Invalidità dopo infarto del miocardio

Salve, il 19 settembre 2012 ho subito un infarto del miocardio acuto e sono stato ricoverato all'UTIC dove mi hanno praticato una coronarografia e un'angioplastica con applicazione di uno stent. Siccome il mio lavoro è Capotreno per Trenitalia i medici della società hanno deciso che nelle mie condizioni non posso più svolgere il mio lavoro (attività di sicurezza). Resta il fatto che mi ritrovo a svolgere un lavoro di ufficio, tranquillo per carità, ma che mi ha abbassato lo stipendio ( di circa mille euro in meno ) in quanto non ho più le competenze accessorie che guadagnavo lavorando sui treni con turni anche di notte. Essendo io affetto anche da ipertrofia prostatica e da ipertensione arteriosa vorrei sapere se è possibile essere riconosciuto lo stato di invalidità civile con tali patologie, questo allo scopo di scongiurare una eventuale decisione dell'azienda che vada verso il licenziamento servendosi del nuovo art. 18, non potendo nemmeno andare in pensione ( ho 59 anni) in quanto la riforma Fornero ha innalzato di 9 anni ( da 58 a 67) il limite pensionabile per i Capitreno e per i macchinisti delle Ferrovie. Grazie per la vs risposta. Cordiali Saluti.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

l'eventuale riconoscimento della condizione di "invalido civile", per quanto è a mia conoscenza, non può evitare la risoluzione del rapporto di lavoro ove l'Azienda non possa ricollocare il lavoratore, divenuto permanentemente non idoneo alla mansione specifica, in altre mansioni a lui confacenti (art.42 D.Lgs 81/08).

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

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