Indicazione all'esame: parestesie arti sup. esame eseguito con sequenze fse t1 w, fse t2 w e fse sti
Buongiorno, vi contatto per chiedervi un consiglio in merito all'ipotesi di una malattia professionale.
Mio padre è un operaio edile e di recente accusa dei dolori alle braccia e alle mani e di conseguenza ci siamo rivolti al medico di base il quale gi ha fatto eseguire una TAC.
Nel referto c'è scritto:
Indicazione all'esame: parestesie arti sup.
Esame eseguito con sequenze FSE T1 w, FSE T2 w e FSE STIR T2 w nei piani assiale e
sagittale.
Perdita della fisiologica lordosi cervicale.
Si evidenziano alterazioni spondiloartrosiche di grado elevato con alterato segnale e riduzione di
spessore dei dischi intersomatici per fenomeni degenerativi.
Protrusioni disco-osteofitosiche nei vari livelli e multiple impronte sul sacco durale e indirettamente
sulla superficie ventrale del midollo spinale, segnatamente in C4/C5.
Secondaria riduzione della dimensione antero-posteriore del canale vertebrale all'altezza di C4 e
C5.
Mi chiedevo se tutto ciò è significativo per denunciare una malattia professionale presso l'INAIL?
Preciso che mio padre svolte questo lavoro da più di 20 anni.
VI ringrazio in anticipo per la cortesia.
Mio padre è un operaio edile e di recente accusa dei dolori alle braccia e alle mani e di conseguenza ci siamo rivolti al medico di base il quale gi ha fatto eseguire una TAC.
Nel referto c'è scritto:
Indicazione all'esame: parestesie arti sup.
Esame eseguito con sequenze FSE T1 w, FSE T2 w e FSE STIR T2 w nei piani assiale e
sagittale.
Perdita della fisiologica lordosi cervicale.
Si evidenziano alterazioni spondiloartrosiche di grado elevato con alterato segnale e riduzione di
spessore dei dischi intersomatici per fenomeni degenerativi.
Protrusioni disco-osteofitosiche nei vari livelli e multiple impronte sul sacco durale e indirettamente
sulla superficie ventrale del midollo spinale, segnatamente in C4/C5.
Secondaria riduzione della dimensione antero-posteriore del canale vertebrale all'altezza di C4 e
C5.
Mi chiedevo se tutto ciò è significativo per denunciare una malattia professionale presso l'INAIL?
Preciso che mio padre svolte questo lavoro da più di 20 anni.
VI ringrazio in anticipo per la cortesia.
[#1]
Spett.le Utente,
per il caso che descrive si può presentare istanza di riconoscimento di malattia professionale, ma l'onere della prova è a carico dell'assicurato: cioé è l'interessato che deve dimostrare all'Istituto il modo in cui l'attività lavorativa ha determinato la malattia, ovverosia quali agenti nocivi correlati al lavoro svolto per 20 anni hanno cagionato le lesioni di tipo degenerativo sul rachide che risultano nei referti degli esami che ha riportato.
Distinti Saluti.
per il caso che descrive si può presentare istanza di riconoscimento di malattia professionale, ma l'onere della prova è a carico dell'assicurato: cioé è l'interessato che deve dimostrare all'Istituto il modo in cui l'attività lavorativa ha determinato la malattia, ovverosia quali agenti nocivi correlati al lavoro svolto per 20 anni hanno cagionato le lesioni di tipo degenerativo sul rachide che risultano nei referti degli esami che ha riportato.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
Grazie dottore, ero solo curioso di sapere se con questa diagnosi si poteva configurare l'ipotesi di una malattia professionale cioè se la "gravità" della diagnosi consente di denunciare una malattia professionale.
Ma a tal fine credo sia necessario un consulto ortopedico.
La ringrazio ancora per la cortesia.
Ma a tal fine credo sia necessario un consulto ortopedico.
La ringrazio ancora per la cortesia.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 19/09/2017.
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