Intervento al pene errato

Salve,
mi sono operato il 22 dicembre scorso di curvatura al pene (in clinica privata a 5.000 €), senza risolvere il problema, poi il chirurgo che mi ha operato ha fatto intervenire un suo collega in un secondo intervento, che a seguito di una complicazione infettiva non ci ha permesso di vedere e testare l'esito se non con un ulteriore intervento eseguito da un terzo chirurgo. Alla fine di tutto abbiamo notato il peggioramento della curvatura con circoncisione permanente ed accorciamento dell'organo. Quindi mi devo tornare ad operare, purtroppo privatamente dove il nuovo costo dell'intervento è pari ad € 10.000 circa. In tutto ciò ho sopportato 5 mesi di totale astinenza da qualsiasi rapporto che a 25 anni è davvero frustante. 3 interventi senza risolvere il problema, anzi peggiorarlo, cosa posso fare? a chi devo rivolgermi?
[#1]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233
Spett.le Utente,

dal titolo del quesito "intervento al pene errato" mi sembra di capire che Lei intende verificare se sussistono i presupposti per una "colpa medica" nei riguardi dei Sanitari che l'hanno avuta in cura.

Considerato quanto Lei riferisce, Le consiglio di richiedere agli archivi delle Cliniche dove sono stati effettuati gli interventi le copie delle cartelle cliniche relative ai periodi di degenza ed agli interventi stessi; raccolga inoltre tutte le certificazioni, precedenti e successive agli interventi, ed i referti di eventuali esami strumentali che sono da Lei stati effettuati.
Quindi sottoponga tutta la documentazione in Suo possesso all'esame preventivo di uno Specialista in Medicina Legale di Sua fiducia, che Le potrà fornire un attendibile parere in materia di colpa medica, relativamente alla condotta dei Sanitari che hanno seguito il Suo caso.

Tenga presente che preliminarmente alla causa civile per colpa medica, dal 21 marzo scorso è obbligatorio il tentativo di mediazione (D.Lgs 28/2010).

La causa civile, in ogni caso, potrà essere intrapresa se la conciliazione non va a buon fine, e soltanto se sussiste una colpa medica, sulla base del parere del Medico Legale.

Si tratta di un procedimento non certo semplice, ma per poter addebitare una "colpa medica", questa deve poter essere dimostrata senza ombra di dubbio.

Tenga infine conto che esiste un termine di prescrizione di 5 anni, ai sensi dell'art.2947 del codice civile, per la contestazione del danno da fatto illecito, doloso o colposo.


Distinti Saluti.




Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

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Dr. Pierluigi D'Alessandro Medico legale 39 1
Gentile Signore,
l'incurvamento del pene è una lesione assai più diffusa di quanto non si pensi, dovuta a cause costituzionali ed acquisite, fra queste non esclusi gli esiti dei traumi. Talune volte gli interventi non raggiungono il risultato sperato e non sempre ciò è da attribuire la medico, infatti tutti gli interventi possono essere gravati da complicazioni.
Ovviamente il medico che esegue questi interventi deve essere competente, aggiornato, deve avere una buona esperienza, inoltre deve essere assai diligente nell'agire per evitare possibili infezioni durante l'operazione e nel periodo post-operatorio.
E' molto probabile che queste condizioni nel suo caso ci siano state, me le complicanze e l'esito non soddisfacente si sono verificati.
Il medico (e per lui la sua assicurazione) rispondono dei danni solo se non sono state rispettate almeno una delle seguenti condizioni:
1. Il chirurgo le ha richiesto un consenso scritto per l'intervento, illustrandole tutte le possibili complicazioni, i rischi a cui si esponeva e gli esiti a cui andava incontro? (un esito quasi scontato ad es. è l'accorciamento dell'organo da lei fra l'altro lamentato)
2. Il chirurgo aveva sufficiente competenza ed esperienza, detta giuridicamente perizia, e ha agito con la massima prudenza e con la massima diligenza in tutte le fasi della cura che le ha prestato? Ha vigilato anche sui suoi collaboratori perché fossero altrettanto prudenti e diligenti (assistenti, infermieri ecc)
La prima condizione la può verificare lei stesso, sapendo che il medico doveva illustrarle quanto le ho detto con parole facilmente comprensibili e verificare che lei avesse ricevuto bene il messaggio e solo dopo dato il consenso scritto di operare nel suo interesse.
Per verificare l'altra condizione è bene che senta il parere tecnico di uno o meglio due urologi.
Solo dopo potrà richiedere al medico il ristoro dei danni materiali e morali patiti. E' molto probabile che si dovrà avvalere dell'assistenza di un legale, il quale a un rifiuto, dovrà sempre ricorrere all'istituto della conciliazione, prima di adire al giudice.
Auguri per la sua salute!

Dr. Pierluigi DALESSANDRO

[#3]
Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233
Spett.le Utente,

per una maggiore precisione, relativamente ai termini di prescrizione dell'azione legale in ambito civilistico, questi possono essere considerati in 10 anni nella fattispecie della responsabilità contrattuale (in riferimento all'art. 1218 ed all'art.2946 c.c.).

Ancora Distinti Saluti.
[#4]
Utente
Utente
Gent.mo dott. Mascotti,
la ringrazio moltissimo per la sua completa e precisa risposta, posso dirle che ho già ritirato le cartelle cliniche e mi sono fatto fare una relazione da un andrologo che mi ha visitato sia prima che dopo gli interventi nella quale emerge il danno che ho subito in modo chiaro, poi ho la documentazione fotografica sempre ante e post interventi. Adesso da come dice lei devo mettermi in contatto con un medico legale ma purtroppo non conosco nessuno e per questo le chiedo:
1.Conosce qualche suo bravo collega su roma da indicarmi?
2.Che intende che è obbligatoria la mediazione? che devo avvalermi di un avvocato forse?
3. A proposito dell'avvocato, visto che sia il medico legale e l'avvocato debbono lavorare insieme non è meglio trovare 2 professionisti che si conoscono bene, ma come fare? mi rivolgo all'avvocato sperando che si avvalga di un buon medico o faccio il contrario?
Ma non è interesse dell'avvocato aprire una causa? chi decide di accordare la conciliazione? Io, il medico leg. o l'avvocato?
4. Quanto alla prescrizione non mi preoccupo perchè la prima operazione l'ho fatta a dicembre 2010 quindi ci sto dentro.

Quanto al dott.D'alessandro,
nel mio caso (3 operazioni) posso dirle che chi ha davvero sbagliato perchè incapace ed affamato di soldi è stato il 1° chirurgo che mi ha operato e poi ha chiamato altri 2 suoi colleghi poichè si è reso conto che non era in grado. Quanto agli ultimi 2 medici che mi hanno operato erano abbastanza competenti, infatti credo che se mi avesse operato uno di loro dall'inizio forse a quest'ora sarei stato meglio o magari no, perchè tra il 2° chirurgo e l'andrologo che mi ha relazionato (è un esperto che mi aveva visitato all'inizio e mi poteva operare solo che era molto caro ma io per rispermiare e per ascoltare il parere del mio medico di base scegli il 1° chirurgo) c'è un fattore discordante o meglio: secondo il 2° chirurgo con la corporoplastica la circoncisione è di rutin, mentre secondo l'andrologo per un raddrizzamento del pene la circoncisione non serve. Siccome io non ero tanto propenso, avevo detto in sala operatoria che, se era possibile, avrei voltuto evitare la circoncisione. Così loro sulla cartella clinica hanno aggiunto che io nego la circoncisione, e di fatto non è stata eseguita, il prepuzio si è infettato ha avuto un drenaggio che ha rismontato il lavoro fatto sull'albuginea sottostante e che l'abbiamo notato solo alla fine. Così il prepuzio era danneggiato ed andava tolto, così mi sono ritrovato ad affrontare una terza operazione (cioè togliere il prepuzio lacerato) e quindi circoncidermi. Alla fine di tutto ciò, mi sono ritrovato con un pene curvo, pieno di doloretti (dovuti dalla coagulazione del sangue) più corto e circonciso (fatta male purtroppo a causa della lacerazione del prepuzio) il tutto ad un costo di 5.000€ ed in SOLI 5 mesi (quindi astinenza da rapporti, cure e medicazioni più il costo dei farmaci!!! E' assurdo solo a pensarci mi viene una rabbia infinita!!

Scusate per lo sfogo

Vi ringrazio per le vostre esaudienti risposte.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233
Spett.le Utente,

cerco di risponderle con ordine:

1. Il Medico di parte, ed in particolare il Medico Legale di parte, secondo me appartiene a quelle categorie (fidanzata/moglie, avvocato, commercialista, meccanico, e adesso anche tecnico di computer) che non possono essere oggetto di consigli, ma devono essere realmente "di fiducia", cioè selezionate e scelte personalmente dall'interessato sulla base del "feeling" direttamente percepito.
A parte questo, a Roma senz'altro esistono professionisti Medico-Legali validissimi ed esperti che purtroppo, avendo effettuato gli studi di specialità a Torino, non conosco di persona.

2.La mediazione civile obbligatoria è una procedura che è stata introdotta per varie fattispecie, fra cui quella della controversia in tema di colpa medica, dal D.Lgs. 4 marzo 2010 N° 28, e che in termini semplici è un antecedente della vera e propria causa civile.
Può trovarla descritta nel link:
http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_2_7_5_2.wp;jsessionid=6040BCD4300DE291647231B15710A904.ajpAL02#mediatore

oppure ancora, in maniera sintetica ed esaustiva, nel seguente articolo a cura del Collega Dott. Mario Corcelli:
https://www.medicitalia.it/blog/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/885-la-mediazione-in-breve-i-pro-e-i-contra.html

3.E' senz'altro preferibile che Medico Legale ed Avvocato lavorino in sinergia; Le suggerirei a tal proposito di orientarsi verso professionisti che abbiano già esperienza in tema di colpa medica, e più precisamente ancora in ambito chirurgico, partendo nella scelta da una delle due figure, indipendentemente: per quella che è la mia esperienza, un buon Medico Legale cerca di collaborare con Avvocati validi, e viceversa gli Avvocati più attenti inviano i loro clienti ai Medici Legali migliori.
Stessa cosa vale per l'interesse del professionista: l'Avvocato è interessato ad aprire una causa, ma ancora di più a non perderla ed a non deludere il cliente, perché poi alla fine la velleità della lite gli si può ritorcere contro.
Comunque la strategia da seguire per il caso è bene che venga decisa dall'Avvocato, sulla base degli elementi che il Medico Legale gli avrà fornito, e che man mano la concorderà con Lei quando gli verrà assegnato l'incarico.

Ancora Distinti Saluti.
[#6]
Utente
Utente
Gent.mo dott. Mascotti,
La ringrazio per l'esaustiva e soddisfacente risposta fornita, mi spiace davvero che non si trovi nei dintorni perchè ad ogni modo le avrei già affidato il mio caso. Comunque in conclusione, se ho ben capito dovrei trovare un buon avvocato il quale avrà un ipotetico ed altrattanto buon (si spera) medico legale che collaborerà al mio caso. Io per adesso sto fissando una serie d'appuntamenti con avvocati che trovo sul web per vedere cosa c'è sulla piazza, poi alla fine di tutto ciò valuterò e sceglierò chi farà la miglior impressione.

Di nuovo infinite grazie a risentirci, le auguro buon lavoro

Saluti
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