Parto anticipato da incidente stradale
Buonasera
espongo brevemente il mio problema. Sono in causa per un parto anticipato (8° mese di gravidanza) a seguito di incidente stradale avuto durante il 7° mese di gravidanza. A seguito di tamponamento avvertivo contrazioni e racatami presso la clinica ginecologica dell' ospedale da tracciato venivano riscontrate contrazioni e lieve tachidardia fetale. Mi venivano fatte le iniezioni per lo sviluppo polmonare del feto, prescitto riposo e terapia tocolitica. Al rientro, la notte medesima, mi recavo nella clinica dove opera il mio ginecologo dove l' ostetrica di turno, dopo il tracciato, mi rinviava immediatamente in clinica ginecologica per contrazioni uterine e bradicardia e tachicardia fetale. All' ospedale maggiore (purtroppo la clinica dove opera il mio ginecologo non ha il reparto neonatale) riscontravano sempre contrazioni uterine irregolari, lieve tachicardia e nei giorni successivi continuavo la terapia tocolitica (anche cambiata perche' senza risultati) il riposo assoluto, i controlli giornalieri ed inoltre 2 ricoveri presso l' ospedale maggiore per accertamenti. All' 8° mese mi recavo presso la mia ginecologa per il controllo dove, l' ostetrica di turno, a seguito di utero dilatato pervio al dito (4 cm circa) e contrazioni pre-parto (tutto documentato dalla cartella clinica) mi tratteneva in reparto e la mia ginecologa visto la mia condizione psicofisica e quella del feto decideva per un cesareo d' urgenza. Ora mi chiedo come un perito del tribunale possa stabilire a tre anni di distanza e senza tenere conto dei documenti medici che la mia ginecologa non avrebbe dovuto eseguire un taglio cesareo anticipandomi il parto (ma in che senso visto che ero in travaglio?) quando anche il perito della controparte mi ha riconosciuto parte del danno ipotizzando che non vi sia correlazione fra il mio parto e l' incidente stradale. Premettendo che posso fornire tutta la documentazione necessaria a comprovare quanto esposto chiedevo vostro parere in merito. Grazie.
espongo brevemente il mio problema. Sono in causa per un parto anticipato (8° mese di gravidanza) a seguito di incidente stradale avuto durante il 7° mese di gravidanza. A seguito di tamponamento avvertivo contrazioni e racatami presso la clinica ginecologica dell' ospedale da tracciato venivano riscontrate contrazioni e lieve tachidardia fetale. Mi venivano fatte le iniezioni per lo sviluppo polmonare del feto, prescitto riposo e terapia tocolitica. Al rientro, la notte medesima, mi recavo nella clinica dove opera il mio ginecologo dove l' ostetrica di turno, dopo il tracciato, mi rinviava immediatamente in clinica ginecologica per contrazioni uterine e bradicardia e tachicardia fetale. All' ospedale maggiore (purtroppo la clinica dove opera il mio ginecologo non ha il reparto neonatale) riscontravano sempre contrazioni uterine irregolari, lieve tachicardia e nei giorni successivi continuavo la terapia tocolitica (anche cambiata perche' senza risultati) il riposo assoluto, i controlli giornalieri ed inoltre 2 ricoveri presso l' ospedale maggiore per accertamenti. All' 8° mese mi recavo presso la mia ginecologa per il controllo dove, l' ostetrica di turno, a seguito di utero dilatato pervio al dito (4 cm circa) e contrazioni pre-parto (tutto documentato dalla cartella clinica) mi tratteneva in reparto e la mia ginecologa visto la mia condizione psicofisica e quella del feto decideva per un cesareo d' urgenza. Ora mi chiedo come un perito del tribunale possa stabilire a tre anni di distanza e senza tenere conto dei documenti medici che la mia ginecologa non avrebbe dovuto eseguire un taglio cesareo anticipandomi il parto (ma in che senso visto che ero in travaglio?) quando anche il perito della controparte mi ha riconosciuto parte del danno ipotizzando che non vi sia correlazione fra il mio parto e l' incidente stradale. Premettendo che posso fornire tutta la documentazione necessaria a comprovare quanto esposto chiedevo vostro parere in merito. Grazie.
[#1]
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
verma,ente bisognebbe vedere la documentazione in maniera minuziosa per stabilire il nesso di causalità. Intendo dire che il parto pretermine c'è stato, ma dobbiamo dimostrare che non ci sarebbe stato senza il tamponamento.Insomma queste cose si valutano facendo l"avvocato del diavolo".
E' un csao molto interessante
E' un csao molto interessante
[#2]
Utente
La ringrazio per la pronta risposta
Le chiedo se e' possibile inviando eventualmente la documentazione
(ho dimenticato anche di specificare che avevo eseguito l' ecografia del terzo trimestre il giorno prima dell' incidente e tutto era regolare) avere un consulto piu' accurato ed eventualmente anche privatamente. Grazie ancora.
Le chiedo se e' possibile inviando eventualmente la documentazione
(ho dimenticato anche di specificare che avevo eseguito l' ecografia del terzo trimestre il giorno prima dell' incidente e tutto era regolare) avere un consulto piu' accurato ed eventualmente anche privatamente. Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.9k visite dal 22/09/2008.
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