Malattia professionale

Gentili Dottori,
questa mia richiesta segue quella fatta per un consulto chiesto il 7/04/2013 dove il Prof. Migliaccio con chiarezza mi ha fatto capire le conseguenze inevitabili per ritornare ad un regime di normalità. Ad aprile bonariamente ho chiesto un cambio di mansione che mi è stato rifiutato a" brutto muso". Ad aprile la fisiatra dell'ASL mi ha indirizzata presso un centro dove ho praticato posturale per 10 sedute. Ho trascorso un'estate in preda a cervicobracalgie continue. Da Settembre mi sono messa in malattia. La fisiatra vista qualche giorno fa mi ha chiesto una valutazione gnatologica + elettromiografia, dicendomi che sicuramente il prossimo passo saranno le "infiltrazioni".
Quello che chiedo è se esiste la possibilità che mi venga riconosciuta una malattia professionale, sono 16anni che lavoro sbancalando e movimentando carichi, rifornendo scaffali con posture inevitabilmente incongrue a ritmi frenetici. Ringrazio sin da ora per la risposta
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Dr. Maurizio Golia Medico legale, Medico del lavoro 1.9k 96
Buongiorno,

non entrando nel merito della sua situazione patologica, la procedura corretta per un eventuale riconoscimento della malattia professionale, è in primo luogo un medico (generalmente il medico competente aziendale, ma anche il curante o un istituto universitario di medicina del Lavoro o anche altri medici) deve compilare il primo certificato di malattia profesisonale che dovrà essere inviato al datore di lavoro e all'INAIL successivamente l'Inail acquisirà gli elementi necessari dal suo datore di lavoro (decrizione della mansione, ecc) e poi potrebbe convocarla a visita e decidere. Il riconoscimento non è automatico e l'iter potrebbe essere lungo. Le suggerisco di andare da un medico del lavoro con competenze di medicina legale per un parere in merito.
cordiali saluti

Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona

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Utente
Utente
Egregio Dr.,
questa mattina 23/09/2013 ho telefonato al Medico Aziendale aggiornandolo sulla situazione che da aprile si è aggravata. Dapprima mi ha chiesto di fare domanda per una visita straordinaria in azienda, poi mi ha chiesto di parlare con il capo del personale per un cambio di mansione (io lo avevo chiesto al capo reparto),infine mi ha chiesto di presentarmi a visita questa sera presso il suo studio.
Porterò la documentazione in mio possesso e chiederò le limitazioni lavorative che mi spettano nello stesso tempo gli chiederò di avviare la procedura che lei mi ha cortesemente descritto.
Grazie di tutto.
Cordiali Saluti

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Utente
Utente
Egregi dottori,
nel tardo pomeriggio sono andata all'appuntamento che il Medico Competente mi aveva fissato. Gli ho sottoposto la documentazione sanitaria in mio possesso e dopo una visita mi ha detto che mi sposterà di reparto. Ha condiviso con me la difficoltà a trovare un reparto adatto alla mia situazione. Mi ha rifiutato l'avvio alla procedura per la malattia professionale motivando che l' Inail non prende in considerazione quelle del rachide cervicale. In tutti i modi oggi per me è un grande giorno è stata una grande vittoria.
Vi volevo aggiornare.....
Grazie
Cordiali Saluti
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Dr. Maurizio Golia Medico legale, Medico del lavoro 1.9k 96
Buonasera,

sono contento per Lei. In effetti l'Inail non riconosce le patologie al rachide cervicale come professionali.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Egregi dottori,
in mattinata ho eseguito una ecografia alla spalla ed al bicipite. Si evince:
Aspetto marcatamente disomogeneo dei tendini della cuffia ed in particolare del sovraspinato che mostra calcificazioni nel contesto del diametro massimo di 6mm circa in rapporto a tendinosi.
Nulla a carico del sottoscapolare.
Regolare il capolungo del bicipite che tuttavia presenta modesta distensione liquida della guaina sinoviale come per tenosinovite focale.
Presenza di area disomogenea nel recesso sottoscapolare della borsa subacromion-deltoidea da riferire a borsite in evoluzione calcifica.
Sostanzialmente conservata l'ampiezza dello spazio sottoacromiale di scorrimento dei tendini della cuffia.
Conclusioni:
Periartrite calcifica.
Tenosinovite focale del capolungo del bicipite
Sono circa due anni che mi lamento del dolore al braccio, sia con il medico di famiglia che con la fisiatra. Tutti mi dicevano è l'ernia alla cervicale.
In tutti i modi la domanda è se rientra in un profilo di malattia professionale.
Cordialmente
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Dr. Maurizio Golia Medico legale, Medico del lavoro 1.9k 96
Buonasera,

faccia vedere al medico competente il referto dell'ecografia alle spalle , deciderà lui, in relazione alle mansioni svolte fino ad oggi, se inoltrare o meno il primo certificato di malattia professionale.

cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
ho sottoposto il referto dell'ecografia alla spalla al Medico Competente il quale mi ha detto che non rientra in malattia professionale. Ha argomentato la sua decisione dicendo che nel referto si parla di "artrite" e che quindi sta a significare che il problema è vecchio.
A me personalmente il discorso mi torna, mi sono sempre lamentata dei dolori alla scapola ,spalla , bicipite , avambraccio e tutti i medici ai quali mi sono rivolta (compreso lui, e lo ha ammesso) mi hanno detto che era cervicobrachialgia dovuta all'ernia che impronta il sacco durale nel rachide cervicale.
Seguirò il suo primo consiglio avuto nella prima risposta.
La ringrazio
Cordiali Saluti