Percentuale invalidità per lobectomia polmonare
Buon giorno,
l'anno scorso sono stata operata(29/06/2012) per carcinoma al polmone sin. ed è stata eseguita una lobectomia superiore sinistra. L'esito dell'esame istologico è stato: Carcinoma polmonare a grandi cellule infiltrante il parenchima polmonare e la pleura viscerale che non appare tuttavia superata e sierosite fibrosa adesiva pleuropericardica con infiltrazione focale in adenocarcinoma del versante pericardico che non appare essere superato. Altre sezioni di polmone e parete bronchiale esenti da infiltrazione carcinomatosa. Linfoadenite con scleroantracosi esenti da metastasi.
il 01/08/2012 mi è stata riconosciuta invalidità totale 100%(cod.dm 5/2/92 9325 e cod. icd9 1622) rivedibile 12 mesi.
Sono stata riconvocata il 03/07/2013 per visita medico legale e la lettera che mi è arrivata dalla medicina legale ieri pomeriggio parla di un'invalidità abbassata al 50%. Non ho ancora in mano la lettera Inps con i relativi codici ma..... la mia malattia è stata paragonata alla bronchite cronica....dopo 12 mesi, mentre so di persone che hanno subito quello che ho subito io e sono invalidi ancora al 100% ......... non capisco, è vero che respiro da sola senza ausilio di ossigeno, è vero che in commissione non mi sono lamentata dei dolori alle fasce muscolare della schiena, del dolore alla spalla sin. dei crampi alle mani (chemioterapia eseguita sulle vene delle mani)..... ho sbagliato tutto? Mi sapete aiutare? vorrei fare ricorso, sapete consigliarmi quali esami eseguire per perorare la causa? Vi ringrazio fino da ora per la gentile risposta.
l'anno scorso sono stata operata(29/06/2012) per carcinoma al polmone sin. ed è stata eseguita una lobectomia superiore sinistra. L'esito dell'esame istologico è stato: Carcinoma polmonare a grandi cellule infiltrante il parenchima polmonare e la pleura viscerale che non appare tuttavia superata e sierosite fibrosa adesiva pleuropericardica con infiltrazione focale in adenocarcinoma del versante pericardico che non appare essere superato. Altre sezioni di polmone e parete bronchiale esenti da infiltrazione carcinomatosa. Linfoadenite con scleroantracosi esenti da metastasi.
il 01/08/2012 mi è stata riconosciuta invalidità totale 100%(cod.dm 5/2/92 9325 e cod. icd9 1622) rivedibile 12 mesi.
Sono stata riconvocata il 03/07/2013 per visita medico legale e la lettera che mi è arrivata dalla medicina legale ieri pomeriggio parla di un'invalidità abbassata al 50%. Non ho ancora in mano la lettera Inps con i relativi codici ma..... la mia malattia è stata paragonata alla bronchite cronica....dopo 12 mesi, mentre so di persone che hanno subito quello che ho subito io e sono invalidi ancora al 100% ......... non capisco, è vero che respiro da sola senza ausilio di ossigeno, è vero che in commissione non mi sono lamentata dei dolori alle fasce muscolare della schiena, del dolore alla spalla sin. dei crampi alle mani (chemioterapia eseguita sulle vene delle mani)..... ho sbagliato tutto? Mi sapete aiutare? vorrei fare ricorso, sapete consigliarmi quali esami eseguire per perorare la causa? Vi ringrazio fino da ora per la gentile risposta.
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Gentile Signora,
la valutazione di una patologia neoplastica maligna è alquanto controversa e valutata differentemente da commissione a commissione per quanto riguarda la sua rivedibilità, la cui scadenza va da 1 anno a 3 anni. La valutazione non si basa tanto sulla concreta menomazione funzionale che il tumore eventualmente comporta (e che da sola non sarebbe sufficiente per il riconoscimento di una invalidità di grado elevato) quanto su altri due elementi:
- la prognosi, che nel suo caso si presenta favorevole, data l'assenza di coinvolgimento pleurico e di metastasi;
- sul fatto che il periodo immediatamente post chirurgico è caratterizzato da un frequente ricorso a terapie (chemioterapia e/o radioterapia) e ai controlli clinico-strumentali.
Nessuna meraviglia, quindi, che a distanza di un anno la sua invalidità sia stata valutata di grado inferiore, perchè ricondotta al solo aspetto anatomico della perdita di un lobo polmonare.
Nel suo caso, infatti, considerando il solo aspetto anatomico, la valutazione del 50% appare corretta (alla voce 6403 la bilobectomia, cioè la perdita di 2 lobi polmonari, è tabellata nella misura del 61%).
Purtroppo, oggi è possibile fare soltanto un ricorso giudiziale, rivolgendosi al Giudice del Lavoro per la richiesta di un ATP (Accertamento Tecnico Preventivo), ovvero un accertamento medico-legale effettuato da un CTU (consulente tecnico d'ufficio) nominato dal Giudice.
Per prendere tale decisione, che non è priva di impegno economico, le conviene consultarsi, però, con un medico legale della sua zona oppure rivolgersi ad un Patronato.
Buona giornata
la valutazione di una patologia neoplastica maligna è alquanto controversa e valutata differentemente da commissione a commissione per quanto riguarda la sua rivedibilità, la cui scadenza va da 1 anno a 3 anni. La valutazione non si basa tanto sulla concreta menomazione funzionale che il tumore eventualmente comporta (e che da sola non sarebbe sufficiente per il riconoscimento di una invalidità di grado elevato) quanto su altri due elementi:
- la prognosi, che nel suo caso si presenta favorevole, data l'assenza di coinvolgimento pleurico e di metastasi;
- sul fatto che il periodo immediatamente post chirurgico è caratterizzato da un frequente ricorso a terapie (chemioterapia e/o radioterapia) e ai controlli clinico-strumentali.
Nessuna meraviglia, quindi, che a distanza di un anno la sua invalidità sia stata valutata di grado inferiore, perchè ricondotta al solo aspetto anatomico della perdita di un lobo polmonare.
Nel suo caso, infatti, considerando il solo aspetto anatomico, la valutazione del 50% appare corretta (alla voce 6403 la bilobectomia, cioè la perdita di 2 lobi polmonari, è tabellata nella misura del 61%).
Purtroppo, oggi è possibile fare soltanto un ricorso giudiziale, rivolgendosi al Giudice del Lavoro per la richiesta di un ATP (Accertamento Tecnico Preventivo), ovvero un accertamento medico-legale effettuato da un CTU (consulente tecnico d'ufficio) nominato dal Giudice.
Per prendere tale decisione, che non è priva di impegno economico, le conviene consultarsi, però, con un medico legale della sua zona oppure rivolgersi ad un Patronato.
Buona giornata
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 84.9k visite dal 21/08/2013.
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