Revisione invalidità totale e permanente

Gentili Dottori,
vi pongo il mio problema.
In seguito alla scoperta di una forma piuttosto grave di tumore, mia madre ha subito l'asportazione della colicisti e di "buona" parte del fegato, purtroppo già intaccato dal male.
A giugno, la Commissione medica per l'accertamento dell'invalidità civile fa la seguente diagnosi -riporto testualmente- :
K colecisti trattata con resezione epatica, colicestectomia, linfoadenectomia e CHT e RTH, discopatia lombare trattata chirurgicamente nel 1994
(Codice DM 5/2/92 :9325; Codice ICD9 : 19889).
In virtù di tale diagnosi la Commissione riconosce mia madre "Invalido con totale e permanente inabilità lavorativa 100% e con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani (L. 18/80)".
Disabilità rilevate :
07 - limitazione funzionale movimenti articolari ;
16 - intervento chirurgico mutilante.

Al che pensavo si trattasse di definitività del riconoscimento dell'invalidità.
Invece giro pagina e trovo -riporto testualmente-:

Esonero da future visite di revisione per applicazione del DM 02/08/2007 : NO
Revisione : SI Anno : 2013 Mese : 06.

La mia domanda é : non vi è contraddizione tra la totale e permanente - sottolineo permanente - invalidità 100% e la rivedibilità della stessa?
E se non vi è contraddizione, in che cosa potrebbe consistere questa rivedibilità?

Pongo il quesito anche perchè vorrei fare domanda di trasferimento di sede ai sensi della L.104/92 (lavoro in un'amministrazione pubblica, se può essere utile), allo scopo di prestare assistenza a mia madre.
A giugno 2013, in caso di revisione dello status, potrebbero anche richiamarmi nella mia sede originaria? O questa rivedibilità non potrà riguardare il suo bisogno di assistenza, visto il carattere "permanente" sancito dalla Commissione a giugno 2012?

Ringrazio anticipatamente per la risposta sicuramente esauriente.
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Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista 3.7k 99
Gentile Utente,
si tratta di una contraddizione solo "linguistica", anche se a ragione lei intende "permanente" nel senso di "definitivo.

Nel caso di sua madre, la rivedibilitá sta nel fatto che, come si spera, il tumore non recidivi; se non recidivasse, invaliditá e benefici della legge 104/92 verrebbero revocati. In tal caso lei perderebbe i permessi lavorativi, ma ritengo improbabile (anche se possibile) un suo ritrasferimento nella sede originaria.

Cordiali saluti.

Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it