Patologie invalidanti riconosciute solo a livello regionale
Egregi Dottori, buona sera,
come da mia riepilogativa descrizione in profilo, causa incidente (frontale), subito in itinere, 4 anni fa, mi ritrovo a lottare quotidianamente con tre patologie piuttosto invalidanti: una disfunzione temporo-mandibolare (DTM), una cefalea cronica quotidiana refrattaria (muscolo-tensiva, che si alterna con quella a grappolo ed emicranie) e una brutta fibromialgia. Tutte e tre riconosciute handicappanti a livello mondiale, nonché in alcune Regioni italiane, ma non in quella in cui risiedo, (Emilia Romagna). Premesso che ho gia' perso lavoro, tre volte,(una delle quali sono finita in ricovero presso Ospedale) nonche' numerose opportunita' lavorative; che mi e' del tutto inaffrontabile l'idea di sostenere un full time, quando a malapena, conduco una limitatissima quotidianita', che essendo una segretaria da sempre, con la testa, ci lavoro; e che comunque anche qualsiasi altro lavoro sarebbe comunque difficoltoso a livello fisico; senza parlare della vita sociale e privata, lasciate totalmente in stand-by; premesso che non sono ipocondriaca, che prima dell'incidente, ero una persona solare e iperattiva, che il medico di base, faticava vedere una volta all'anno e che tutti gli Specialisti che hanno seguito il mio caso, considerano del tutto motivati, dolore, disagio e disabilita' e il tutto e' certificato; (posseggo infatti un book progressivo di visite specialistiche, esami diagnostici, diario dei svariati farmaci e cure terapeutiche alle quali mi sono e mi sto' tuttora sottoponendo con scarsissimo, pressoche' nullo, beneficio). Ho un consulente legale che segue la mia pratica e tramite al quale ho fatto di recente iscrizione della causa al ruolo richiedendo il 28% di invalidita' permanente e questo dopo aver visto i primi due medici legali che non solo non mi avevano riconosciuto una diminuita capacita' lavorativa, ma neppure un punteggio adeguato, in quanto sostengono che essendo in una Regione quale la mia, la Giurisprudenza non vede ancora riconosciute queste patologie, per cui il terzo e ultimo Medico Legale al quale mi sono rivolta, mi ha gia' anticipato che sara' gia' di per se' una lotta portare a casa un risultato accettabile.
Tra l'altro, risulto ovviamente nella 'terra di mezzo', ho fatto richiesta di esamine alla commissione INPS che mi ha liquidata come competenza INAIL, essendo le mie patologie, conseguenze di incidente in itinere. Il ricorso all'Inail, con tabelle del tutto a parte, si sa', mi ha riconosciuto un 10% per cui una ridicola somma definitiva di E 11.000,00.
Credo che quanto capitatomi sia un'ingiustizia, oltre che una violazione dei miei diritti come persona 'malata', riconosciuti (comunque) dalla Legislazione; non so' piu' come altro muovermi.
Confido in una Vostra risposta, grazie.
come da mia riepilogativa descrizione in profilo, causa incidente (frontale), subito in itinere, 4 anni fa, mi ritrovo a lottare quotidianamente con tre patologie piuttosto invalidanti: una disfunzione temporo-mandibolare (DTM), una cefalea cronica quotidiana refrattaria (muscolo-tensiva, che si alterna con quella a grappolo ed emicranie) e una brutta fibromialgia. Tutte e tre riconosciute handicappanti a livello mondiale, nonché in alcune Regioni italiane, ma non in quella in cui risiedo, (Emilia Romagna). Premesso che ho gia' perso lavoro, tre volte,(una delle quali sono finita in ricovero presso Ospedale) nonche' numerose opportunita' lavorative; che mi e' del tutto inaffrontabile l'idea di sostenere un full time, quando a malapena, conduco una limitatissima quotidianita', che essendo una segretaria da sempre, con la testa, ci lavoro; e che comunque anche qualsiasi altro lavoro sarebbe comunque difficoltoso a livello fisico; senza parlare della vita sociale e privata, lasciate totalmente in stand-by; premesso che non sono ipocondriaca, che prima dell'incidente, ero una persona solare e iperattiva, che il medico di base, faticava vedere una volta all'anno e che tutti gli Specialisti che hanno seguito il mio caso, considerano del tutto motivati, dolore, disagio e disabilita' e il tutto e' certificato; (posseggo infatti un book progressivo di visite specialistiche, esami diagnostici, diario dei svariati farmaci e cure terapeutiche alle quali mi sono e mi sto' tuttora sottoponendo con scarsissimo, pressoche' nullo, beneficio). Ho un consulente legale che segue la mia pratica e tramite al quale ho fatto di recente iscrizione della causa al ruolo richiedendo il 28% di invalidita' permanente e questo dopo aver visto i primi due medici legali che non solo non mi avevano riconosciuto una diminuita capacita' lavorativa, ma neppure un punteggio adeguato, in quanto sostengono che essendo in una Regione quale la mia, la Giurisprudenza non vede ancora riconosciute queste patologie, per cui il terzo e ultimo Medico Legale al quale mi sono rivolta, mi ha gia' anticipato che sara' gia' di per se' una lotta portare a casa un risultato accettabile.
Tra l'altro, risulto ovviamente nella 'terra di mezzo', ho fatto richiesta di esamine alla commissione INPS che mi ha liquidata come competenza INAIL, essendo le mie patologie, conseguenze di incidente in itinere. Il ricorso all'Inail, con tabelle del tutto a parte, si sa', mi ha riconosciuto un 10% per cui una ridicola somma definitiva di E 11.000,00.
Credo che quanto capitatomi sia un'ingiustizia, oltre che una violazione dei miei diritti come persona 'malata', riconosciuti (comunque) dalla Legislazione; non so' piu' come altro muovermi.
Confido in una Vostra risposta, grazie.
[#1]
Buongiorno,
comprendo la problematica, si tratta di quelle patologie di difficile riconoscimento e valutazione, al fine di una adeguata valutazione, Ha già contattato alcuni medici-legali pertanto deve serenamente affidarsi a loro..
Le suggerisco di presentare, per ognuna delle patologie da cui è affetta, una relazione specialistica dettagliata rilasciata da struttura pubblica, unitamente agli esami effettuati, Il parere INPS è corretto se le patologie sono state già riconosciute ed indennizzate dall'Inail. Piuttosto potrebbe richiedere una visita collegiale all'Inail per un tentativo di accordo.
Cordiali saluti
comprendo la problematica, si tratta di quelle patologie di difficile riconoscimento e valutazione, al fine di una adeguata valutazione, Ha già contattato alcuni medici-legali pertanto deve serenamente affidarsi a loro..
Le suggerisco di presentare, per ognuna delle patologie da cui è affetta, una relazione specialistica dettagliata rilasciata da struttura pubblica, unitamente agli esami effettuati, Il parere INPS è corretto se le patologie sono state già riconosciute ed indennizzate dall'Inail. Piuttosto potrebbe richiedere una visita collegiale all'Inail per un tentativo di accordo.
Cordiali saluti
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.7k visite dal 24/02/2015.
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