Punti invalidita
Buonasera , in seguito ad una caduta da cavallo, ho subito una frattura pluriframmentaria ala sacrale sx vertical shift sinfisi pubica e frattura processo traverso di l5 a sx in trattamento, in seguito ad intervento chirurgico, mi venivano inseriti mezzi di sintesi con inserimento di due placche e viti. Riportavo inoltre la lussazione ifp v dito mano sx emfrattura del corneo posteriore del menisco. Quanti punti di invalidita' producono lesione del genere? ai fini di un risarcimento da parte dell' assicurazione? Premetto che il maneggio e' regolarmente assicurato. Posso chiedere i danni per mancato guadagno visto che sono amministratore socio del mio negozio? E stando ormai da due mesi allettato, non ho la possibilita' di andare al lavoro? Vi ringrazio
[#1]
Spett.le Utente,
per la valutazione dell'invalidità permanente, in qualsiasi ambito, non rileva tanto la diagnosi della lesione o dell'infermità, quanto è importante la sussistenza di postumi, clinicamente rilevabili come limitazioni anatomiche e/o funzionali.
Ne consegue che senza una visita diretta, con esame obiettivo che consenta di apprezzare la condizione clinica dell'infortunato, ed effettuata dopo la guarigione o la stabilizzazione clinica, qualsiasi indicazione su un eventuale punteggio di invalidità permanente sarebbe oltremodo aleatoria.
La richiesta di risarcimento di danni, ivi compresa quella per lucro cessante documentato, presuppone una responsabilità civile da parte della controparte.
In termini diversi opera l'assicurazione privata per infortunio, per la quale deve essere operativa la copertura dell'evento da parte della polizza, che riporta in dettaglio le fattispecie di persone assicurate, oltre alle condizioni e le procedure per ottenere l'indennizzo, ivi compresa quella per la valutazione di eventuali menomazioni permanenti, che frequentemente tuttavia presentano una soglia minima di indennizzabilità (la cosiddetta "franchigia").
Distinti Saluti.
per la valutazione dell'invalidità permanente, in qualsiasi ambito, non rileva tanto la diagnosi della lesione o dell'infermità, quanto è importante la sussistenza di postumi, clinicamente rilevabili come limitazioni anatomiche e/o funzionali.
Ne consegue che senza una visita diretta, con esame obiettivo che consenta di apprezzare la condizione clinica dell'infortunato, ed effettuata dopo la guarigione o la stabilizzazione clinica, qualsiasi indicazione su un eventuale punteggio di invalidità permanente sarebbe oltremodo aleatoria.
La richiesta di risarcimento di danni, ivi compresa quella per lucro cessante documentato, presuppone una responsabilità civile da parte della controparte.
In termini diversi opera l'assicurazione privata per infortunio, per la quale deve essere operativa la copertura dell'evento da parte della polizza, che riporta in dettaglio le fattispecie di persone assicurate, oltre alle condizioni e le procedure per ottenere l'indennizzo, ivi compresa quella per la valutazione di eventuali menomazioni permanenti, che frequentemente tuttavia presentano una soglia minima di indennizzabilità (la cosiddetta "franchigia").
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 11/09/2012.
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