Discopatie multiple ed invalidita'.

Egregio Responsabile,
le scrivo,per chiederle un parere circa l'intenzione di presentare l'istanza per il riconoscimento dell'iinvalidita' civile.A seguito di visita ortopedica e su consiglio dello stesso ortopedico,venivo sottoposto a RMN della colonna vertebrale in toto,con il seguente referto:
-indagine condotta in tecnica SE,FSE,STIR ed FE con immagini T1W,T2W e T2,secondo piani saggitali ed assiali.
- riduzione della fisiologica cifosi e lordosi lombare.
-segni di spondilo-discoartrosi con osteofiti margino-somatica(specie a livello dorsale) e di artrosi interapofisiaria lombo-sacrale.
-riduzione di intensità in T2 dei dischi intersomatici C6-C7.C7-D1,-D4-D5,D5-D6,D10-D11,LA-L5,L5-S1 per fenomeni di degenerazione-disidratazione.
-C5-C6 protrusione discale posteriore.
-C6-C7 e soprattutto a C7-D1,ernia discale laterale sinistra che determina parziale impegno dellaparte inferiore del forame radicolare e dello spazio perimidollare anteriore che lambisce la faccia contigua del midollo.
-D5-D6 ernia discale paramediana posteriore sinistra che determina impegno dello spazio perimidollare anteriore e discreta impronta compressiva sulla faccia contigua del midollo.
-D10-D11, ernia discale laterlae ed intraforaminale sinistra che associata all'osteofitosi retrosomatica,determina parziale impegno dello spazio perimidollare contiguo.
D11-D12 ernia discale laterlae ed intraformaniale sinsitra.
L4-L5 protrusione discale circonferenziale con parziale impegno intraforaminale bilaterale.
L5-S1,ernia discale mediana posteriore che impronta la faccia anteriore del sacco durale.
-non si rilevano aree di alterato segnale in sede endomidollare.
-cono midollare visualizzato a livello D12-L1.
Le chiedo quindi,secondo il suo parere, quale potrebbe essere la percentuale che potrei aver riconosciuto,considerando il fatto che ho 40 anni e che la professione che svolgo,come militare di carriera, mi porta a sforzi fisici prolungati nel tempo.In attesa di un suo cortese cenno di replica, le porgo i miei saluti.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

leggendo che Lei è militare in s.p.e. e considerato quanto riferisce sulla Sua professione, a mio parere piuttosto che fare istanza per il riconoscimento di invalidità civile, Le converrebbe presentare istanza per il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

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Utente
Utente
La ringrazio per la celere risposta,il quesito su esposto era diretto per capire a quanto potrebbe ammontare la percentuale di invalidità.Ho già presentato istanza di riconoscimento per la causa di servizio,ma ahimè,,passano anni per la definizione,almeno 8-10 anni,senza la certezza che la stessa venga accettata.In attesa della definizione,il mio impiego continua ad essere gravoso,con spese di fisioterapia non indifferenti.Chiedo,per quanto possibile,indicazioni circa il mio quesito iniziale.Ringrazio finora per le eventuali risposte.Distinti saluti.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

deve innanzi tutto tener presente un non trascurabile aspetto: che le infermità che possono essere riconosciute ai fini dell'invalidità civile non debbono essere dipendenti da causa di servizio, di guerra o di lavoro.
Quindi se Lei ha presentato istanza di riconoscimento di causa di servizio per le menomazioni che ha riportato nel quesito, non può contemporaneamente ottenere il riconoscimento dell'invalidità civile per le medesime infermità.
Verifichi, a tale proposito, ed onde evitare problemi legati all'incrocio dei dati negli archivi, che esista congruità fra quanto ha dichiarato nell'istanza per la causa di servizio e quanto dichiarerà nell'istanza per l'invalidità civile.

Ciò premesso, la valutazione percentuale dell'invalidità civile segue una metodologia (riportata nell'allegato al D.M. 5 febbraio 1992) che tiene conto, per quanto attiene alle menomazioni dell'apparato locomotore, non tanto degli aspetti radiologici o delle evidenze in diagnostica per immagini (la cui importanza è solo ai fini della diagnosi), ma piuttosto delle limitazioni anatomiche e funzionali che sono correlate alle infermità.
In questo senso per poter avere un'idea del grado di invalidità che la Commissione competente Le potrebbe riconoscere è indispensabile una visita diretta, nella quale verificare quale sia il grado di limitazione nei movimenti del rachide.
L' Ortopedico che Le ha richiesto la RMN potrebbe facilmente confrontare la Sua condizione clinica con le menomazioni del rachide specificamente tabellate nel D.M. 5-2-1992, che Le riporto appresso:

Cod. 7001 /ANCHILOSI DI RACHIDE TOTALE 75%
Cod.7002 /ANCHILOSI O RIGIDITÀ COMPLETA DEL CAPO IN FLESSIONE O
IPERESTENSIONE 61-70%
Cod.7003 /SCOLIOSI AD UNA CURVA SUPERIORE A 40° 31-40%
Cod.7004 /SPONDILOARTRITE ANCHILOPOIETICA 55%
Cod.7005 /SCHISI VERTEBRALE 6%
Cod.7006 /SCOLIOSI A PIÙ CURVE SUPERIORE A 60° 31-40%
Cod.7007 /SPONDILOLISI 7%
Cod.7008 /SPONDILOLISTESI 12%
Cod.7009 /ANCHILOSI RACHIDE DORSALE CON CIFOSI DI GRADO
ELEVATO 21-30%
Cod.7010 /ANCHILOSI RACHIDE LOMBARE 31-40%

Per le infermità che non sono tabellate, in ragione della loro natura
e gravità, è possibile valutarne il danno con criterio analogico rispetto a quelle tabellate. In tale caso esiste naturalmente un ampio margine di discrezionalità valutativa da parte della competente Commissione.

Ancora Distinti Saluti.
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Utente
Utente
Resto alquanto sorpreso da quanto leggo nella sua risposta,ma cio' non mi impedisce di ringraziarla di avermi offerto un altra prospettiva dello stesso problema.Il dubbio che piu' mi stranisce,e spero che lei riesca in tal senso a chiarirlo, e' il fatto che presentando l'istanza di riconoscimento d'invalidita' civile quest'ultima entra in conflitto con l'istanza per ilriconoscimento della causa di servizio.Come di certo sapra',la causa di servizio, al fine della sua definizione ,impiega per concludere il suo iter almeno 10 anni.(esperienza diretta).Da quando la si presenta ed alla successiva convocazione alla CMO di competenza,passano 4-5 anni,se la CMO rilascia un giudizio positivo,quest'ultimo viene inviato a Roma ,al Comitato di verifica per le pensioni.Dove la pratica resta li altri 5-6 anni (almeno).Nel frattempo pero',la patologie in corso d'essere rimangono,spesso peggiorano e noi restiamo senza cautela alcuna.Si puo' attendere tanti anni per vedersi riconosciuta una patologia,che spesso vien anche sminuita e svalutata dall'effettiva importanza?Ecco perche' ho intenzione di presentare la richiesta d'invalidita' civile.i lor tempi son irrisori rispetto a quelli su descritti .Le chiedo quindi quali potrebbero essere i problemi legali che si potrebbero presentare dalla contestuale richiesta delle due pratiche.Grazie sempre.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

semplicemente, verifichi che nelle dichiarazioni presentate per i due settori di tutela non ci siano contraddizioni (Esempio: Nella dipendenza da causa di servizio: il sottoscritto dichiara che l'infermità X è dipendente da causa di servizio / versus, nell'invalidità civile: il sottoscritto dichiara che l'infermità X non è dipendente da causa di servizio).
Tali dichiarazioni, se presenti, La esporrebbero ovviamente a complicazioni in caso di incrocio dei dati.

Ancora Distinti Saluti.

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Utente
Utente
Spett.le Dottore,
le chiedo il perche' non potrei presentare contestualmente le due istanze,ovviamente compilate e corredate dagli stessi referti.Cosa cambia se l'inps mi riconosce l'invalidita' ?Anche la causa di servizio potrebbe non venire accettata.Il riconoscimento dell'invalidita' da parte dell'inps,mi consentirebbe di aver l' esenzione per patologia senza ottenere nessun nenficio assistenziale ne provvidenze economiche di sorta.Certo,l'inps impiega meno tempo per diagnosticare l'invlaidita'.La causa di servizio,invece,impiega anni per la sua definizione,ma potrebbe accadere che le patolgie potrebbero non essere riconosciute causa di servizio, cosi che mi ritroverei senza cautela alcuna.le chiedo quindi,sempre nell'ambito delle sua esperienza cosa mi consiglia fare e chiarirmi le idee su quanto su esposto.Grazie davvero.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

relativamente all'ipotesi della doppia domanda, le ribadisco che, onde evitare problemi legati all'incrocio dei dati (che sta divenendo sistematico nel settore dell'assistenza) deve far attenzione a non rendere dichiarazioni, quando Le sono richieste, che siano in contrasto fra loro.

Ancora Distinti Saluti.
[#8]
Utente
Utente
La ringrazio per quanto ha voluto espormi e per quanto mi ha reso edotto in questo settore che davvero e' arduo nel fronteggiarlo.Le auguro un buon lavoro.