Tutore legale di interdetto psichico - ricovero residenza protetta
Sono tutore legale di mio padre 77 anni, interdetto psichico. Negli ultimi mesi è diventato violento, vive solo con la badante che ha paura e non riesce a gestirlo. Neanche noi.La terapia farmacologica non la prende come dovrebbe ed è impossibile imporgliela. Con mia sorella (protutore legale) abbiamo deciso di ricoverarlo in una residenza protetta per anziani dove possano seguirlo e curarlo. Ora vi chiedo io in quanto tutore legale posso chiedere il ricovero per motivi oggettivi o devo rivolgermi al Giudice Tutelare che deve emettere apposita ordinanza per l'accompagnamento nella struttura individuata ? Oppure come mi consigliate di fare per il bene di mio padre e per salvaguardare anche la ns incolumità? GRAZIE.
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Gentile Signore,
sebbene non sia una domanda di medicina legale, ma giuridica, le risponderò ugualmente.
Serve l'autorizzazione del Giudice Tutelare soltanto per una serie di operazioni straordinarie, come acquistare beni, fatta eccezione per quelli di uso e consumo quotidiano; riscuotere capitali, cancellareipoteche e assumere obbligazioni, salvo che queste ultime non riguardino spese necessarie; accettare eredità o rinunciarvi; accettare donazioni o legati gravati da oneri o condizioni; stipulare contratti di locazione di immobili ultranovennali; promuovere giudizi, salvo che per particolari azioni d'urgenza.
In ogni caso il tutore deve amministrare il patrimonio dell'interdetto con la diligenza del buon padre di famiglia e risponde dei danni eventualmente arrecati.
Il tutore può fare anche dell'amministrazione straordinaria, purché sia nell'interesse dell'interdetto.
Anche se il ricovero in una residenza protetta comporta di attingere dai capitali dell'interdetto e si tratta di una spesa straordinaria, tale fattispecie rientrerebbe nei compiti del tutore; nel dubbio, è bene, prima di procedere al contratto con la Residenza Protetta, informarne il Giudice Tutelare; naturalmente, suggerisco di allegare alla informativa al Giudice Tutelare anche il parere del medico curante dell'interdetto sulla indispensabilità del ricovero in struttura protetta.
Buona giornata
sebbene non sia una domanda di medicina legale, ma giuridica, le risponderò ugualmente.
Serve l'autorizzazione del Giudice Tutelare soltanto per una serie di operazioni straordinarie, come acquistare beni, fatta eccezione per quelli di uso e consumo quotidiano; riscuotere capitali, cancellareipoteche e assumere obbligazioni, salvo che queste ultime non riguardino spese necessarie; accettare eredità o rinunciarvi; accettare donazioni o legati gravati da oneri o condizioni; stipulare contratti di locazione di immobili ultranovennali; promuovere giudizi, salvo che per particolari azioni d'urgenza.
In ogni caso il tutore deve amministrare il patrimonio dell'interdetto con la diligenza del buon padre di famiglia e risponde dei danni eventualmente arrecati.
Il tutore può fare anche dell'amministrazione straordinaria, purché sia nell'interesse dell'interdetto.
Anche se il ricovero in una residenza protetta comporta di attingere dai capitali dell'interdetto e si tratta di una spesa straordinaria, tale fattispecie rientrerebbe nei compiti del tutore; nel dubbio, è bene, prima di procedere al contratto con la Residenza Protetta, informarne il Giudice Tutelare; naturalmente, suggerisco di allegare alla informativa al Giudice Tutelare anche il parere del medico curante dell'interdetto sulla indispensabilità del ricovero in struttura protetta.
Buona giornata
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6k visite dal 22/10/2012.
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