Dubbio su invalidita'
Gentili Dottori,
Spero sia questa la sezione giusta. Vi disturbo poiché avrei bisogno di sapere se vi siano o meno gli estremi per iscriversi alle liste e richiedere l'invalidità.
Mi rivolgo a voi poiché per una rigidità mentale in famiglia, mi riferisco a genitori e sorelle, ogni qual volta si parla di questo argomento si crea un fastidio, quasi a voler nascondere una mia patologia in particolare. Anche il mio medico, amico intimo dei miei familiari, le volte che ho provato a chiedere cambia argomento.
Ora mi spiego:
Dal 10 febbraio del 2000 ho iniziato ad assumere psico farmi, ho cominciato con il mutabond ( tutto a seguito di una visita da un neurologo ) e a fare sedute psico comportamentali, tutto questo a causa di un esaurimento nervoso e depressione. Questi episodi si sono verificati a seguito di stress emotivi e traumi per un episodio avvenuto nel 1996.
Dopo vari anni ho provato co il sussidio del neurologo a scalare, riprendere a studiare e a lavorare, per un periodo ci sono riuscito, ma poi ho abbandonato università a metà e ho dovuto chiudere anche una piccola attività che avevo creato. Mi mancavano le forze, avevo paure assurde, tremori tachicardie e svenimenti. Ho provato a tirarmi su, andando in palestra, ma ho contratto una discopatia l5 s1 che tutt'oggi mi tormenta poiché non riesco a stare più di un ora consecutiva in piedi o non posso caminare per i dolori, stress e nervoso mi hanno causato un ernia jatale che mi costringe a prendere a vita licen e gastroprotettore è come se non bastasse prendo antistaminico ogni giorno per le allergie alle polveri e alla maggior parte dei pollini, mi é stata diagnosticata da poco una deviazione del setto nasale a s che mi occlude totalmente una narice ed infine una bradicardia notturna.
Ora io sto cercando in tutti i modi di lottare, di lavorare di riprendermi, ma dolori a parte, ho spesso attacchi di panico, tremori e semi svenimenti oltre ad un elevata irascibilità. Dal 2006, dopo vari tentativi con remeron, stabilizzatori d'umore ecc.. Mi é stato prescritto rivotril la mattina e a pranzo e di notte minias.
In pratica ogni giorno assumo rivotril, minias, lucen xyzal, antidolorifici per l'ernia della disco e ogni anno ciclo di 6 mesi con singulair e in tasca sempre Aerius. Tutto questo mi impedisce di lavorare con contonuita e regolarmente e spesso quando sono in preda ad un attacco non vengo capito dal datore di lavoro o collega.
Vi chiedo un consiglio perché il non sapere per me é peggio. Grazie.
Spero sia questa la sezione giusta. Vi disturbo poiché avrei bisogno di sapere se vi siano o meno gli estremi per iscriversi alle liste e richiedere l'invalidità.
Mi rivolgo a voi poiché per una rigidità mentale in famiglia, mi riferisco a genitori e sorelle, ogni qual volta si parla di questo argomento si crea un fastidio, quasi a voler nascondere una mia patologia in particolare. Anche il mio medico, amico intimo dei miei familiari, le volte che ho provato a chiedere cambia argomento.
Ora mi spiego:
Dal 10 febbraio del 2000 ho iniziato ad assumere psico farmi, ho cominciato con il mutabond ( tutto a seguito di una visita da un neurologo ) e a fare sedute psico comportamentali, tutto questo a causa di un esaurimento nervoso e depressione. Questi episodi si sono verificati a seguito di stress emotivi e traumi per un episodio avvenuto nel 1996.
Dopo vari anni ho provato co il sussidio del neurologo a scalare, riprendere a studiare e a lavorare, per un periodo ci sono riuscito, ma poi ho abbandonato università a metà e ho dovuto chiudere anche una piccola attività che avevo creato. Mi mancavano le forze, avevo paure assurde, tremori tachicardie e svenimenti. Ho provato a tirarmi su, andando in palestra, ma ho contratto una discopatia l5 s1 che tutt'oggi mi tormenta poiché non riesco a stare più di un ora consecutiva in piedi o non posso caminare per i dolori, stress e nervoso mi hanno causato un ernia jatale che mi costringe a prendere a vita licen e gastroprotettore è come se non bastasse prendo antistaminico ogni giorno per le allergie alle polveri e alla maggior parte dei pollini, mi é stata diagnosticata da poco una deviazione del setto nasale a s che mi occlude totalmente una narice ed infine una bradicardia notturna.
Ora io sto cercando in tutti i modi di lottare, di lavorare di riprendermi, ma dolori a parte, ho spesso attacchi di panico, tremori e semi svenimenti oltre ad un elevata irascibilità. Dal 2006, dopo vari tentativi con remeron, stabilizzatori d'umore ecc.. Mi é stato prescritto rivotril la mattina e a pranzo e di notte minias.
In pratica ogni giorno assumo rivotril, minias, lucen xyzal, antidolorifici per l'ernia della disco e ogni anno ciclo di 6 mesi con singulair e in tasca sempre Aerius. Tutto questo mi impedisce di lavorare con contonuita e regolarmente e spesso quando sono in preda ad un attacco non vengo capito dal datore di lavoro o collega.
Vi chiedo un consiglio perché il non sapere per me é peggio. Grazie.
[#1]
Buonasera,
dovrebbe parlare con il suo medico curante e con lo specialistia che La segue a cui dovrebbe chiedere una relazione dettagliata con indicazione della diagnosi e della terapia, poi potrebbe essere utile presentare la domanda d'invalidità civile e di Legge 68 (collocabilità al lavoro degli invalidi) per un lavoro protetto.
Saluti
dovrebbe parlare con il suo medico curante e con lo specialistia che La segue a cui dovrebbe chiedere una relazione dettagliata con indicazione della diagnosi e della terapia, poi potrebbe essere utile presentare la domanda d'invalidità civile e di Legge 68 (collocabilità al lavoro degli invalidi) per un lavoro protetto.
Saluti
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 20/02/2015.
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