Incidente stradale e test alcolemico
Il mese scorso mio nipote diciassettenne è stato investito in motorino da un’auto che non ha rispettato la precedenza, quindi senza concorso di colpa.
Portato al pronto soccorso dell’ospedale i medici sono subito intervenuti con punti sulle ferite riportate al volto e alla gamba. Poi è stato sottoposto ad esami di laboratorio e al test per l'alcolemia (è stata richiesta una sottoscrizione di un documento al ragazzo). Esattamente "dodici ore dopo" la famiglia è stata informata della rilevazione di un tasso alcolemico di 0,70. Il ragazzo che al momento dell’incidente tornava a casa dopo una partita di basket ha negato l’assunzione di alcool, tesi avvalorata da altre verifiche: tempi e testimonianze (scritte) dell’allenatore e compagni di squadra rientrati insieme a lui.
Il test ovviamente non poteva essere ripetuto dopo tante ore, cosa che invece sarebbe stata possibile se la comunicazione fosse avvenuta prima (i genitori dal momento del ricovero non hanno mai lasciato l’ospedale per 24 ore di seguito).
I referti sono stati trasmessi ai carabinieri, pochi giorni dopo è arrivata una sanzione amministrativa ed è stata richiesta copia del patentino di guida del ragazzo. L’ammenda non è stata pagata in quanto c’è l’intento di presentare ricorso. Si prevede anche l’intervento della prefettura per l’applicazione di altre sanzioni, es. estensione dell’età minima per patente di guida a 21 anni. La famiglia intende contestare il test effettuato dall’ospedale e si chiede di quali strumenti possa avvalersi a difesa della propria tesi.
I dubbi sono:
Eventuale scambio del referto con quello di un’altra persona o errore di trascrizione.
Visto che l’intervento sulle ferite è avvenuto prima dei prelievi possibilità che sostanze anestetiche e l’uso di disinfettanti alcolici abbiano influito sui risultati del test.
E’ vero che solo una controprova rende esecutivo legalmente un referto alcolemico positivo? il campione prelevato di norma deve essere conservato dall’ospedale per un certo periodo ed è possibile una ulteriore analisi?
In conclusione c’è una reale possibilità di contestazione del dato rilevato all’ospedale? La positività del test potrebbe portare anche variazioni sulla dinamica dell’incidente attualmente considerata?
Sperando in una vs risposta, ringrazio anticipatamene.
Portato al pronto soccorso dell’ospedale i medici sono subito intervenuti con punti sulle ferite riportate al volto e alla gamba. Poi è stato sottoposto ad esami di laboratorio e al test per l'alcolemia (è stata richiesta una sottoscrizione di un documento al ragazzo). Esattamente "dodici ore dopo" la famiglia è stata informata della rilevazione di un tasso alcolemico di 0,70. Il ragazzo che al momento dell’incidente tornava a casa dopo una partita di basket ha negato l’assunzione di alcool, tesi avvalorata da altre verifiche: tempi e testimonianze (scritte) dell’allenatore e compagni di squadra rientrati insieme a lui.
Il test ovviamente non poteva essere ripetuto dopo tante ore, cosa che invece sarebbe stata possibile se la comunicazione fosse avvenuta prima (i genitori dal momento del ricovero non hanno mai lasciato l’ospedale per 24 ore di seguito).
I referti sono stati trasmessi ai carabinieri, pochi giorni dopo è arrivata una sanzione amministrativa ed è stata richiesta copia del patentino di guida del ragazzo. L’ammenda non è stata pagata in quanto c’è l’intento di presentare ricorso. Si prevede anche l’intervento della prefettura per l’applicazione di altre sanzioni, es. estensione dell’età minima per patente di guida a 21 anni. La famiglia intende contestare il test effettuato dall’ospedale e si chiede di quali strumenti possa avvalersi a difesa della propria tesi.
I dubbi sono:
Eventuale scambio del referto con quello di un’altra persona o errore di trascrizione.
Visto che l’intervento sulle ferite è avvenuto prima dei prelievi possibilità che sostanze anestetiche e l’uso di disinfettanti alcolici abbiano influito sui risultati del test.
E’ vero che solo una controprova rende esecutivo legalmente un referto alcolemico positivo? il campione prelevato di norma deve essere conservato dall’ospedale per un certo periodo ed è possibile una ulteriore analisi?
In conclusione c’è una reale possibilità di contestazione del dato rilevato all’ospedale? La positività del test potrebbe portare anche variazioni sulla dinamica dell’incidente attualmente considerata?
Sperando in una vs risposta, ringrazio anticipatamene.
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Gentile Signora,
Le risposte ai Suoi quesiti non sono semplici; proverò a rispondere innanzi tutto al quesito relativo alla contestazione del test effettuato presso la struttura ospedaliera, secondo quanto previsto dall'art 186, comma 5):
< Per i conducenti coinvolti in incidenti stradali e sottoposti alle cure mediche, l’accertamento del tasso alcolemico viene effettuato, su richiesta degli organi di Polizia stradale di cui all’articolo 12, commi 1 e 2, da parte delle strutture sanitarie di base o di quelle accreditate o comunque a tali fini equiparate. Le strutture sanitarie rilasciano agli organi di Polizia stradale la relativa certificazione, estesa alla prognosi delle lesioni accertate, assicurando il rispetto della riservatezza dei dati in base alle vigenti disposizioni di legge. Copia della certificazione di cui al periodo precedente deve essere tempestivamente trasmessa, a cura dell’organo di polizia che ha proceduto agli accertamenti, al prefetto del luogo della commessa violazione per gli eventuali provvedimenti di competenza. >
Ritengo che una eventuale contestazione debba essere fondata su elementi oggettivi riguardanti le ipotesi secondo i dubbi che Lei riporta.
L'accertamento del tasso alcolemico, effettuato secondo la norma precedentemente riportata, non prevede la possibilità di controanalisi per l'applicazione della sanzione.
Peraltro i laboratori di alcune strutture ospedaliere, ipotizzando appunto contestazioni da parte dei sanzionati, conservano i campioni risultati positivi per almeno un anno:
http://www.anvu.it/approfondimenti/circolari_comandi/ctre/186_187/protocollo.pdf
Poiché il prelievo per l'alcolemia fu richiesto dagli organi di Polizia Stradale (ex art.12 Codice della Strada), il personale sanitario che ha effettuato la disinfezione della cute nell'area in cui il prelievo ematico è stato effettuato avrà avuto cura di non utilizzare disinfettanti contenenti alcol etilico.
Una possibile spiegazione per la presenza di etanolo nel sangue è quella che sia stato assunto in qualche cibo o bevanda che ne contiene.
Tenga presente che modiche quantità di alcol etilico sono contenute in:
-cioccolatini (Mon Cheri, Rhumetti ecc...)
-gelati (Grand Soleil)
-tortine (Fiesta Ferrero)
-prodotti omeopatici (Fiori di Bach e simili)
-Listerine (ed altri collutori orali)
-Aminomal (antismatico)
L'alcol etilico può anche essere contenuto in dolci, condimenti, salse ed altri prodotti alimentari.
Relativamente alla problematica in questione, può anche consultare il seguente link:
http://www.cedostar.it/documenti/laboratorio.pdf
Distinti Saluti.
Le risposte ai Suoi quesiti non sono semplici; proverò a rispondere innanzi tutto al quesito relativo alla contestazione del test effettuato presso la struttura ospedaliera, secondo quanto previsto dall'art 186, comma 5):
< Per i conducenti coinvolti in incidenti stradali e sottoposti alle cure mediche, l’accertamento del tasso alcolemico viene effettuato, su richiesta degli organi di Polizia stradale di cui all’articolo 12, commi 1 e 2, da parte delle strutture sanitarie di base o di quelle accreditate o comunque a tali fini equiparate. Le strutture sanitarie rilasciano agli organi di Polizia stradale la relativa certificazione, estesa alla prognosi delle lesioni accertate, assicurando il rispetto della riservatezza dei dati in base alle vigenti disposizioni di legge. Copia della certificazione di cui al periodo precedente deve essere tempestivamente trasmessa, a cura dell’organo di polizia che ha proceduto agli accertamenti, al prefetto del luogo della commessa violazione per gli eventuali provvedimenti di competenza. >
Ritengo che una eventuale contestazione debba essere fondata su elementi oggettivi riguardanti le ipotesi secondo i dubbi che Lei riporta.
L'accertamento del tasso alcolemico, effettuato secondo la norma precedentemente riportata, non prevede la possibilità di controanalisi per l'applicazione della sanzione.
Peraltro i laboratori di alcune strutture ospedaliere, ipotizzando appunto contestazioni da parte dei sanzionati, conservano i campioni risultati positivi per almeno un anno:
http://www.anvu.it/approfondimenti/circolari_comandi/ctre/186_187/protocollo.pdf
Poiché il prelievo per l'alcolemia fu richiesto dagli organi di Polizia Stradale (ex art.12 Codice della Strada), il personale sanitario che ha effettuato la disinfezione della cute nell'area in cui il prelievo ematico è stato effettuato avrà avuto cura di non utilizzare disinfettanti contenenti alcol etilico.
Una possibile spiegazione per la presenza di etanolo nel sangue è quella che sia stato assunto in qualche cibo o bevanda che ne contiene.
Tenga presente che modiche quantità di alcol etilico sono contenute in:
-cioccolatini (Mon Cheri, Rhumetti ecc...)
-gelati (Grand Soleil)
-tortine (Fiesta Ferrero)
-prodotti omeopatici (Fiori di Bach e simili)
-Listerine (ed altri collutori orali)
-Aminomal (antismatico)
L'alcol etilico può anche essere contenuto in dolci, condimenti, salse ed altri prodotti alimentari.
Relativamente alla problematica in questione, può anche consultare il seguente link:
http://www.cedostar.it/documenti/laboratorio.pdf
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.6k visite dal 14/11/2011.
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