Osteoma osteoide
Sono stato operato nel luglio 2015 alla tibia della gamba sinistra per un osteoma osteoide.
L'osteoma è stato asportato ma il dolore continua a tormentarmi da ormai 10 mesi ed è addirittura aumentato da dopo l'operazione.
Inoltre mentre prima dell'operazione il dolore era localizzato esclusivamente all'altezza della tibia, successivamente, dopo l'operazione, il dolore si è esteso a tutta la gamba.
Detto ciò, vorrei sapere se ci sono gli estremi per sporgere una denuncia nei confronti del chirurgo che mi ha operato e quali possibilità ci sono di avere un risarcimento.
L'osteoma è stato asportato ma il dolore continua a tormentarmi da ormai 10 mesi ed è addirittura aumentato da dopo l'operazione.
Inoltre mentre prima dell'operazione il dolore era localizzato esclusivamente all'altezza della tibia, successivamente, dopo l'operazione, il dolore si è esteso a tutta la gamba.
Detto ciò, vorrei sapere se ci sono gli estremi per sporgere una denuncia nei confronti del chirurgo che mi ha operato e quali possibilità ci sono di avere un risarcimento.
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Spett.le Utente,
per querelare o richiedere un risarcimento per colpa medica è necessario prima che Lei sia certo, o quantomeno abbia fondati motivi, che vi sia stato un errore professionale da parte di chi L'ha avuta in cura.
Non è sufficiente quindi che dopo il trattamento persistano disturbi, o che vi siano complicazioni, in quanto il criterio del "post hoc, ergo propter hoc" non assume in Medicina Legale valore probante ai fini del nesso di causalità materiale fra la condotta o l'omissione da un lato, ed il danno alla salute dall'altro.
In ogni caso, Le suggerisco prima di qualsiasi azione di procurarsi tutta la documentazione sanitaria riguardante il caso (copia di cartelle cliniche, certificazioni, ecc..) e quindi sottoporre il tutto ad uno specialista in Medicina Legale esperto in colpa medica, che dopo aver esaminato il materiale Le potrà dare attendibili indicazioni sul da farsi.
Distinti Saluti.
per querelare o richiedere un risarcimento per colpa medica è necessario prima che Lei sia certo, o quantomeno abbia fondati motivi, che vi sia stato un errore professionale da parte di chi L'ha avuta in cura.
Non è sufficiente quindi che dopo il trattamento persistano disturbi, o che vi siano complicazioni, in quanto il criterio del "post hoc, ergo propter hoc" non assume in Medicina Legale valore probante ai fini del nesso di causalità materiale fra la condotta o l'omissione da un lato, ed il danno alla salute dall'altro.
In ogni caso, Le suggerisco prima di qualsiasi azione di procurarsi tutta la documentazione sanitaria riguardante il caso (copia di cartelle cliniche, certificazioni, ecc..) e quindi sottoporre il tutto ad uno specialista in Medicina Legale esperto in colpa medica, che dopo aver esaminato il materiale Le potrà dare attendibili indicazioni sul da farsi.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 24/02/2016.
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