Invalidità civile e legge 68/99

Gentilissimi, ho 30 e sono affetto da Epatite B cronica. Essendo laureato e partecipando a diversi concorsi mi è stato consigliato di richiedere il riconoscimento d’invalidità civile per la patologia che vi ho indicato in quanto potrebbe comportarmi l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo.
So che l’epatite B è tabellata al 51% di invalidità civile e cosi sono andato dal mio medico di famiglia che mi ha preparato il certificato per il riconoscimento della stessa. Ho chiesto a quel punto come dovevo muovermi e mi ha risposto che non dovevo fare nulla. Lui aveva inoltrato il certificato e che quindi l’ASL avrebbe dovuto chiamarmi per l’accertamento dell’invalidità.
Passano 6 mesi e non ricevo nessuna chiamata da parte dell’ASL così mi reco negli uffici del distretto per chiedere informazioni e lì mi hanno comunicato che il mio certificato non è mai arrivato a loro perché, dopo il rilascio del certificato da parte del mio medico di famiglia, sarei dovuto andare da un patronato (o registrarmi al sito dell’INPS) per completare l’inoltro del certificato e che ormai quello che possedevo io era scaduto in quanto ha la sola validità di 60 giorni.
Inoltre il funzionario dell’ASL mi ha anche detto che, nella mia condizione, potrei usufruire della Legge 68/99 e mi ha consigliato quindi di andare a rifare il certificato medico per l’accertamento di invalidità e fare presente al mio medico (da loro ritenuto come incapace perché non mi ha saputo illustrare circa la prassi da seguire) che devo fare anche richiesta per la legge 68/99.
Per favore, potete dirmi voi, con esattezza qual è la prassi da seguire per il riconoscimento d’invalidità e per usufruire della legge 68/99, prima di fare altri passi falsi?
Cordialmente vi ringrazio!
[#1]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

troverà la procedura ampiamente e chiaramente descritta al seguente link:

http://www.handylex.org/schede/accertaic.shtml

Per quanto riguarda quanto previsto dalla Legge 68/99 in materia di "collocamento mirato", dopo aver ottenuto il riconoscimento della condizione di "invalido civile" con percentuale superiore al 45%, dovrà presentare un'ulteriore istanza per essere nuovamente visitato dalla Commissione (integrata da un medico esperto della patologia da cui è affetto e da un operatore sociale) per la definizione delle capacità lavorative residue.
Infine, potrà iscriversi, se ricorrono i requisiti, alle liste di collocamento per le cosiddette "categorie protette".

Distinti Saluti.
[#2]
Attivo dal 2009 al 2019
Ex utente
Gentilissimo Dottore, innanzitutto volevo ringraziarLa per la repentina risposta e per il servizio che offrite.
Il link che mi ha mandato è molto preciso e spiega con chiarezza tutti i passaggi da fare per raggiungere il riconoscimento dell’invalidità e quindi La ringrazio.

Volevo altresì approfittare della Sua gentilezza per chiederLe dei chiarimenti su alcuni punti.
Il funzionario dell’Asl mi ha detto che, per usufruire anche della legge 68/99, il mio medico di famiglia deve spuntare, nella parte finale del certificato medico, oltre alla voce “invalidità” anche quella di “disabilità” altrimenti non si può, poi, fare la richiesta per la suddetta legge. Corrisponde al vero questa informazione?
Poi, un’altra cosa che volevo chiederLe è questa: la mia patologia è tabellata al 51% . E’sempre così oppure c’è la possibilità che la percentuale di invalidità sia minore a seconda dei casi?
Le spiego meglio io, attualmente, ho transaminasi nella norma e viremia azzerata in quanto sono sotto trattamento con antivirali da tre anni. Però ho anche tutti gli esami che ho fatto nel tempo e che dimostrano che, prima del trattamento, le mie transaminasi erano alterate e avevo elevata carica di replicazione virale. Inoltre possiedo anche il referto di una biopsia epatica di 5 anni fa in cui si evince un danno epatico pari ad 8 score.
Il fatto che i miei valori siano, in questo momento, nella norma, potrebbe determinare la mancata attribuzione di una percentuale di invalidità? Alla fine, seppur dagli esami si può evincere che ora il fegato “sta bene”, la diagnosi della mia malattia è comunque di epatite cronica attiva.
Se vorrà chiarirmi questi ulteriori punti Le sono infinitamente grato. La ringrazio in anticipo e buon lavoro.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

relativamente alle procedure di inoltro delle istanze, esistono differenze organizzative da regione a regione, per cui anche se la prassi che mi descrive mi giunge nuova, è opportuno che vengano seguite le indicazioni dell'ASL che effettuerà l'accertamento di prima istanza.

Per quanto concerne la valutazione della percentuale di invalidità, e l'applicazione dei valori tabellati, questi hanno valore ove si configuri una diagnosi specificamente riportata nella tabella.
E' implicito che la diagnosi deve essere attuale, e non pregressa: su tale aspetto può trovare supporto dai clinici che l'hanno in cura per tale patologia, che Le potranno rilasciare un'esauriente relazione sulle Sue condizioni di salute.

Ancora Distinti Saluti