veduta la mia gamba ha ritenuto fosse un lipoma e ha fissato la data dell'intervento, che è stato effettuato in regime ambulatoriale in anestesia locale.
Il giorno dell'intervento dimenticai a casa il referto dell'ecografia, ma il chirurgo decise di operare lo stesso. Una volta aperto non trovò nessun lipoma, era un'ernia muscolare, richiuse la ferita e mi fece firmare un foglio bianco che poi nella mia incoscienza scoprì essere il "consenso MOLTO informato".
Ora.
SOno stato operato in conseguenza di una diagnosi sbagliata, con test diagnostici inadeguati e nessuna informazione sull'intervento. Se il chirurgo avesse letto l'ecografia, oppure l'avesse fatta rifare per dileguare "il sospetto" non mi sarei fatto operare per un'ernia muscolare, le cui recidive so essere frequenti e la cui grandezza so non variabile nel tempo.
CI sono gli estremi per negligenza professionale o imperizia ?
Grazie.
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Gentile utente ,
non entro nel merito della sua richiesta perchè fuori della mia competenza.
Poichè sono anche io molto interessato professionalmente
alle repliche dei colleghi medico-legali potrebbe nel frattempo fare una ulteriore precisazione ?

Lei stesso sostiene che
>>un'ecografia che sosteneva "sospetto lipoma" (testuale)>>
<<<Il chirurgo una volta veduta la mia gamba ha ritenuto fosse un lipoma >>

Quindi ecografia ed esame clinico indicano la presenza di un lipoma e per tale indicazione viene operato.
In che senso avrebbe rilevato Lei gli estremi per negligenza e imperizia ?

Resto in attesa di una sua precisazione e lasciamo libero spazio alle repliche dei colleghi cui Lei ha indirizzato la sua richiesta.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gentile Dott. Catania,

Grazie per la risposta. Il chirurgo non ha mai visto l'ecografia, purtroppo non portai la stessa la visita preintervento non ritenendola necessaria (il mio medico di famiglia comunque l'ha visionata). E dimenticai la stessa a casa il giorno dell'intervento. Una ecografia dei tessuti molli dopo intervento ha semplicemente escluso si potesse trattare di "tessuto lipidico" e il nuovo radiologo ha imputato il "sospetto di lipoma" a utilizzo di macchinari vecchi.
Il punto è che subito dopo aver operato, il chirurgo mi ha fatto firmare un foglio bianco!!! Era il mio primo intervento chirurgico, e nella mia incoscienza firmai senza sapere di che si trattasse. Se solo avesse visionato l'ecografia, o l'avesse fatta rifare, probabilmente avrei deciso di non operare.
Tenga comunque conto che per un mese e mezzo dopo l'intervento in posizione eretta ho sentito fortissimo dolore, cosa da me imputata a lesione di nervo periferico, cosa che è successa durante l'intervento (ho sentito due scariche, come elettriche).
E che ovviamente l'ernia si trova ancora la, solo con una bella cicatrice sopra.
[#3]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Vorrei aggiungere, che al momento attuale non ho danni di tipo funzionale all'arto. Per lo meno a impressione personale, non ho mai fatto visionare la gamba ad un ortopedico.
Inoltre sono tornato dal chirurgo che mi ha operato, il quale ha cominciato a delirare sulla possibilità di farmi un ulteriore intervento, incidendo i muscoli sopra e sotto l'ernia per bilanciare la stessa, oltre a vaghi discorsi contro i pazienti "che si lamentano".
[#4]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Vede che ho fatto bene a chiederle ulteriori dettagli che saranno senz'altro utili per una valutazione da parte dei colleghi.
[#5]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
La ringrazio, rimango in attesa di un consulto medico-legale.
[#6]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Cercherò di scomporre il Suo caso perché ci sono diversi elementi da tenere distinti:
1) se l'ecografia parla di sospetto lipoma e anche alla visita c'è il sospetto di lipoma, è ovvio che si programma un intervento di asportazione del lipoma. Se sul campo operatorio si scopre che la causa è un'altra, si modifica l'intervento; se ciò non è possibile (perché ad esempio è richiesta un'anestesia generale, e/o occorre la presenza di uno specialista al momento non disponibile, ecc) si informa il paziente su quanto avvenuto e si prevede un successivo intervento in anestesia generale o si affida il paziente ad altro specialista..
2) il consenso informato prevede in genere una clausola con cui il paziente autorizza il Chirurgo a modificare il tipo di intervento qualora le condizioni del momento lo richiedessero. Lei dice che il Chirurgo Le ha fatto firmare un foglio bianco, e non ho motivo di non crederLe, tuttavia quel foglio ora immagino che risulti compilato e ben difficilmente si può dimostrare la corretta successione cronologica dei due momenti,della compilazione e della firma. A un Chirurgo si può imputare, quando avviene, di non avere fatto firmare il consenso (e allora il consenso in cartella non c'è) ma nel Suo caso il consenso è presente e compilato. Deve ammettere che è stato imprudente firmare in bianco un modulo senza leggere di cosa si trattasse, anche se l'emozione del momento può averLa tradita.
3) se durante l'intervento un ramo sensitivo ha subìto una certa trazione tale da procurare le due sensazioni di scarica elettrica, questa è una delle possibili complicazioni di qualsiasi intervento, (anch'essa citata nel consenso, insieme alle cicatrici dolorose e inestetiche) determinata magari da una spatola per divaricare i lembi della ferita; tale lesione è stata comunque transitoria per 45 gg e ora non ha più disturbi; del resto Lei stesso dichiara di non avere disturbi all'arto.
4) l'ernia muscolare è una patologia prettamente ortopedica. Si rivolga a uno specialista ortopedico, il quale dopo averLa visitata avrà gli elementi per valutare il comportamento da tenere, che può andare dal non fare nulla, e vedere come evolve, fino all'intervento di plastica della fascia muscolare.

Detto questo, per poter sostenere le accuse di imperizia e negligenza (del Chirurgo? del radiologo?) occorre acquisire tutti gli elementi presenti (cartella clinica, referti, descrizione dell'intervento, lettera di dimissione, successivi referti, relazione del radiologo circa il fatto che l'ernia muscolare sia stata definita "sospetto lipoma" perché lo strumento era vecchio, ecc), integrarli con ulteriori accertamenti (visita ortopedica, visita neurologica, elettromiografia, ecografia attuale, eventuale RMN) e soprattutto visitarLa per valutare il Suo caso nella sua completezza, cosa qui non possibile e anzi suscettibile di grossolani errori.
Le consiglio quindi di rivolgersi prima di tutto all'ortopedico per risolvere o almeno accertare il problema ernia, e poi eventualmente a un medico legale per valutare se ci siano gli estremi per una richiesta risarcitoria, e nei confronti di chi.
Spero di essere stato esauriente
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#7]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Gentile Dottor. Donati,

Grazie molte per l'interessamento e la risposta .

1 - L'ecografia parla di "sospetto lipoma" non di "lipoma", non c'è assolutamente differenza ? E il chirurgo non l'ha mai visionata e ha deciso di operare lo stesso.
Lei parla di evidenza clinica, eppure devo dire che a detta dello stesso chirurgo quella era la prima ernia muscolare che vedeva in vita sua, per la diagnosi ha chiamato un ortopedico all'interno della sala. Un chirurgo da me successivamente interpellato mi ha detto che lui nella sua esperienza non ha mai visto un Lipoma negli arti inferiori. Se il chirurgo mi avesse amputato la gamba sarebbe stato perfettamente lecito se ciò avesse corrisposto alla sua conoscenza clinica ?!?!?!
2 - la modificazione dell'intervento non mi sta a cuore, quello che mi sta a cuore è che l'intervento forse sarebbe potuto essere evitato.
Vorrei sapere cosa ho firmato effettivamente, e andrò a breve all'ospedale a richiedere copia del "foglio bianco"
E' davvero possibile che un foglio bianco, di stampante, compilato presumibilmente a mano, possa andare bene come consenso informato ? Io mi sono presentato per rimuovere una neoformazione lipidica, non per chiudere la fascia di un'ernia!
Devo dire che la cosa però mi ha completamente lasciato sfiduciato verso la classe medica.
3,4-Sul tre e sul quattro non non ho nulla da aggiungere.

La cartella clinica non esiste, credo forse perchè trattasi di intervento ambulatoriale, quando sono andato all'ospedale non avevano nulla da darmi...è normale ?
Andrò a breve a chiedere copia del "foglio bianco".
Il radiologo ha espresso il suo dubbio a voce, non scritto, d'altronde era un'altra struttura e un altro medico, era un'ipotesi.
In ogni caso mi sembra di capire che dai dati da me esposti sembrerebbero non sussistere estremi di richiesta ?
La ringrazio ancora molto per la sua pazienza.
[#8]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
" dai dati da me esposti sembrerebbero non sussistere estremi di richiesta ?"
Non ho assolutamente detto questo: nell'ultimo paragrafo della mia risposta c'è scritto che occorre rivolgersi "a un medico legale per valutare se ci siano gli estremi per una richiesta risarcitoria, e nei confronti di chi". Ciò è fattibile solo con la documentazione in mano e visitandoLa, e non con un consulto online.
Sul fatto che il Chirurgo non ha visto l'ecografia devo dire che, al contrario di quanto accade con TAC e RMN, io in genere mi attengo al referto: quelle 2-3 immagini che in genere lo accompagnano sono di difficile interpretazione (almeno per me) perché l'ecografia è un esame in movimento; in più il termine "sospetto" è spesso usato perché l'ecografia in taluni casi non dà una diagnosi di certezza.
La documentazione clinica, consenso compreso, deve essere presente nell'archivio della struttura: anche se non si tratta di una vera e propria cartella clinica, deve esserci comunque un fascicolo con la proposta di intervento, il referto operatorio, il consenso e la lettera di dimissione.
Concordo con il Suo ortopedico sulla localizzazione del lipoma superficiale, che predilige tronco, collo e braccia, mentre agli arti inferiori sono soprattutto i lipomi intramuscolari.
Mi spiace che il fatto Le abbia minato la fiducia nei medici, ma posso capire che un'esperienza negativa come la Sua possa avere questo risultato. A cose fatte tanti elementi concorrono ad alimentare questo sentimento: il fatto che fosse "sospetto lipoma", che il lipoma sottocutaneo ha di solito caratteristiche diverse alla palpazione, che il Chirurgo non avesse mai visto un'ernia muscolare, ecc. Di fatto, anche per le patologie apparentemente banali bisogna affidarsi a chi ha esperienza nella stessa patologia e nel distretto anatomico dove essa è localizzata, in modo tale da limitare le possibili sorprese.
Mi auguro, e Le auguro, che Lei possa riacquistare la fiducia nei Medici, se non in quel medico, ma senza più aver bisogno di ricorrere a essi.
Ci faccia sapere gli sviluppi futuri del Suo caso
Cordiali saluti
[#9]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Dottor Donati,
Se la sua cortesia permette e la sua pazienza segue, farò di più che tenerla aggiornata, le posso inviare i referti trascritti dell'ecografia pre e post intervento, oltre ai "documenti clinici" rilasciatomi dal chirurgo. In sostanza la totalità della mia documentazione senza il "foglio bianco".
Mi scusi, ma è veramente una rarità trovare un medico specializzato in medicina legale e in ortopedia in contemporanea.
Non mi aspetto di avere un responso medico-legale, impossibile, concordo, in questa sede, ma invece di avere un confronto con la sua esperienza.
Ovviamente solo se lei è concorde.
Se qualche altro medico-legale vuole dare consigli, sono assolutamente ricettivo e grato.
Grazie ancora del tempo concessomi.
[#10]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
La ringrazio per la fiducia accordatami, tuttavia mi permetto di consigliarLe di appoggiarsi al Suo avvocato, che saprà indicarLe un Medico Legale della Sua città.
Aggiungo che sono numerosi gli Ortopedici specialisti in Medicina Legale, e ancor più gli Ortopedici comunque in grado di darLe l'assistenza medico legale di cui potrebbe necessitare, senza contare i Medici Legali che qualora ci fosse bisogno potrebbero sentire il parere dell'Ortopedico. Come vede le possibilità sono infinite.
La distanza dalla Sua città mi impedisce di conoscere "la piazza" e di destreggiarmi con l'accortezza necessaria.
Lascio il posto ai Colleghi che volessero intervenire
Cordiali saluti
[#11]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Quello che trovo francamente inconcepibile è che se vado da un medico vomitando mi possa diagnosticare, ad esempio, senza effettuare controlli "al di la di ogni ragionevole dubbio", quando di dubbi ce ne sono, per quanto la medicina sia un'arte e non un'equazione, una mia gravidanza (sono maschio), cercare di farmi partorire con taglio cesario, e terminata l'operazione dire "non era una gravidanza, era qualcos'altro, lei poi è anche maschio". Non ci sono linee guide ? procedure standard da effettuare ?
Ma forse c'è qualcosa che non va nel mio ragionamento, aspetterò con ansia qualsiasi altra partecipazione alla discussione.
A scanso di equivoci nel botta e risposta, voglio sottolineare che il chirurgo non solo non ha visto l'ecografia, ma non ha letto nemmeno il referto.
Grazie ancora Dott. Donati, ringrazio per gli auguri.
[#12]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Nessun altro medico legale, o medico, vuole dare un parere ?
[#13]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Gentile utente,
da Chirurgo posso dirle che la maggior parte dei lipomi puo' essere diagnosticata anche soltanto sulla base ad una visita accurata, visita che l'Operatore in ultima analisi ripete nuovamente anche quando il paziente si trova sul tavolo operatorio. A volte, in caso di dubbi, l'esame ecografico puo' dare ulteriori elementi di valutazione, questo e' vero, ma non e' detto che sia per forza necessario ricorrervi.
Nel suo caso tuttavia dei dubbi potevano esservi, anche se pero' noi scriviamo di queste cose con il famoso "senno di poi"... In fin dei conti c'e' dar rilevare che sia l'Ecografista che il Chirurgo avevano dato credito alla diagnosi di lipoma, che quindi nella fase pre-operaoria doveva sembrare quanto meno verosimile...
Non so dirle se vi siano gli estremi per un'azione legale, perche' su questo deve consultare di persona uno Specialista del settore; tenga conto pero' che al di la' di quello che lei scrive (e a cui tutti noi naturalmente crediamo) davanti al giudice quel che conta sono soltanto le carte. Volevo soltanto dirle, a mio personalissimo avviso, che il Chirurgo e' tenuto a fare diagnosi con i mezzi che ritiene opportuni, ma il fatto che abbia o meno visionato ecografia e relativo referto non ha alla fine grande importanza; nel senso che la responsabilita' della diagnosi rimane del Professionista in ogni caso, e l'ecografia non puo' essere ne' una "prova accusatoria" e ne' una giustificazione.

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

[#14]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Tanto più che l'esame ecografico "non visionato" confermerebbe il sospetto clinico di lipoma e non di sospetta ernia muscolare, nel qual caso il suo risentimento sarebbe stato giustificato.

Più discutibile ovviamente, ma non c'entra nulla con la imperizia e negligenza, la firma di un consenso postuma all'atto invasivo.
[#15]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Non mi ero espresso sul consenso firmato "in bianco" perche', come dicevo, in sede di giudizio cio' che conta sono soltanto le carte: se le cose sono davvero andate come lei dice e' ovvio che si tratta di una procedura che definire "discutibile" e' persino pleonastico.... Ma allo stesso tempo dimostrarlo e' impossibile. Anzi, su quel foglio lei potrebbe addirittura aver firmato che accetta senza riserve cio' che poi in effetti e' accaduto, pertanto si tratterebbe paradossalmente di un documento a suo sfavore...
Ovviamente sto scrivendo basandomi su cose che andrebbero attentamente verificate da parte di un Medico-Legale che visioni con cura tutte le carte a sua disposizione.
Cordiali saluti
[#16]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
quindi lo sbaglio di due medici è autoassolvente ? (il radiologo nel sospettare il lipoma, e il chirurgo a operarmi per un lipoma sottocutaneo).
Lo trovo poco logico Dott. Catania, contrario al buon senso, la ringrazio comunque per la sua risposta.

Voglio fare un esempio e mi piacerebbe avere un suo commento.

Paziente lamenta dolori addome, si effettua ecografia e si trovano calcoli nella cistifelia.
Si effettua intervento di rimozione colecisti, al termine del quale, aperta la suddetta non vi si trovano calcoli.

Cos'è che sbaglio nel mio ragionare Dott. Catania, lo chiedo sinceramente, perchè continuo a credere che qualcosa non vada.

Dr.Spina quello che dice non è in contraddizione con me, se il lipoma può essere diagnosticato con una visita, perchè il chirurgo ha pensato che in una zona dove normalmente non ci sono lipomi ce ne fosse uno ?
Tenga presente che la "tumefazione" appariva e appare solo a contrazione muscolare.
[#17]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Sono io che mi affido al suo buon senso e non pensi che ci sia una levata di scudi a difesa di una categoria.
Perchè per noi il suo chirurgo è tra l'altro uno sconosciuto collega.

Ho operato tantissimi lipomi anche io, ma se nella mia disciplina dovessi operare un lipoma della mammella diagnosticato clinicamente e diagnosticato sospetto lipoma ecograficamente (anche se mi viene solo riferito l'esito del referto) e dovessi all'atto operatorio riscontrare un tumore maligno, dove risiederebbero gli estremi della negligenza e imperizia ?

Se l'ecografia "trova" i calcoli alla colecisti PER ME CI SONO I CALCOLI ALLA COLECISTI !!

E che cosa dovrei concludere : che non ci sono ?
[#18]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Il lipoma e la neoformazione maligna possono avere le stesse caratteristiche cliniche no ? E' l'esame istologico il discriminante, non vedo nessuna negligenza o imperizia nel suo caso (anche per il mio "lipoma" era previsto l'istologico). Sono un profano Dottore, non voglio portarla su campo medico, anche perchè non ho la conoscienza. Non vorrei sembrare arrogante o sgarbato e se lo dovessi sembrare la prego di farmelo notare. La mia impressione è solo che il lipoma clinicamente diagnosticato non aveva motivo di essere diagnosticato come tale vista la sede, la formazione, il fatto che appare e scompare a contrazione muscolare, e che sarebbe stato consequenziale programmare altri esami diagnostici oppure per lo meno rinviare l'intervento visto che avevo dimenticato l'ecografia e il referto.
A me non sembra che mi sia stata offerta tutta la professionalità e l'attenzione necessaria, da qua la sorpresa amara, e che l'atto di farmi firmare il foglio bianco alla fine sia stata una presa di coscienza "inconscia" del chirurgo della sua negligenza.
Del resto capisco come voi medici possiate sentirvi con tutte le cause che vi intentano per ragioni inutili e futili, coi nervi a fior di pelle, sopratutto i chirurghi, la cui cosa mi spiace molto ma non sarebbe giusto che io me ne facessi carico.
Sull'esempio che le ho posto dottore, non volevo sapere se c'era o meno una responsabilità del chirurgo, ma volevo solo sapere se c'era una qualche responsabilità medica generale.
Visto che ha rimosso molti lipomi, le è mai capitato di confondere un'ernia muscolare con un lipoma ? Nella gamba o nell'avambraccio ? Se è qualcosa di comune ed inevitabile, mi metterò il cuore in pace
[#19]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Gentile utente,
so bene di non apparire in contraddizione con lei... ma non era infatti mia intenzione esserlo! Il mio scopo e' soltanto quello di aiutarla. Non certo per difendere nessuno, quindi non sto ne' dalla sua parte ne' da quella del Chirurgo, che peraltro non conosco affatto: semplicemente cerco di analizzare i fatti basandomi su cio' che lei scrive.
Per quanto riguarda i calcoli della colecisti mi permetta di farle notare che lei dimentica un particolare fondamentale: per porre indicazione all'intervento chirurgico e' ben piu' importante la clinica, cioe' se il paziente riferice coliche. L'ecografia puo' dare delle indicazioni sul contenuto della colecisti, ma in assenza di disturbi specifici sottoporre un paziente ad un intervento chirurgico, con tutti i possibili rischi e complicanze che lei puo' ben immaginare, a mio avviso e' un grave errore. Pertanto non e' sufficiente che il "Paziente lamenta dolori addome" come scrive lei: e' necessario che il chirurgo indaghi con una visita accurata se questi dolori siano verosimilmente riferibili alla calcolosi della colecisti, se vi siano i caratteristici segni addominali, e cosi' via...
Tornando al suo caso, volevo sottolinearle che se due Medici dicono la stessa cosa certo non vuol dire che questa sia vera... magari solo piu' verosimile, ma non ho detto vera! Inoltre il fatto che nella gamba i lipomi siano rari non equivale a dire che non ci siano mai; e persino il fatto che la tumefazione sia visibile solo durante la contrazione del muscolo non puo' escludere con certezza matematica la presenza del lipoma...
Comunque che il suo chirurgo abbia fatto diagnosi di lipoma quando invece si trattava di altro e' fatto chiarito e confermato dai fatti. Se poi vi sia stato o meno un errore di metodo nella procedura diagnostica adottata, e se lei sara' in grado di provare la negligenza del professionista, questo proprio non saprei...
Cordiali saluti
[#20]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Dott. Spina,

La sua risposta è molto cortese ed equilibrata, prendo l'occasione di ringraziare i medici che mi hanno risposto ringraziando Lei.
La risposta sulla colecistictomia che mi ha dato sembra molto sovrapponibile al mio caso, primo non nuocere.
In realtà sto ancora cercando di capire se sono stati lesi dei miei diritti o meno, e sulla base di quelli procederò.
In medicina nulla è certo e lo so, ma sarebbe lecito che la pratica riducesse al minimo la casualità, e credo che nel mio caso questo sarebbe potuto succedere.
Se qualche altro Medico-legale oltre al gentilissimo Dott. Donati vuole esporre la sua opinione gliene sarò grato
[#21]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Sono contento che le siamo stati utili, anche se mi rendo conto che quello che possiamo dirle i miei Colleghi ed io e' ben poca cosa rispetto a quanto puo' riuscire a sapere nel corso di un consulto diretto con un Medico-Legale in grado di visionare tutte le carte a sua disposizione.
L'esempio della colecisti di cui le ho scritto intendeva sottolineare la centralita' della visita medica e della capacita' di discrezione del Professionista, che sono a mio avviso ben piu' importanti di qualunque accertamento strumentale; ma sono ugualmente contento che lei abbia voluto sottolineare l'aspetto del "Primum non nocere", perche' questa e' senza dubbio una delle linee guida di ogni buon Medico, e forse ancor piu' di ogni buon Chirurgo... linea guida purtroppo qualche volta maldestramente disattesa.
Aspettando di conoscere ulteriori pareri da Colleghi Specialisti in campo Medico-Legale le auguro Buone Feste.
[#22]
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo attivo dal 2007 al 2010
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
avevo portato il mio contributo e non capisco perchè non risulti, comunqur ripeto
Il termine SOSPETTO LIPOMA aSsolve i collega radiologo.
Il consenso scritto , firmato per sua afffermazione in bianco è un "dire" e non un "fatto" indi non è neanche parola contro parola, ma contro un consenso certamente eccellente ( anche se fosse stato firmato in bianco " ora sarebbe regolarizzato nei migliori dei modi).
Colpa del chirurgo? Solo se la diagnostica differenziale fosse evidentissima dalla semeiotiva clinica (diciamo manuale) e questa la vedo dura da dimostrare e comunque non sarebbe foriera, in genere, di danni importanti.
Caro utente le consiglierei di non andare avanti, sarebbe una lotta senza speranza di vittoria per chiunque che sia vera o no una dichiarazione COME LA SUA ( non parlo di lei che certmaente dichiara il vero, ma in generale). Io non accetterei di divenatre il suo cosnulente di aprte, ma non per scicca difesa delcollega, ma solo perchè non amo "perdere male" AUGURI DI BUONE FESTE
[#23]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Dott Funicello,

Grazie per la risposta, e grazie per il consiglio.

Prima di rinunciare mi sembra per lo meno il minimo andare a prendere questo consenso informato.

D'altra parte nel foglio pre-intervento il chirurgo scrive "verosimile lipoma, si consiglia intervento".

Puntualizzazione per la cronaca.

Grazie per l'augurio di buone feste, augurio che ricambio.
[#24]
Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Comunque ricontrollando il referto ecografico dice non "sospetto lipoma" ma bensì "referto di non univoca interpretazione",è la stessa cosa Dott. Funicello ? Non sarebbe foriera di danni importanti ? Che cosa intende ?
[#25]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Lo trascriva per intero manca sicuramente una parte dl referto.

[#26]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
"referto di non univoca interpretazione" non e' "foriera di danni importanti"... e' solo un modo per dire che l'immagine in questione potrebbe essere anche "letta" in maniera diversa... il che non vuol dire necessariamente in peggio...
Aspettiamo tuttavia il referto completo, come suggerito dal Collega.
Cordiali saluti
[#27]
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo attivo dal 2007 al 2010
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
certamente il referto sarebbe auspicabile, ma già cosi' mi pare una lotta contro i mulini a vento.
Si consiglia intervento è un'indicazione del radiologo che andrà valutata dal chirurgo.
Referto di non univoca interpretazione indica che lascia spazio a sospetti clinici.
Una volta inciso il collega chirurgo non ha, se ho ben capito, operato un'ernia come se fosse un lipoma, ma aper quello che era.
Questo chiude il discorso per quanto al nesso di causalità , ma anche sulla responsabilità del chirurgo
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