Calcolo del danno biologico

Preg,mo dottore, mi aiuti se possibile a capire il meccanismo di calcolo del danno biologico. Le dico: ho 56 anni, a seguito di un sinistro stradale ho riportato le lesioni alla cuffia dei rotatori. Il mio medico legale, consigliatomi dall'Avvocato, mia ha effettuato un conteggio nella misura del 15-16%, stante peraltro un ernia cervicale a seguito dell'evento.
Ho fatto la visita medico legale presso la compagnia assicurativa ove mi hanno calcolato il danno nella misura del 5-6% a causa della preesistenza di aspetti degenerativi.
A QUESTO PUNTO MI DOMANDO, PUO' UNA LESIONE TABELLATA NELLA MACROLESIONI ESSERE RIDOTTA UNA MICROLESIONE PER PREESISTENZA DI DANNI.
Il mio avvocato dice che il medico dell'assicuarazione non essendo un medico legale non ha bene calcolato il danno che, secondo mio mio legale andrebbe calcolato al minimo del valore tabellato ( escursione articolare scapola omerale limitata globalmente della metà). 13 d.) 11 n.d . Sentito il medico di parte, consigliatomi dall'Avvocato, mi dice che in questo caso presi di riferimento i valori medi tabellati, si procede ad una riduzione od maggiorazione dei valori medi, trattandosi di lesione policrome su apparati già interessati a menomazioni preesistenti, non potendo in ogni caso la riduzione applicata ricondurre la lesione dalla mcro alla micro.
Gentile dottore mi aiuti a capire grazie.

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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

mi pare di aver risposto al quesito che Lei pone già in data 18-09-2012:

"Per quanto riguarda la valutazione del danno biologico attuale, cioè al momento della valutazione peritale, il Medico Legale accerta il danno all'integrità psicoficica conseguente all'evento lesivo, descrivendo nel contempo tutti gli eventuali precedenti morbosi interessanti la salute del periziando al momento del sinistro e tenendone conto conto nella valutazione come disposta dal D.M. 3 luglio 2003:
Menomazioni preesistenti.<Nel caso in cui la menomazione interessi organi od apparati gia' sede di patologie od esiti di patologie, le indicazioni date dalla tabella andranno modificate a seconda della effettiva incidenza delle preesistenze rispetto ai valori medi>".

Non concordo invece sul fatto che la riduzione applicata non possa far scendere il danno al di sotto della soglia del 9% (fra micropermanente e macropermanente): se ad una menomazione preesistente del 7% (effettiva incidenza della preesistenza) si aggiunge successivamente un ulteriore danno che porta il deficit al 13 % (valore medio), il danno biologico del secondo evento sarà stimabile al 6% (effettiva incidenza della menomazione).

Distinti Saluti.



Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]