rottura tendine e infortunio

Buongiorno, in data 8 giugno 2016 ho subito un infortunio sul lavoro con parziale rottura tendinea del muscolo epicondiliare con 2 edemi e versamento articolare. Ad oggi ho fatto 2 rinvii di infortunio e l'ultimo mi scade il 20/7/16, ma il 19/7 l'inail mi ha invitato a visita presso i suoi laboratori con la motivazione: Visita medico-legale per regolarità del caso. Ho fatto una ecografia ed una risonanza magnetica che evidenziano i danni subiti, ma quello che temo è che il medico inail mi faccia rientrare al lavoro, anche perchè io ho ancora forti dolori al gomito(la parte interessata) e sono ancora in attesa di fare le sedute fisioterapiche che mi sono state prescritte dalla fisiatra questa mattina. L'ortopedico che mi segue mi ha detto che la riabilitazione sarà lunga in quanto un tendine da riparare non è facile. Ecco io vorrei sapere gentilmente se l'inail con questa visita può farmi rientrare a lavoro, e nel caso come devo comportarmi. Grazie dell'attenzione e buona giornata.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,
la visita medico-legale disposta dall'INAIL dovrà accertare, sulla base delle condizioni cliniche, se il periodo di inabilità temporanea deve essere ulteriormente prolungato, oppure se il lavoratore è in grado di riprendere l'attività lavorativa, e la data di tale rientro al lavoro.
Nel caso il lavoratore non condivida il provvedimento adottato dall'INAIL sulla data di cessazione dell'inabilità temporanea, egli può presentare opposizione all'Ente Previdenziale entro 60 giorni dal provvedimento, specificandone i motivi (art. 104 DPR 30 giugno 1965 n. 1124). Per tale evenienza a mio parere è opportuno rivolgersi ad un Ente di Patronato, che curerà la procedura del ricorso.
Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

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Utente
Utente
Grazie della risposta veloce Dr. Mascotti, ma vorrei meglio chiarirmi le idee in caso di chiusura della pratica. Io come lavoro faccio l'autista consegnatario per una azienda di bibite, quindi oltre a dover guidare ( l'ortopedico e la fisiatra che mi hanno visitato lo hanno sconsigliato) devo anche scaricare il camion prendendo pesi anche considerevoli. Tutto questo non va a favore del problema che mi ha causato l'infortunio. Ora: se l'inail il 19 dovesse chiudermi la pratica di infortunio e io dovessi fare ricorso, devo comunque rientare a lavoro? o che tempi ci sono per poter aprire il ricorso? Anche perchè rientrando al lavoro non avrei tempo per gestire delle pratiche. Spero di essere stato chiaro. Buona giornata e ancora grazie.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,
in ogni caso, se le condizioni cliniche non Le consentono la ripresa dell'attività lavorativa, ed il Suo Medico di Medicina Generale è d'accordo in merito a tale aspetto, contestualmente alla presentazione del ricorso Lei può "coprire" il periodo di assenza con una certificazione di malattia INPS.
Successivamente all'esito del ricorso, le giornate di inabilità in più per infortunio che eventualmente Le fossero riconosciute verrebbero liquidate al datore di lavoro dall'INAIL anzichè dall'INPS.
In ogni caso, come le ho già fatto presente, ritengo opportuno che la procedura del ricorso venga seguita tramite un Ente di Patronato, e non da Lei direttamente.
Distinti Saluti.
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Utente
Utente
La Ringrazio vivamente Dottor Mascotti. e le auguro una buona giornata.