O semplicemente persone con handicap
Pongo alla Vostra cortese attenzione il seguente quesito:
un soggetto giovane attualmente impiegato con collocamento speciale riconosciuto già da quasi 15 anni in categoria -07- e riconfermato tale dal CML INPS lo scoeso anno ha diritto ad essere riconsciuto in situazione di gravità (l 104 art.3 comma 3) o semplicemente persone con handicap (comma 1).
Nella fattispecie, chiedo se esiste un tabellario di riferimento che indica precisamente la gravità o se il giudizio si basa su considerazioni diverse attinenti oltre che alla patologia a condizioni legate alla diversa abilità piuttosto che all' età etc..grazie
un soggetto giovane attualmente impiegato con collocamento speciale riconosciuto già da quasi 15 anni in categoria -07- e riconfermato tale dal CML INPS lo scoeso anno ha diritto ad essere riconsciuto in situazione di gravità (l 104 art.3 comma 3) o semplicemente persone con handicap (comma 1).
Nella fattispecie, chiedo se esiste un tabellario di riferimento che indica precisamente la gravità o se il giudizio si basa su considerazioni diverse attinenti oltre che alla patologia a condizioni legate alla diversa abilità piuttosto che all' età etc..grazie
[#1]
Spett.le Utente,
l'handicap rappresenta una situazione di svantaggio sociale che dipende dalla disabilità o menomazione e dal contesto sociale di riferimento in cui una persona vive (art. 3 comma 1, Legge 104/1992).
L'handicap inoltre viene considerato grave ("handicap con connotazione di gravità") quando la persona necessita di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione (art. 3 comma 3, Legge 104/1992).
Diversamente dalla valutazione delle minorazioni civili, la valutazione specifica per individuare e definire l'handicap non si basa su criteri medico-legali o percentualistici, bensì su criteri medico-sociali relativi alla condizione concreta di disagio, alla necessità di assistenza, ed alle difficoltà in ambito sociale che l'handicappato deve affrontare.
Per tale motivo, per l'accertamento della condizione di handicap, la Commissione competente per l'invalidità civile (composta da un medico specialista in medicina legale che assume le funzioni di presidente e da due medici di cui uno scelto prioritariamente tra gli specialisti in medicina del lavoro, scelti tra i medici dipendenti o convenzionati della Asl territorialmente competente) deve essere integrata da due ulteriori figure professionali:
1-Un operatore sociale
2-Un medico specialista nella disciplina riguardante la principale menomazione dell'invalido.
Esiste un'unica eccezione: nelle Province Autonome di Trento e di Bolzano, le Commissioni sono monocratiche, cioè l'accertamento viene effettuato da un solo medico e non da più medici.
Inoltre alla Commissione partecipa, di volta in volta, un sanitario in rappresentanza, rispettivamente, dell'Associazione nazionale dei mutilati ed invalidi civili (ANMIC), dell'Unione italiana ciechi (UIC), dell'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza ai sordomuti (ENS) e dell'Associazione nazionale delle famiglie dei fanciulli ed adulti subnormali (ANFFAS), ogni qualvolta devono pronunciarsi su invalidi appartenenti alle rispettive categorie.
Dal 1 gennaio 2010, la Commissione è integrata da un medico INPS quale componente effettivo.
Distinti Saluti.
l'handicap rappresenta una situazione di svantaggio sociale che dipende dalla disabilità o menomazione e dal contesto sociale di riferimento in cui una persona vive (art. 3 comma 1, Legge 104/1992).
L'handicap inoltre viene considerato grave ("handicap con connotazione di gravità") quando la persona necessita di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione (art. 3 comma 3, Legge 104/1992).
Diversamente dalla valutazione delle minorazioni civili, la valutazione specifica per individuare e definire l'handicap non si basa su criteri medico-legali o percentualistici, bensì su criteri medico-sociali relativi alla condizione concreta di disagio, alla necessità di assistenza, ed alle difficoltà in ambito sociale che l'handicappato deve affrontare.
Per tale motivo, per l'accertamento della condizione di handicap, la Commissione competente per l'invalidità civile (composta da un medico specialista in medicina legale che assume le funzioni di presidente e da due medici di cui uno scelto prioritariamente tra gli specialisti in medicina del lavoro, scelti tra i medici dipendenti o convenzionati della Asl territorialmente competente) deve essere integrata da due ulteriori figure professionali:
1-Un operatore sociale
2-Un medico specialista nella disciplina riguardante la principale menomazione dell'invalido.
Esiste un'unica eccezione: nelle Province Autonome di Trento e di Bolzano, le Commissioni sono monocratiche, cioè l'accertamento viene effettuato da un solo medico e non da più medici.
Inoltre alla Commissione partecipa, di volta in volta, un sanitario in rappresentanza, rispettivamente, dell'Associazione nazionale dei mutilati ed invalidi civili (ANMIC), dell'Unione italiana ciechi (UIC), dell'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza ai sordomuti (ENS) e dell'Associazione nazionale delle famiglie dei fanciulli ed adulti subnormali (ANFFAS), ogni qualvolta devono pronunciarsi su invalidi appartenenti alle rispettive categorie.
Dal 1 gennaio 2010, la Commissione è integrata da un medico INPS quale componente effettivo.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
grazie per il suo interessamnento, ma il mio dubbio era sapere se un cieco parziale, che deve essere quasi sempre assistito che ha sì capacità di deambulare limitatamente agli ambienti conosciuti, ma che non riesce nè a leggere un citofono per intenderci è da considerarsi grave vista la giovane etè che dovrebbe consentire ben altre attività
[#3]
Spett.le Utente,
tale valutazione può essere fatta in maniera corretta solo da un collegio multidisciplinare di esperti, quale appunto la Commissione per l'accertamento della condizione di handicap, nella composizione di cui si è detto, e dopo aver tenuto conto degli elementi che danno luogo a svantaggio nel caso specifico e che Lei ha riportato, alla condizione concreta di disagio, alla necessità di assistenza, ed alle difficoltà in ambito sociale che l'handicappato deve affrontare.
Ruolo decisivo, nella valutazione del caso, avranno il medico specialista nella disciplina riguardante la principale menomazione dell'invalido (in questo caso l'Oculista), l'operatore sociale ed il medico rappresentante dell'Unione italiana ciechi (UIC).
Ancora Distinti Saluti.
tale valutazione può essere fatta in maniera corretta solo da un collegio multidisciplinare di esperti, quale appunto la Commissione per l'accertamento della condizione di handicap, nella composizione di cui si è detto, e dopo aver tenuto conto degli elementi che danno luogo a svantaggio nel caso specifico e che Lei ha riportato, alla condizione concreta di disagio, alla necessità di assistenza, ed alle difficoltà in ambito sociale che l'handicappato deve affrontare.
Ruolo decisivo, nella valutazione del caso, avranno il medico specialista nella disciplina riguardante la principale menomazione dell'invalido (in questo caso l'Oculista), l'operatore sociale ed il medico rappresentante dell'Unione italiana ciechi (UIC).
Ancora Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 14/07/2011.
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