Epatectomia
Buongiorno, mia moglie, che ha 43 anni, a causa della presenza di formazioni angiomatose epatiche, due delle quali delle dimensioni di, rispettivamente, 16x11 cm e 10x8 cm, è stata sottoposta ad intervento chirurgico nel quale è stata effettuata la resezione dell'intero lobo destro. Volevo sapere se da tale intervento deriva uninvalidità civile e se nel caso come mi devo comportare perla parte burocratica.
Ringrazio ed auguro buon lavoro
Maurizio
Ringrazio ed auguro buon lavoro
Maurizio
[#1]
Spett.le Utente,
in linea puramente teorica, in quanto non è possibile effettuare attendibili valutazioni del grado di invalidità senza una visita diretta, a mio parere il caso che riferisce (esiti di epatectomia del lobo destro epatico per angiomatosi) potrebbe essere inquadrato, secondo le Tabelle vigenti per la valutazione dell'invalidità civile (D.M. 5 febbraio 1992) nella voce 9322 "Neoplasie a prognosi favorevole con modesta compromissione funzionale" =11%.
Per la condizione di "invalido civile" è tuttavia necessario il riconoscimento di una percentuale minima del 34%.
Distinti Saluti.
in linea puramente teorica, in quanto non è possibile effettuare attendibili valutazioni del grado di invalidità senza una visita diretta, a mio parere il caso che riferisce (esiti di epatectomia del lobo destro epatico per angiomatosi) potrebbe essere inquadrato, secondo le Tabelle vigenti per la valutazione dell'invalidità civile (D.M. 5 febbraio 1992) nella voce 9322 "Neoplasie a prognosi favorevole con modesta compromissione funzionale" =11%.
Per la condizione di "invalido civile" è tuttavia necessario il riconoscimento di una percentuale minima del 34%.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la celere risposta.
Si sapevo del 34% quale soglia per l'invalidità civile ed immaginavo necessitasse una visita diretta o quantomeno la visione degli accertamenti diagnostici.
Quindi consiglia di effettuare comunque una visita per il riconoscimento dell'ipotetico 11%, perchè consti, oppure non serve farlo ma eventualmente attivarsi quando l'età avanzata porterà (spero pochi) altri problemi?
Grazie e buon lavoro in quella splendida terra che è la Sardegna.
Maurizio
Si sapevo del 34% quale soglia per l'invalidità civile ed immaginavo necessitasse una visita diretta o quantomeno la visione degli accertamenti diagnostici.
Quindi consiglia di effettuare comunque una visita per il riconoscimento dell'ipotetico 11%, perchè consti, oppure non serve farlo ma eventualmente attivarsi quando l'età avanzata porterà (spero pochi) altri problemi?
Grazie e buon lavoro in quella splendida terra che è la Sardegna.
Maurizio
[#3]
Spett.le Utente,
se non sussistono elementi clinici di disfunzione epatica, la valutazione della Commissione dovrebbe essere quella di "non invalido", in quanto l'invalidità permanente non raggiungerebbe il 34%, necessario appunto per il riconocimento di "invalido civile", sia pure senza benefici economici.
A differenza di quanto avviene nel settore previdenziale INAIL, il valore percentuale delle menomazioni che non raggiungono il minimo non viene registrato: per cui non sortirebbe alcuna utilità, anche in previsione futura.
Ancora Distinti Saluti.
se non sussistono elementi clinici di disfunzione epatica, la valutazione della Commissione dovrebbe essere quella di "non invalido", in quanto l'invalidità permanente non raggiungerebbe il 34%, necessario appunto per il riconocimento di "invalido civile", sia pure senza benefici economici.
A differenza di quanto avviene nel settore previdenziale INAIL, il valore percentuale delle menomazioni che non raggiungono il minimo non viene registrato: per cui non sortirebbe alcuna utilità, anche in previsione futura.
Ancora Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 10/12/2012.
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