Ricorso inail per infortunio sul lavoro non riconosciuto
Buongiorno,il 27/3/2012 durante l'espletamento del mio lavoro, maneggiando un voluminoso faldone del peso di kg. 5, lo stesso si è rovesciato sulla scrivania "trascinandosi" il mio polso che ha subito un trauma distorsivo. Avvisato l'ufficio personale e accompagnata al pronto soccorso mi è stato stilato un infortunio con prognosi di 10giorni. Decorsi i suddetti giorni mi sono dovuta recare presso la sede inail competente, dove, il medico presente, dopo visita ha confermato il trauma distorsivo del polso e prescritto una rx che ha dato esito negativo di rottura o frattura. Prolungati di ulteriori giorni l'infortunio, dopo essermi presentata altre due volte presso l'ambulatorio inail, un medico ortopedico mi ha prescritto una rmn polso/mano e proseguito infortunio. Il giorno prima di presentarmi con la rmn all'inail, mi è pervenuta lettera nella quale mi si comunicava che la pratica era passata all'inps come malattia in quanto non vi era stata causa violenta. Mi sono recata ugualmente all'inail e dopo lunga attesa, l'ortopedico di turno mi mandava via senza visionare la rmn. Mi sono recata da un chirurgo della mano il quale ha accertato la rottura della fibrocartilagine triangolare del polso e messa in lista x intervento in artroscopia di riparazione, intervento eseguito a luglio. Nello stesso tempo tramite avvocato, ho presentato ricorso per il riconoscimento dell'infortunio all'inail corredato di tutta la documentazione e della perizia di un medico legale che attestava la rottura della ftc a seguito del trauma distorsivo e non per cause di malattia in corso. Ad agosto l'inail scrive chiedendo la quantificazione del danno da parte del medico legale e delega dello stesso (a mia scelta ovviamente) a farmi rappresentare in sede di visita medica legale presso inail. Non essendo ancora guarita ho continuato la malattia e lo sono tutt'ora. L'avvocato che mi segue ha inoltrato all'inail richiesta di visita medica collegiale x il riconoscimento dell'infortunio lavorativo, rimandando a guarigione (il danno però è permanente e sarà documentato con perizia legale piu' avanti). Poichè sto accumulando numerosi gg di malattia l'avvocato ha richiesto con urgenza la visita in primis all'inail per riconoscere l'infortunio lavorativo. Sapreste dirmi quali sono i tempi di convocazione e se ciò che è stato richiesto è fattibile (riconoscere l'infortunio)? Sono molto amareggiata x questa situazione, mi sono fatta male lavorando non certo giocando a ping pong e questa storia mi sta creando problemi di ansia e depressione. E poi quando potrò tornare al lavoro serenamente? Grazie e mi scuso per eventuali imprecisazioni. Antonella
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Spett.le Utente,
nel Suo caso l'opposizione all'INAIL dovrebbe essere stata presentata entro sessanta giorni dal provvedimento di rigetto, specificandone i motivi (art. 104 DPR 30 giugno 1965 n. 1124).
Il procedimento amministrativo si esaurisce in 150 giorni, ed è disciplinato dall'art. 111 Testo Unico.
La collegiale medica dà la possibilità di effettuare un riesame congiunto del caso tra medico INAIL e medico di fiducia; nel Suo caso, se il motivo del rigetto da parte dell'INAIL è stata l'insufficienza della causa violenta, sarà necessario che vengano addotti da parte Sua elementi atti a dimostrare la sussistenza dell'efficienza lesiva del trauma nei riguardi delle lesioni riportate.
Tuttavia va precisato che la collegiale medica in ambito assicurativo INAIL non ha valore vincolante (non essendo tale procedura prevista da nessuna norma, bensì esclusivamente dalla prassi) né per il lavoratore, né per l'Istituto. È pertanto possibile, anche qualora nella collegiale medica si trovi l'accordo, presentare ricorso all'autorità giudiziaria.
Se l'assicurato non riceve risposta dall'INAIL nel termine di 60 giorni da quello in cui ha presentato l'opposizione o, qualora la risposta non gli sembri soddisfacente, può convenire in giudizio l'Istituto.
Il Suo legale saprà in tale caso come procedere.
Distinti Saluti.
nel Suo caso l'opposizione all'INAIL dovrebbe essere stata presentata entro sessanta giorni dal provvedimento di rigetto, specificandone i motivi (art. 104 DPR 30 giugno 1965 n. 1124).
Il procedimento amministrativo si esaurisce in 150 giorni, ed è disciplinato dall'art. 111 Testo Unico.
La collegiale medica dà la possibilità di effettuare un riesame congiunto del caso tra medico INAIL e medico di fiducia; nel Suo caso, se il motivo del rigetto da parte dell'INAIL è stata l'insufficienza della causa violenta, sarà necessario che vengano addotti da parte Sua elementi atti a dimostrare la sussistenza dell'efficienza lesiva del trauma nei riguardi delle lesioni riportate.
Tuttavia va precisato che la collegiale medica in ambito assicurativo INAIL non ha valore vincolante (non essendo tale procedura prevista da nessuna norma, bensì esclusivamente dalla prassi) né per il lavoratore, né per l'Istituto. È pertanto possibile, anche qualora nella collegiale medica si trovi l'accordo, presentare ricorso all'autorità giudiziaria.
Se l'assicurato non riceve risposta dall'INAIL nel termine di 60 giorni da quello in cui ha presentato l'opposizione o, qualora la risposta non gli sembri soddisfacente, può convenire in giudizio l'Istituto.
Il Suo legale saprà in tale caso come procedere.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
Gentilissimo Dottor Mascotti,
La ringrazio sentitamente per la celere risposta. Forse non sono stata precisa nell'esporre il mio problema. La prassi del ricorso, come da Lei sopra citata, è stata espletata correttamente. L'Inail ha inviato al mio avvocato una comunicazione, avverso il ricorso presentato per il riconoscimento dell'infortunio lavorativo, in cui chiede certificazione nella quale risulti la percentuale del danno, e il fac-simile della lettera di indicazione nella quale il medico legale di mia fiducia, ha compilato e firmato (lo stesso ho fatto io) per assistermi davanti alla collegiale (ricordo che era citato un DPR del 1965).
L'avvocato, tentando inutilmente di parlare telefonicamente con l'Inail, ha inviato tali moduli via mail certificata, richiedendo al più presto possibile una visita collegiale all'Inail stesso, in quanto la certificazione richiesta non si può oggi produrre perchè lo stato di guarigione non è ancora avvenuto e pertanto ha richiesto in prima fase il riconoscimento dell'infortunio (cosa già fatta tra l'altro con la presentazione del ricorso, corredato da tutta la documentazione clinica che accerta che il danno subito è avvenuto durante l'attività lavorativa e la perizia medico legale, redatta prima dell'intervento chirurgico, oltre alla documentazione ospedaliera relativa all'intervento).
Quello che mi chiedo, può l'inail espletare in primis una visita collegiale e riconoscermi l'infortunio? Quali sono i tempi di attesa dopo tale richiesta? Anche perchè il mio legale ha specificato nella richiesta di riconoscimento infortunio in primis, che sto accumulando giorni di malattia che, sommati ad altri giorni di malattia fatti nel 2011 (sono stata operata di una neoplasia al cervello), stanno splafonando (io lavoro in un ente pubblico - comune). Per questo motivo ha richiesto che mi venga riconosciuto l'infortunio. Per il danno e il rimborso delle spese sostenute mediche e legali, si è riservato di vedere dopo tale riconoscimento (anche se nel ricorso ovviamente si è richiesto tale rimborso). Non riesco a capire e non lo riesce a capire nemmeno il legale, perchè l'inail non ci convoca con urgenza. So di non essere l'unica persona in questo "stato" e che il lavoro svolto dall'inail è sicuramente in sovraccarico, ma io non posso certo continuare a stare a casa in malattia.
Spero di essere stata un po' più chiara e La ringrazio di cuore se vorrà rispondere ai miei quesiti. Le porgo i migliori saluti. Antonella
La ringrazio sentitamente per la celere risposta. Forse non sono stata precisa nell'esporre il mio problema. La prassi del ricorso, come da Lei sopra citata, è stata espletata correttamente. L'Inail ha inviato al mio avvocato una comunicazione, avverso il ricorso presentato per il riconoscimento dell'infortunio lavorativo, in cui chiede certificazione nella quale risulti la percentuale del danno, e il fac-simile della lettera di indicazione nella quale il medico legale di mia fiducia, ha compilato e firmato (lo stesso ho fatto io) per assistermi davanti alla collegiale (ricordo che era citato un DPR del 1965).
L'avvocato, tentando inutilmente di parlare telefonicamente con l'Inail, ha inviato tali moduli via mail certificata, richiedendo al più presto possibile una visita collegiale all'Inail stesso, in quanto la certificazione richiesta non si può oggi produrre perchè lo stato di guarigione non è ancora avvenuto e pertanto ha richiesto in prima fase il riconoscimento dell'infortunio (cosa già fatta tra l'altro con la presentazione del ricorso, corredato da tutta la documentazione clinica che accerta che il danno subito è avvenuto durante l'attività lavorativa e la perizia medico legale, redatta prima dell'intervento chirurgico, oltre alla documentazione ospedaliera relativa all'intervento).
Quello che mi chiedo, può l'inail espletare in primis una visita collegiale e riconoscermi l'infortunio? Quali sono i tempi di attesa dopo tale richiesta? Anche perchè il mio legale ha specificato nella richiesta di riconoscimento infortunio in primis, che sto accumulando giorni di malattia che, sommati ad altri giorni di malattia fatti nel 2011 (sono stata operata di una neoplasia al cervello), stanno splafonando (io lavoro in un ente pubblico - comune). Per questo motivo ha richiesto che mi venga riconosciuto l'infortunio. Per il danno e il rimborso delle spese sostenute mediche e legali, si è riservato di vedere dopo tale riconoscimento (anche se nel ricorso ovviamente si è richiesto tale rimborso). Non riesco a capire e non lo riesce a capire nemmeno il legale, perchè l'inail non ci convoca con urgenza. So di non essere l'unica persona in questo "stato" e che il lavoro svolto dall'inail è sicuramente in sovraccarico, ma io non posso certo continuare a stare a casa in malattia.
Spero di essere stata un po' più chiara e La ringrazio di cuore se vorrà rispondere ai miei quesiti. Le porgo i migliori saluti. Antonella
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Spett.le Utente,
purtroppo, come Le ho riportato nella risposta precedente, la visita collegiale INAIL non è prevista secondo norme, e quindi la procedura avviene a discrezione dell'Istituto.
Può solamente augurarsi che l'INAIL non rigetti l'infortunio, e nel caso di riconoscimento a posteriori, le giornate di assenza per malattia di cui sta fruendo vengano convertite assenza per infortunio.
Ancora Distinti Saluti
purtroppo, come Le ho riportato nella risposta precedente, la visita collegiale INAIL non è prevista secondo norme, e quindi la procedura avviene a discrezione dell'Istituto.
Può solamente augurarsi che l'INAIL non rigetti l'infortunio, e nel caso di riconoscimento a posteriori, le giornate di assenza per malattia di cui sta fruendo vengano convertite assenza per infortunio.
Ancora Distinti Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 44.1k visite dal 08/10/2012.
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