soffro di epilessia e voglio diventare medico..
[#1]
Spett.le Utente,
per ottenere un valido parere sul quesito che pone, dovrebbe precisare in quale ambito Lei vorrebbe esercitare la professione di medico,oltre che quali sono i caratteri dell'epilessia da cui è affetto.
Distinti Saluti.
per ottenere un valido parere sul quesito che pone, dovrebbe precisare in quale ambito Lei vorrebbe esercitare la professione di medico,oltre che quali sono i caratteri dell'epilessia da cui è affetto.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#3]
Spett.le Utente,
dal punto di vista sanitario, secondo quanto Lei descrive, a mio parere non dovrebbero sussistere impedimenti all'esercizio della professione di medico chirurgo, a condizione che l'attività medica specifica non comporti esposizione a stimoli epilettogeni (stimolazioni luminose intermittenti, tipo quelle emesse da alcuni monitor; deprivazione di sonno, quindi turni notturni ripetuti; esposizione all'inalazione di alcol etilico, utilizzato in laboratorio; alterazioni metaboliche, specialmente ipoglicemia che può insorgere per turni prolungati senza adeguate pause ristoratrici).
In ogni caso esistono branche della medicina che consentono un proficuo impiego del professionista anche in condizioni di salute più difficilmente controllabili (cito il ad esempio il diabete, l'insufficienza renale cronica in trattamento emodialitico, le aritmie cardiache).
Il buon senso La orienterà poi ad evitare, nell'esercizio della professione, tutte le condizioni ambientali che possono essere rischiose.
Distinti Saluti.
dal punto di vista sanitario, secondo quanto Lei descrive, a mio parere non dovrebbero sussistere impedimenti all'esercizio della professione di medico chirurgo, a condizione che l'attività medica specifica non comporti esposizione a stimoli epilettogeni (stimolazioni luminose intermittenti, tipo quelle emesse da alcuni monitor; deprivazione di sonno, quindi turni notturni ripetuti; esposizione all'inalazione di alcol etilico, utilizzato in laboratorio; alterazioni metaboliche, specialmente ipoglicemia che può insorgere per turni prolungati senza adeguate pause ristoratrici).
In ogni caso esistono branche della medicina che consentono un proficuo impiego del professionista anche in condizioni di salute più difficilmente controllabili (cito il ad esempio il diabete, l'insufficienza renale cronica in trattamento emodialitico, le aritmie cardiache).
Il buon senso La orienterà poi ad evitare, nell'esercizio della professione, tutte le condizioni ambientali che possono essere rischiose.
Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.3k visite dal 06/09/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.