Non accettazione visite private

Egregi dottori buongiorno,tramite l'internet di una conoscente ero venuta sul sito per un consulto in immunologia che però è super intasata e non viene più concesso l'inserimento di altre domande....ho visto che c'è anche la specialità di medicina legale ed allora ho pensato di chiedere un chiarimento riguardo un fatto che sta accadendo ad una mia amica e con cui ho discusso in merito.La domanda è molto semplice e magari vi sembrerà anche stupida ma per chi non è dell'ambiente.....

Può l'assicurazione rifiutare le visite mediche private ovvero non fatte tramite la mutua,proprio perchè tali adducendo come scusa che ormai anche gli enti pubblici si comportano in questo modo?

Nella fattispecie le visite sono state fatte in una clinica privata che è convenzionata con la mutua per quanto concerne le operazioni,gli esami,la degenza ma se non sbaglio solo per un determinato periodo,mentre le visite mediche sono sempre a pagamento.
L'avvocato è un suo amico giovanissimo,alle prime armi che non capisce un accidenti di infortunistica e si deve sempre informare, ma è un amico....sembra quasi di offendere rivolgersi ad altri.Certo che se non è la sua materia!
Comunque io ho discusso con lei riguardo a questo comportamento perchè lo ritengo fortemente illegale,cosa centra se la visita è stata mutuabile o a pagamento,scusate ma sempre medico è,la laurea è riconosciuta per entrambi e loro devono accettarla!Siamo arrivati al punto che in Italia si può fare discriminazione tra chi lavora in proprio e chi lavora per gli enti pubblici?Questo dovrebbe essere un comportamento ILLEGALE.Perchè se è lecito e deve essere accettato allora vuole dire che non siamo solo alla frutta ma proprio sotto terra!
Insomma il medico legale dell'assicurazione ha scartato le visite private in poche parole,perchè tali.
Grazie mille per il vostro interessamente alla mia "stupida" domanda.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Gentile Signora,
il quesito che Lei pone è relativo al problema della certificazione in ambito assicurativo, sia per quanto attiene alla fattispecie risarcimento per responsabilità civile, sia per gli indennizzi in ambito assicurativo privato.
Il certificato è un atto scritto, che dichiara conformi a verità fatti di natura tecnica, di cui il certificato stesso è destinato a provare l'esistenza.
Il certificato medico rappresenta quindi un documento che contiene una dichiarazione scritta nella quale si attesta la sussistenza di fatti obiettivi riscontrati dalla percezione visiva, auditiva e intellettiva del medico nell'esercizio della sua attività professionale ed è destinato a conferire rilevanza giuridica, nei confronti di terzi, a fatti che il medico accerta come essere veri.

Sotto il profilo giuridico, il certificato medico, sia redatto dal medico di medicina generale, sia stilato da altro medico del servizio sanitario nazionale o di altra struttura sanitaria pubblica, in quanto posto in essere da un pubblico ufficiale, si caratterizzia per essere un "atto pubblico" e come tale, fa fede fino a querela di falso della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che l’ha redatto, nonché dei fatti che, in esso, questi attesta aver compiuto o essere accaduti in sua presenza.

In altre parole, se rilasciata da strutture pubbliche, la certificazione medica è sottoposta al vincolo degli artt. 480 e 481 del Codice Penale, relativi alla falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale e dal personale esercente un servizio di pubblica necessità.

Differente è il caso della certificazione medica rilasciata in regime libero – professionale; in tal caso il medico non svolge funzioni pubbliche, e la certificazione è da considerarsi scrittura privata, che pertanto non è assimilabile agli atti di cui si è detto, per quanto concerne la disciplina penale.

Ne consegue che il medico fiduciario delle compagnie assicurative è solito verificare rigorosamente le certificazioni mediche esibite ai fini di risarcimento od indennizzo, e non tenere conto delle certificazioni che, per qualità sia formale che sostanziale, possano essere contestate, assumendosi nel contempo la responsabilità di tale rigetto.

Nel caso che Lei riferisce, sarà compito del Legale richiedere alla compagnia assicurativa i motivi per cui le certificazioni mediche, rilasciate privatamente, non siano state accettate, ed eventualmente diffidare la compagnia od attivare un contenzioso.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
La ringrazio per la sua tempestiva e più che esauriente risposta.Ora spero che la sezione allergia ed immunologia non sia più oberata così da poter inviare un consulto anche per me!Grazie ancora.
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