Agevolazioni lavorative

Buonasera ho 58 anni affetta da maculopatia miopica bilaterale da 3 anni,purtroppo per le continue recidive il visus all'od è minore di 1|10 all'os è di circa 3/10.L' od non viene più trattato perchè a parere del medico curante si è formata una grande cicatrice centrale mentre all'os sto facendo ancora intravitreali di avastin .Poichè sono un 'insegnante la mia situazione mi provoca un disagio enorme e uno stato ansioso continuo.Ho 37 anni di servizio se possibile vorrei avere il seguente parere:posso usufruire di qualche agevolazione in modo da poter andare in pensione anticipata?Ho consultato un sindacalista e mi ha consigliato di fare domanda all'asl per sottopormi a visita presso la commissione ciechi-ipovedenti ma sono troppo stressata dai continui esami ,inezioni e visite, non vorrei sottopormi ad altre visite, accertamenti ecc. ecc. senza sapere prima se nella mia situazione posso ottenere dei benefici.Grazie di cuore !
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233
Spett.le Utente,

ai sensi delle norme vigenti considerati ciechi civili assoluti, le persone completamente prive della vista, oppure con mera percezione della luce o del movimento della mano (motu manu).
Sono considerati ciechi parziali, le persone con un residuo visivo non superiore al totale di un ventesimo in entrambi gli occhi, o nell'occhio migliore, anche con eventuale correzione.
Le minorazioni visive di minore entità possono invece rientrare fra le invalidità civili e quindi percentualizzate.
La percentuale di invalidità civile per una minorazione del visus con capacità visiva di 3/10 all'occhio migliore e meno di 1/10 all'occhio peggiore secondo la Tabella allegata al D.M. 5 febbraio 1992 è stimabile intorno al 40%.

Per quanto riguarda le possibilità di prepensionamento dei lavoratori invalidi, può consultare il seguente link:
http://www.handylex.org/schede/prepensionamento.shtml

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

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Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Gent.mo Dott.Mascotti mi scuso per il ritardo dovuto a problemi di connessione e la ringrazio per la risposta.
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Attivo dal 2010 al 2017
Ex utente
Gent.le dott.Mascotti le comunico che come lei aveva ipotizzato la percentuale di invalidità, nonostante altre patologie debitamente certificate ,è stata del 40%.Nonostante il patronato mi consiglio'di fare ricorso ho preferito desistere. Purtroppo in seguito ad un aggravamento della patologia a cui si so aggiunte lacerazioni retiniche bilaterali per DPV e aumento di corpi mobili a forma di enormi ragnatele, la situazione è precipitata in quanto ad oggi il visus nell 'od è minore di 1/20 e nell' os1/10 . poichè quest'anno dovrebbe essere l 'ultimo anno di servizio in quanto il 2 luglio compio 62 anni e entro agosto 2015 dovrei avere 41 anni e 10 mesi di anzianità, le chiedo gentilmente di darmi un suo parere su quanto segue. Poiché proseguire nel mio lavoro di insegnante mi riesce molto difficile (attualmente sono in malattia per un recente laser ) e ,secondo il patronato ho sbagliato a non fare ricorso tre anni fa,cosa posso fare per avere dei benefici in tempi brevi ed evitare di andare, mio malgrado,a scuola? Quale strada intraprendere?Tengo molto al mio lavoro di insegnante e non ho mai preso congedi per malattia, tranne brevi periodi,ma sono in una situazione di impossibilità e devo tutelarmi anche per la mia vita futura .Mi scusi se la disturbo e la ringrazio di cuore.

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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233
Spett.le Utente,

è difficile fornire consigli al di fuori del proprio ambito professionale; mi spiego meglio: la medicina legale ("de rebus medicis sub specie iuris") può provvedere strumenti per l'applicazione di norme in ambito sanitario, che nel caso specifico riguardano il settore previdenziale, ma le scelte su cosa è meglio fare e non fare competono esclusivamente all'interessato.

Se è suo interesse conservare il posto di lavoro fino a maturare il requisito per il collocamento a riposo, può utilizzare le assenze per malattia, badando a non superare il periodo di comporto, oltre il quale scatterebbe la dispensa dal servizio.
Eventualmente potrebbe presentare istanza ai fini della legge 104 (art.3, comma 3), che se riconosciuta potrebbe consentirLe 3 giornate al mese di assenza.

Può anche presentare istanza di riconoscimento dei benefici secondo la legge 335/95, che nel caso di riconoscimento potrebbe consentirLe il pensionamento senza penalizzazioni economiche; tuttavia tale procedura non è rapida, e richiede il requisito della "assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa conseguente ad infermità non dipendente da causa di servizio".

Si consulti anche con un Ente di Patronato e veda quali altre soluzioni Le prospettano.

Distinti Saluti.