Visita diretta accertamento invalidità

Gentili Dottori. , mia madre che ha 88 anni è stata riconosciuta lo scorso anno: portatore di handicap in situazione di gravità (Comma 3 art. ).
Si legge nel verbale:
La commissione medica superiore segnala che l’interessato è portatore di: Ridotte o impedite capacità motorie /deambulatorie psichico o mentale.
Revisione: No .
Nell’ottobre dello scorso anno le è stato riconosciuto lo stato invalidità civile totale con relativa indennità di. accompagnamento.( liquidata appena12 giorni fa )
Nel verbale leggo Disabilità rilevate:
02-Mentale
07- Limitazione funzionale movimenti articolari
08 Neurologiche
16Intervento chirurgico mutilante( Mastectomia a causa di un carcinoma )

ESONERO DA FUTURE VISITE PER APPLICAZIONE DEL DM 2/8/2007 : NO
REVISIONE : NO
La Commissione Superiore riconosce l’interessato:
INVALIDO ultrasessantacinquemnne con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita ( L.508/88)
Esonero da future visite di revisione per l’applicazione del DM 2/8/2007 : NO
Revisione NO

Ma stamattina mi è arrivata una raccomandata dall ‘INPS che convoca mia madre a visita medica diretta in quanto…. la Commissione Medica di verifica ha esaminato il verbale e ha ravvisato i presupposti per la sospensione della procedura ai sensi dell’art 15/10/90 n 295 per ulteriori accertamenti da effettuare mediante visita diretta. ….
Mi potreste spiegare come mai dopo solo 7 mesi si deve sottoporre ancora a visita ? E cosa significano: Esonero revisione : NO e nello stesso tempo : Revisione :NO

Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra cortese risposta e VI porgo cordiali saluti
[#1]
Dr. Pierluigi D'Alessandro Medico legale 39 1
Gentile Utente,
non si tratta di revisione dalla quale la Signora madre è stata esonerata, ma del fatto che, per la legge attuale, l'ultima parola spetta all'INPS, nel senso che l'INPS può modificare o ricontrollare quanto deciso in sede di Commissione Periferica. Quello che appare strano è il fatto dei tempi: lo stop dell'INPS doveva avvenire prima della comunicazione ufficiale del riconoscimento del beneficio. La legge da lei citata è in gran parte superata da normativa successiva (consideri che risale al 1990 !) Chieda spiegazioni all'INPS o si rechi a un patronato.
Distinti saluti

Dr. Pierluigi DALESSANDRO

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dott. D’Alessandro,
Le sono grata per avere risposto subito alla mia domanda . In effetti non conoscevo la procedura e i tempi di attuazione a cui Lei si riferisce. Andrò al più presto All’INPS per avere chiarimenti :
Io in pratica ho ricevuto due lettere identiche con lo stesso oggetto( cambiano solo le date.)
La prima invitava mia madre a presentarsi nel mese di ottobre 2011 e subito dopo fu redatto il verbale che la riconosceva invalida
La seconda la invita a presentarsi nel mese di maggio di quest’ anno nonostante percepisca già l’indennità di accompagnamento (e doveva essere inviata prima del riconoscimento ufficiale)
Tutte e due citano la legge 15/10/90 n. 295 che è già in parte superata
Sull’ultima busta comunque il mittente è INPS Commissione di Verifica.
Mi auguro di poter risolvere il tutto prima del giorno stabilito per la visita , e di non dovere fare aspettare altre cinque ore mia madre come è accaduto per la precedente visita.
La ringrazio ancora per la Sua disponibilità e cortesia e la saluto cordialmente

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