Quando un problema estetico e' oggettivo e compromette la funzionalità e quando solo oggettivo

Ad esempio se una persona perde i capelli non sicompromette la salute e la funzionalità ma solo l'estetica che però è soggettiva perché abbatanza normale se non diventa ossessione non avere i capelli per un uomo non cambia la vita.
Come un semplice dente spezzato ed una cicatrice.
Sono cose solo estetiche e probabilmente anche risolvibili.
Quando un problema estetico compromette la normalità cioè non è normale?
[#1]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

per dare risposta al Suo quesito ritengo sia necessario ribaltare i termini del problema.
Una persona può godere di uno stato di salute ottimale, dal punto di vista psichico, pure in presenza di problemi estetici rilevanti, per il semplice motivo che non attribuisce importanza alla propria figura, e vive benissimo la propria condizione.
Viceversa, un'altra persona può presentare notevoli disturbi di salute, ma puramente di carattere psichico o psicologico, per minime alterazioni corporee (un dente storto, il naso aquilino, una piccola cicatrice al volto) che pur non avendo incidenza funzionale e/o organica, a giudizio dell'interessato ne compromettono l'estetica, e tale condizione viene vissuta con sofferenza nel timore dei possibili risvolti sulla vita di relazione.
In realtà il concetto di "estetica" non è di tipo medico o sanitario in senso lato, bensì di carattere artistico e di buon gusto: la bellezza e l'eleganza non sono parametri sui quali un medico possa esprimersi professionalmente, perché chiunque potrebbe contraddirlo. Ricordiamo il detto "non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace".
In conclusione, quello che deve essere considerato non è tanto il problema fisico-organico-funzionale, ma piuttosto l'incidenza che esso ha, nello specifico, sullo stato di salute dell'individuo, e la conseguente capacità di determinare uno stato di malattia.

Distinti Saluti.
[#2]
Utente
Utente
Grazie della sua risposta veramente molto esaustiva.
Effettivamente il disagio estetico è soggettivo se non da problemi funzionali e come dice lei potrebbe essere causa di un disagio psicologico al quale comunque porre un rimedio. L'importante è stare bene in SALUTE ed avere un aspetto normale quello sarà d'accordo con me è oggettivo (intendo malformazioni e comunque traumi eccessivi) credo che comunque quelle creino quasi sempre problemi anche funzionali.
Volevo solo chiederle un ultima cosa, sono un tipo curioso e collegare l'aspetto psicologico a quello estetico è una cosa che mi stimola.
Effettivamente oggi possiamo correggere? Cambiare, sostituire e curare ogni parte del nostro corpo sia esteticamente che altro (ogni caso a se) possiamo decidere che aspetto avere in un modo o nell'altro, altro. Ma questo da quanti anni e' possibile? Cioè da quanto abbiamo una conoscenza base del corpo umano e la possibilità di agire sulla sua base per risolvere i problemi relativi alla salute e l,aspetto? Un saluto grazie
[#3]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

secondo la Legge Italiana, e specificamente il Codice Civile (art. 5 : "Gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente della integrità fisica, o quando siano altrimenti contrari alla legge [579 c.p.], all'ordine pubblico o al buon costume [32 Cost.]) non tutti i trattamenti possono essere effettuati.
Al di là di tali aspetti, per vari motivi, ivi compresi quelli di natura estetica, è possibile intervenire per modificare il proprio aspetto a propria discrezione (Vedasi chirurgia estetica, ma anche tatuaggi, piercing, trapianti di capelli, depilazioni, iniezioni di Botulino, lenti a contatto colorate ecc...).
Il "buon senso" è certamente quello che a mio parere deve orientare la persona nello scegliere oculatamente le modificazioni alla propria figura, per renderla più gradevole, ma senza sconfinare nell'eccessivo od addirittura nel rischioso o pericoloso per la salute.

Distinti Saluti.
[#4]
Utente
Utente
Dato che lei è un grande, esaustivo e preparato davvero sta soddisfacendo le mie curiosità informative. Cose che immaginavo per logica ma che effettivamente si dimostrano tali.
L'ultima cosa che mi chiedo è esiste un livello oggettivo valutabile a livello di estetica umana normale? O è sempre soggettivo?
Io penso che eventuali modifiche fisiche vadano fatte su quello che madre natura ci ha già dato solo per sentirci meglio e curati e normali correggere probeni causati dall'esterno o malformazioni funzionali. Anche percHe rughe, capelli e pelle cambiano nella vita ma è normale e le cose devono essere valutate come tali, si cambia aspetto ma non la forma base del corpo nella vita. Oppure a sviluppo terminato dobbiamo aspettarvi altre novità di sviluppi? Non credo... Anche perché dalla nascita in poi il corpo cambia ma è sempre lo stesso corpo tutto è già scritto.
Mi preme sapere anche da quanto tempo chirurgia estetica, correttiva, medica e trattamenti estetici riescono a renderci "normali", corregge, risistemare e curare il nostro corpo base?
Tipo se io negli anni 80 volevo trapiantare o correggere i capelli, fare un lifting, avere pelle e unghie rigenerate,rimuovere una cicatrice e fare eco e roba simile potevo? CIOÈ LA base estetica giusta e di salute intendo (ogni caso a se) Cioè i mezzi sono più avanzati ma quelli basilari da quanto esistono?
[#5]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,
nella Storia della Medicina fin dal XX secolo A.C. si trovano esempi di chirurgia estetica nella civiltà Indiana, e più recentemente nel testi di Ippocrate: quindi non si tratta di qualcosa di nuovo, bensì di una branca esistente fin da tempo immemorabile, che ha fatto proprie le innovazioni tecnologiche recenti, e che con l'avvento dei media è stata ulteriormente pubblicizzata.
E penso che con tale precisazione abbiamo discusso sull'argomento a sufficienza.

Distinti Saluti.