Un aborto spontaneo al quarto mese
Salve.Dato che mia moglie qualche giorno fa' ha subito un aborto spontaneo al quarto mese di gravidanza dovuto probabilmente ad un eccessiva superficialita' del nostro ex ginecologo, vorrei sapere se si puo' intraprendere un azione legale per chiedere risarcimento di danni fisici da parte di mia moglie e morali da entrambi,e quali passi fare.In pratica il venerdi mia moglie inizia ad avere delle piccole perdite vaginali, allorche' riteniamo opportuno mettere al corrente la nostra ex ginecologa(dico ex perche' non mi fido piu'), quindi alle 17.40 la chiamiamo e le spieghiamo il tutto,lei senza fare nessun tipo di indagini e senza neanche consigliarle di stare a riposo o di andare al pronto soccorso ci dice di recarci in clinica da lei alle 10.00 del giorno dopo perche vuole verificare se la perdita proviene dal sacco o dalla vagina,noi data la nostra inesperienza anche perche' era la nostra prima gravidanza ci affidiamo alle sue parole.L'indomani mattina mentre mia moglie si preparava per andare da essa iniziava ad avere delle perdite consistenti di liquido amniotico.Arrivati finalmente in clinica dopo un ulteriore attesa nonostante essa ci avesse visto finalmente entriamo,dopo averla visitata ritiene opportuno ricoverarla con urgenza perche' ad altissimo rischio di aborto.Alle 3 di notte di domenica il bimbo ci lascia data l'eccessiva mancanza di liquido amniotico che aveva perso.GRAZIE MILLE anticipatamente in bocca al lupo a chi e' in dolce attesa ed un abbraccio a chi ha vissuto situazioni analoghe.
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Spett.le Utente,
per verificare se sussistono i presupposti per una "colpa medica" ascrivibile al Ginecologo che ha avuto in cura la Sua consorte, in primo luogo è necessario disporre di tutta la documentazione sanitaria attinente al caso.
Considerato quanto Lei riferisce, Le consiglio di richiedere agli archivi della Clinica dove è stato effettuato il ricovero la copia della cartella clinica relativa al periodo di degenza ed all' intervento per l'aborto; raccolga inoltre tutte le certificazioni, precedenti e successive, ed i referti di eventuali esami strumentali che sono stati effettuati.
Quindi sottoponga tutta la documentazione in Suo possesso all'esame preventivo di uno Specialista in Medicina Legale di Sua fiducia, che Le potrà fornire un attendibile parere in materia di colpa medica, relativamente alla condotta del Ginecologo che ha seguito il caso.
Tenga presente che preliminarmente alla causa civile per colpa medica, dal 21 marzo scorso è obbligatorio il tentativo di mediazione (D.Lgs 28/2010).
La causa civile, in ogni caso, potrà essere intrapresa se la conciliazione non va a buon fine, e soltanto se sussiste una colpa medica, sulla base del parere del Medico Legale.
Si tratta di un procedimento non certo semplice, ma per poter addebitare una "colpa medica", questa deve poter essere dimostrata senza ombra di dubbio.
Tenga infine conto che esiste un termine di prescrizione di 5 anni, ai sensi dell'art.2947 del codice civile, per la contestazione del danno da fatto illecito, doloso o colposo, e di 10 anni ai sensi dell'art.2946 del codice civile, per danno da responsibilità contrattuale.
Distinti Saluti.
per verificare se sussistono i presupposti per una "colpa medica" ascrivibile al Ginecologo che ha avuto in cura la Sua consorte, in primo luogo è necessario disporre di tutta la documentazione sanitaria attinente al caso.
Considerato quanto Lei riferisce, Le consiglio di richiedere agli archivi della Clinica dove è stato effettuato il ricovero la copia della cartella clinica relativa al periodo di degenza ed all' intervento per l'aborto; raccolga inoltre tutte le certificazioni, precedenti e successive, ed i referti di eventuali esami strumentali che sono stati effettuati.
Quindi sottoponga tutta la documentazione in Suo possesso all'esame preventivo di uno Specialista in Medicina Legale di Sua fiducia, che Le potrà fornire un attendibile parere in materia di colpa medica, relativamente alla condotta del Ginecologo che ha seguito il caso.
Tenga presente che preliminarmente alla causa civile per colpa medica, dal 21 marzo scorso è obbligatorio il tentativo di mediazione (D.Lgs 28/2010).
La causa civile, in ogni caso, potrà essere intrapresa se la conciliazione non va a buon fine, e soltanto se sussiste una colpa medica, sulla base del parere del Medico Legale.
Si tratta di un procedimento non certo semplice, ma per poter addebitare una "colpa medica", questa deve poter essere dimostrata senza ombra di dubbio.
Tenga infine conto che esiste un termine di prescrizione di 5 anni, ai sensi dell'art.2947 del codice civile, per la contestazione del danno da fatto illecito, doloso o colposo, e di 10 anni ai sensi dell'art.2946 del codice civile, per danno da responsibilità contrattuale.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 24.6k visite dal 23/08/2012.
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