Assistenza alla visita di aggravamento dell'handicap
Buon giorno,
sono passati otto anni dalla prima visita che accertò l'handicap senza la gravità (invalidità al 35%) e ora vorrei sottopormi a visita per l'aggravamento. Sono affetta da sclerosi multipla recidivante remittente e da tiroidite di Hashimoto (la tiroide continua per il momento a funzionare bene). Il motivo per cui chiedo l'aggravamento è poco oggettivabile: sono certa che l'affaticabilità che mi riguarda abbia a che fare con le patologie diagnosticate e che non siano solo correlabili all'età (53 anni). Inoltre soffro per una persistente rigidità al collo e un dolore alle spalle poco controllabile con i farmaci riconducibili rispettivamente a tre protrusioni delle vertebre e a sindrome subacromiale a entrambe le spalle. Vorrei sottopormi a visita per l'aggravamento e vorrei essere assistita da un medico di fiducia proprio perché consapevole che i miei sintomi inducono la commissione all'esercizio di un'ampia discrezionalità. La mia domanda è: a chi mi devo rivolgere? A un medico legale o a uno specialista di medicina del lavoro? Mi devo rivolgere subito o posso prima inoltrare la domanda con il medico di famiglia? Che possibilità ho di vedere soddisfatta la mia domanda? Da sette anni non faccio più la terapia con interferone perché non lo tolleravo e, fortunatamente, non ho comunque più avuto poussè. E' un fatto questo che potrebbe impedire un esito a me favorevole?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione prestata
sono passati otto anni dalla prima visita che accertò l'handicap senza la gravità (invalidità al 35%) e ora vorrei sottopormi a visita per l'aggravamento. Sono affetta da sclerosi multipla recidivante remittente e da tiroidite di Hashimoto (la tiroide continua per il momento a funzionare bene). Il motivo per cui chiedo l'aggravamento è poco oggettivabile: sono certa che l'affaticabilità che mi riguarda abbia a che fare con le patologie diagnosticate e che non siano solo correlabili all'età (53 anni). Inoltre soffro per una persistente rigidità al collo e un dolore alle spalle poco controllabile con i farmaci riconducibili rispettivamente a tre protrusioni delle vertebre e a sindrome subacromiale a entrambe le spalle. Vorrei sottopormi a visita per l'aggravamento e vorrei essere assistita da un medico di fiducia proprio perché consapevole che i miei sintomi inducono la commissione all'esercizio di un'ampia discrezionalità. La mia domanda è: a chi mi devo rivolgere? A un medico legale o a uno specialista di medicina del lavoro? Mi devo rivolgere subito o posso prima inoltrare la domanda con il medico di famiglia? Che possibilità ho di vedere soddisfatta la mia domanda? Da sette anni non faccio più la terapia con interferone perché non lo tolleravo e, fortunatamente, non ho comunque più avuto poussè. E' un fatto questo che potrebbe impedire un esito a me favorevole?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione prestata
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Buonasera,
a mio parere potrebbe anche andare a visita da sola, esibendo certificazioni specialistiche (di struttura pubblica) aggiornate. Se poi non sarà d'accordo con il giudizio della commissione, si rivolga ad un medico legale per un parere di parte, e poi eventualmente potrà fare ricorso al Giudice del Lavoro.
Dipende dalle aspettative che ha e dai benefici che vorrebbe ottenere.
Cordiali saluti
a mio parere potrebbe anche andare a visita da sola, esibendo certificazioni specialistiche (di struttura pubblica) aggiornate. Se poi non sarà d'accordo con il giudizio della commissione, si rivolga ad un medico legale per un parere di parte, e poi eventualmente potrà fare ricorso al Giudice del Lavoro.
Dipende dalle aspettative che ha e dai benefici che vorrebbe ottenere.
Cordiali saluti
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 23/09/2013.
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