Di 33 anni e da circa 5 anni ho scoperto di soffrire di epilessia generalizzata idiopatica
Gentile dottore, sono una donna di 33 anni e da circa 5 anni ho scoperto di soffrire di epilessia generalizzata idiopatica. Sono soggetta a crisi plurisettimanali e da qualche tempo penso di richiedere l'invalidità. Premesso ciò, se mi venisse riconosciuta l'invalidità del 100% e quindi l'iscrizione nelle liste protette, tale percentuale diminuisce, automaticamente, le possibilità di accedere ad un posto di lavoro?
Le risulta, inoltre, che chi è affetto da questa patologia, per nomea discriminante, abbia effettivamente riscontrato vantaggio, cioè accedere a dei posti di lavoro, nel richiedere l'invalidità ed essere inserita nelle suddette liste?
Infine, ottenendo l'invalidità, è possibile richiedere ed ottenere l'accompagnamento? L'accompagnamento, eventualmente, preclude dalla possibilità di ottenere un lavoro?
Ringraziandola per l'attenzione che vorrà porre alla presente le porgo,
Distinti Saluti.
Le risulta, inoltre, che chi è affetto da questa patologia, per nomea discriminante, abbia effettivamente riscontrato vantaggio, cioè accedere a dei posti di lavoro, nel richiedere l'invalidità ed essere inserita nelle suddette liste?
Infine, ottenendo l'invalidità, è possibile richiedere ed ottenere l'accompagnamento? L'accompagnamento, eventualmente, preclude dalla possibilità di ottenere un lavoro?
Ringraziandola per l'attenzione che vorrà porre alla presente le porgo,
Distinti Saluti.
[#1]
Gentile Signora,
secondo quanto Lei riferisce, mi sembra di capire che Lei non è in attualità di lavoro, e che è affetta da un'infermità "epilessia generalizzata con crisi plurisettimanali, nonostante il trattamento" che può determinare il riconoscimento della condizione di "invalido civile".
Nell'ipotesi che Lei venisse riconosciuta dalla competente Commissione "invalido con totale e permenente inabilità 100%", potrebbe ottenere comunque l'iscrizione alle liste per il collocamento mirato, dopo che avrà effettuato un'ulteriore visita per l'accertamento delle "capacità residue al lavoro".
E' implicito che in tale occasione, considerata l'infermità da cui è affetta, verrà accertata la collocabilità in attività lavorative che possono essere effettuate in sicurezza, e senza rischi e pericoli per il Suo stato di salute e per gli altri lavoratori.
La cosiddetta "indennità di accompagnamento" rappresenta un beneficio economico, che attualmente può essere concesso, alle seguenti condizioni:
- avere il riconoscimento di un'inabilità al 100%, non essere in grado di deambulare senza l'aiuto di un accompagnatore, o non essere in grado di svolgere autonomamente gli atti quotidiani della vita;
- essere cittadino italiano o UE residente in Italia, o essere cittadino extracomunicario in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- non essere ricoverato in istituto con pagamento delle retta a carico dello Stato (o di Ente pubblico).
L' importo per il 2012 è pari ad Euro 492,97 per 12 mensilità.
L'indennità di accompagnamento, inoltre:
- è incompatibile con le erogazioni di assegni simili, fruiti per cause di servizio, lavoro o guerra.
- non è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorativa dipendente o autonoma.
- è indipendente dal reddito posseduto dall'invalido e dalla sua età
- non è incompatibile con la titolarità di una patente speciale.
Tuttavia, va tenuto presente che, in concreto, sono abbastanza limitate le attività lavorative che possono essere effettuate da un soggetto che non sia in grado di effettuare autonomamente gli atti della vita quotidiana, e che quindi si presuppone siano attività sedentarie e da svolgere in ambiente lavorativo protetto, e fatto comunque salvo il giudizio di idoneità alla mansione da parte del Medico Competente di cui al D. Lgs. 81/08, ove si tratti di attività lavorative soggette a sorveglianza sanitaria.
Distinti Saluti.
secondo quanto Lei riferisce, mi sembra di capire che Lei non è in attualità di lavoro, e che è affetta da un'infermità "epilessia generalizzata con crisi plurisettimanali, nonostante il trattamento" che può determinare il riconoscimento della condizione di "invalido civile".
Nell'ipotesi che Lei venisse riconosciuta dalla competente Commissione "invalido con totale e permenente inabilità 100%", potrebbe ottenere comunque l'iscrizione alle liste per il collocamento mirato, dopo che avrà effettuato un'ulteriore visita per l'accertamento delle "capacità residue al lavoro".
E' implicito che in tale occasione, considerata l'infermità da cui è affetta, verrà accertata la collocabilità in attività lavorative che possono essere effettuate in sicurezza, e senza rischi e pericoli per il Suo stato di salute e per gli altri lavoratori.
La cosiddetta "indennità di accompagnamento" rappresenta un beneficio economico, che attualmente può essere concesso, alle seguenti condizioni:
- avere il riconoscimento di un'inabilità al 100%, non essere in grado di deambulare senza l'aiuto di un accompagnatore, o non essere in grado di svolgere autonomamente gli atti quotidiani della vita;
- essere cittadino italiano o UE residente in Italia, o essere cittadino extracomunicario in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- non essere ricoverato in istituto con pagamento delle retta a carico dello Stato (o di Ente pubblico).
L' importo per il 2012 è pari ad Euro 492,97 per 12 mensilità.
L'indennità di accompagnamento, inoltre:
- è incompatibile con le erogazioni di assegni simili, fruiti per cause di servizio, lavoro o guerra.
- non è incompatibile con lo svolgimento di attività lavorativa dipendente o autonoma.
- è indipendente dal reddito posseduto dall'invalido e dalla sua età
- non è incompatibile con la titolarità di una patente speciale.
Tuttavia, va tenuto presente che, in concreto, sono abbastanza limitate le attività lavorative che possono essere effettuate da un soggetto che non sia in grado di effettuare autonomamente gli atti della vita quotidiana, e che quindi si presuppone siano attività sedentarie e da svolgere in ambiente lavorativo protetto, e fatto comunque salvo il giudizio di idoneità alla mansione da parte del Medico Competente di cui al D. Lgs. 81/08, ove si tratti di attività lavorative soggette a sorveglianza sanitaria.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Le ricordo che l' epilessia con crisi plurisettimanali deve essere certificata da uno specialista pubblico o convenzionato, che la patologia deve essere anche resistente alle terapia. In ogni caso può essere valutata l'invalidità massimo con il 100% (difficilmente le verrà riconosciuta l'indennità di acocmpagnamento) e con revisione a 1-2 anni. Contestualmente, in caso di possesso della patente di guida, viene fatta una segnalazione alla Motorizzazione per una visita di revisione presso la Commissione Patenti che ovviamente darà la non idoneità temporanea (per due anni dall'ultima crisi).
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 02/02/2012.
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