Ustione
egr. dottore le espongo quanto accadutomi.
in data 9 settembre, essendo prossima alla partenza per una vacanza in mar rosso, vado dall'estetista per eseguire una ceretta depilatoria alle gambe. non è presente la titolare ma una giovane dipendente che esegue la ceretta tenendo il contenitore della cera sul lettino, anche dopo che io esprimo la mia perplessità sulla sicurezza. quando deve operare sulla parte posteriore della gamba mi chiede di mettermi in posizione prona, solleva il contenitore e non so come me lo rovescia sul polpaccio procurandomi un ustione grande quanto il palmo della mia mano. viene chiamata la titolare che va ad acquistare in farmacia una pomata. nonostante il dolore, convinta che si trattasse di una semplice ustione, continuo le applicazioni di pomata, mantengo la parte disinfettata, applico delle medicazioni adesive sterili e parto per la mia vacanza. però non solo l'ustione non si rimargina ma patisco per l'intera settimana dolori terribli. tornata a casa il 18 /9 il giorno seguente mi reco dal mio medico di base che mi prescrive antibiotici e una visita dermatologica urgente che eseguo privatamente il giorno successivo (martedì 20/9). il dermatologo riscontra una ustione di 2° grado, prescrive quanto necessario per le medicazioni e richiede un eco doppler che eseguo in data 22 e che riscontra una trombosi alle vene gemellari. telefonato al dermatologo l'esito mi invia al pronto soccorso dove mi viene prescritta una cura di 15 eparine e (forse anche perchè ho avuto recentemente il cancro?) controlli ematici immediati e poi ogni tre giorni.il mio medico di base mi ha prescritto riposo fino al 9/9 e mi sto assentando dal lavoro. Informata la titolare del centro estetico di quanto mi sta accadendo, la stessa mi ha detto che non è intenzionata ad aprire il sinistro presso l'assicurazione ma di essere disposta a "venirmi in contro" per le spese sostenute (che a tutt'oggi ammontano a € 500 ma non so alla fine ) . io credo che forse un risarcimento per i danni subiti - dalla vacanza rovinata al dolorepatito, le terapie che devo eseguire, i farmaci assunti , il disagio di non poter condurre le mie normali attività, senza contare gli eventuali possibili risvolti futuri sia per quanto riguarda il danno estetico che soprattutto gli esiti di questa tromboli - . come quantificarli ? a chi rivolgermi visto che non verrà aperto il sinistro all'assicurazione ? la ringrazio per l'attenzione e la saluto cordialmente.
in data 9 settembre, essendo prossima alla partenza per una vacanza in mar rosso, vado dall'estetista per eseguire una ceretta depilatoria alle gambe. non è presente la titolare ma una giovane dipendente che esegue la ceretta tenendo il contenitore della cera sul lettino, anche dopo che io esprimo la mia perplessità sulla sicurezza. quando deve operare sulla parte posteriore della gamba mi chiede di mettermi in posizione prona, solleva il contenitore e non so come me lo rovescia sul polpaccio procurandomi un ustione grande quanto il palmo della mia mano. viene chiamata la titolare che va ad acquistare in farmacia una pomata. nonostante il dolore, convinta che si trattasse di una semplice ustione, continuo le applicazioni di pomata, mantengo la parte disinfettata, applico delle medicazioni adesive sterili e parto per la mia vacanza. però non solo l'ustione non si rimargina ma patisco per l'intera settimana dolori terribli. tornata a casa il 18 /9 il giorno seguente mi reco dal mio medico di base che mi prescrive antibiotici e una visita dermatologica urgente che eseguo privatamente il giorno successivo (martedì 20/9). il dermatologo riscontra una ustione di 2° grado, prescrive quanto necessario per le medicazioni e richiede un eco doppler che eseguo in data 22 e che riscontra una trombosi alle vene gemellari. telefonato al dermatologo l'esito mi invia al pronto soccorso dove mi viene prescritta una cura di 15 eparine e (forse anche perchè ho avuto recentemente il cancro?) controlli ematici immediati e poi ogni tre giorni.il mio medico di base mi ha prescritto riposo fino al 9/9 e mi sto assentando dal lavoro. Informata la titolare del centro estetico di quanto mi sta accadendo, la stessa mi ha detto che non è intenzionata ad aprire il sinistro presso l'assicurazione ma di essere disposta a "venirmi in contro" per le spese sostenute (che a tutt'oggi ammontano a € 500 ma non so alla fine ) . io credo che forse un risarcimento per i danni subiti - dalla vacanza rovinata al dolorepatito, le terapie che devo eseguire, i farmaci assunti , il disagio di non poter condurre le mie normali attività, senza contare gli eventuali possibili risvolti futuri sia per quanto riguarda il danno estetico che soprattutto gli esiti di questa tromboli - . come quantificarli ? a chi rivolgermi visto che non verrà aperto il sinistro all'assicurazione ? la ringrazio per l'attenzione e la saluto cordialmente.
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Gentile Signora,
per la stima del danno biologico da lei riportato nell'evento lesivo, della durata dell'inabilità temporanea e della congruità delle spese mediche sostenute e da sostenere in futuro, può rivolgersi ad un collega specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni nella Sua città.
Distinti Saluti.
per la stima del danno biologico da lei riportato nell'evento lesivo, della durata dell'inabilità temporanea e della congruità delle spese mediche sostenute e da sostenere in futuro, può rivolgersi ad un collega specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni nella Sua città.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 26/09/2011.
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