Riconoscimento malattia professionale

Buongiorno sono MC dalla provincia di Bari; vi riscrivo dopo dopo tre mesi di fuoco!.Sono infine stato operato per spondilolistesi su base spondilosica slatentizzata da evento di sforzo fisico sul lavoro, ma trattato come malattia Inps in quanto ho avuto i sintomi di difficoltà nella deambulazione,il giorno seguente, presso il mio domicilio.Mi hanno impiantato artrodesi da L4-S1.Avevo nel frattempo fatto domanda di malattia professionale per vibrazioni trasmesse al corpo intero. Sono stato a visita Inail (ANANMESI, ORTOPEDICA,NEUROLOGICA)prima dell'intervento con dovuta documentazione e mi hanno rifiutato per inidonea esposizione al rischio.Ho presentato ricorso sempre tramite Patronato con l'aggravante dell'intervento di artrodesi e la collegiale tenutasi si è chiusa in maniera discorde.Queste le mie giuste argomentazioni: inizio a lavorare sin da 17 anni nel settore edile su macchine operatrici semoventi, dal 1990 al 2001(undici anni) titolare d'azienda del settore"movimento terra e lavori meccanico agrari in conto terzi con relativa conduzione e manutenzione dei mezzi pesanti da me posseduti quali ( pale meccaniche cingolate, escavatori,macchina frangipietre trainata, tutti di vecchia concezione ed altri attrezzi correlati). Dal 2001 al 2009 per 4-5anni saltuariamente come coadiuvante di attività commerciale di alimentari,e senza occupazione.Da ottobre 2009 a febbraio 2001 presso azienda dell'edilizia industria assunto come autista di camion, gru edili, macchina semovente, furgoni.Presso quest'ultima azienda per una politica organizzativa aziendale che non sto qui a descrivere ho svolto lavori manuali oltre che l'autista che mai ho svolto in quella maniera.Per citarne alcuni: montaggio manuale di cordoli stradali in pietra, sollevamento bidoni colmi di malta, sollevamento finestre oscuranti fino al secondo piano ed altri, tutto rigorosamente a mano. Il punto è che le nuove tabelle inail aggiornate hanno inserito tra le malattie tabellate nel supplemento n 66 gazz. uff. a marzo 2010 nella sezione malattie da agenti fisici categoria VIBRAZIONI TRASMESSE AL CORPO INTERO PER ATTIVITA' DI GUIDA DI AUTOMEZZI PESANTI E CONDUZIONE MEZZI MECCANICI malattie nosologicamente definite con relativi codici SPONDILODISCOPATIE DEL TRATTO LOMBARE ed ERNIA DISCALE LOMBARE. Come è possibile che d'avanti a tale evidenza di esposizione al rischio sia alle vibrazioni che alla movimentazione manuale di carichi l'inail regredisca addirittura con esito discorde di inidoneità dell' esposizione al rischio della MP non tabellata; scaricando così l'onere della prova a mio carico. A seguito di questo il patronato non ritiene adire per le vie legali seppure chiudendo la collegiale in maniera discorde.Io so perfettamente come la rete documenta, che l'orientamento attuale al risparmio degli enti pubblici e le sentenze contro inail tutte addirittura in cassazione molte volte vincenti mi fanno pensare che devo affrontare da solo fino in fondo questa situazione con un buon legale?
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233 26
Spett.le Utente,

purtroppo dopo l'iter amministativo, che si è esaurito con una collegiale discorde, non Le resta altra possibilità che presentare ricorso giudiziale alla Sezione Lavoro e Previdenza del Tribunale della sede ove presta attività lavorativa.
Le suggerisco di rivolgersi ad uno studio legale che tratti cause previdenziali in ambito assicurativo INAIL.

Distinti Saluti.

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Buonasera dott Mascotti! Ringraziandola per la sua celere risposta molto diplomatica, vi vengo a chiedere se da un suo modesto punto di vista io ho ragione oppure no! E se è vero che dato l'orientamento attuale dell'Inail a regredire quando emergono responsabilità da parte del datore di lavoro, oltre che andare al risparmio bisogna a questo punto perseverare fino all'ultimo. Una risposta non mi ha dato: come è possibile rivoltare la frittata in questo modo in presenza di una patologia nosologicamente definita, in malattia non tabellata? Io ho sei bulloni nella schiena sarò molto limitato in futuro, ma che società è questa? Chi ha veramente bisogno perisce? Grazie ancora!
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233 26
Spett.le Utente,

pur comprendendo le Sue motivazioni, tenga conto che in questa sede sarebbe inopportuno esprimersi su torti e ragioni.

Ancora Distinti Saluti.
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Ill.issimo Dott Mascotti restando nell'ambito della problematica sopra descritta vi informo anche che in questi giorni vengo a conoscenza di altri particolari.Subito dopo la reiezione della MP da parte
dell'INAIL , su consiglio del patronato richiedo al mio datore di lavoro copia delle cartelle sanitarie e di rischio relative alle visite mediche fatte in azienda dal medico competente della sicurezza,da me controfirmate e delle quali non mi è mai stata data copia. L'azienda mi rispondeva che la mia documentazione sanitaria era stata spedita in originale all'Inail. Di conseguenza con questa dichiarazione allegata facevo richiesta della medesima documentazione all'INAIL, che molto celermente mi informava della disponibilità ad estrarre copia della documentazione. Da una prima lettura delle cartelle mi è saltatosubito agli occhi che soprattutto nella prima cartella fatta in fase di assunzione e anche la seguente, nella parte dedicata all'anamnesi sono stati aggiunti dati relativi alla mia patologia in modo da evidenziare che io avevo una limitazione alla movimentazione dei carichi non oltre i 15 kg, che avevo problemi di ernie discali in L4-L5; nella cartellasi evidenziano palesemente discordanze come: rachide e apparato osteoarticolare (sbarrato in maniera chiara nella norma) e succesivamente alla voce idoneo che era sbarrata veniva aggiunto un no! Di fianco è statasbarrata idoneo con limitazioni e aggiunto quanto sopradetto. Il tutto in spazio ristrettissimo con calligrafia obbligata e di traverso alla lineare e chiara calligrafia usata in fase di anamnesi con la calma che il momento richiedeva. Ci sono anche degli allegati stampati a firma del medico competente che evidenziano chiaramente uno stato preesistente di morbosità di cui io avrei informato il medico competente. Veniamo al punto: è possibile che l'INAIL nell'emissione del giudizio di idoneità al rischio abbia tenuto conto di questi dati, peraltro falsi? Come è possibile che i mastini tanto attenti alla mia anamnesi ed esposizione al rischio abbiano travisato queste cartelle sanitarie palesemente alterate? Non ho voluto smuovere ancora le acque in quanto mi riserverò di farlo dopo l'esito di una perizia grafologica di parte di un esperto in materia nongià CTU di un tribunale. C'è un dato palesemente incongruente : la calligrafia differente che avrebbe cambiato il contenuto delle cartelle è presente anche nella prima cartella redatta due anni prima che è controfirmata da tutt'altro dottore con totale differente calligrafia. Insomma questa storia sembra non finire mai e se tiene conto di quello che ho passato e che sto ancora portando avanti il discorso del recupero credito per gli stipendi arretrati che nonostante sia in malattia non mi manda penso che di essere sottoposto a dura prova!
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233 26
Spett.le Utente,

dall'aggiornamento che riporta emergono uteriori elementi, che debbono essere ponderati e valutati dal Suo legale prima della formulazione del ricorso giudiziale.
La grafia delle cartelle è senz'altro uno di questi elementi; ma tenga presente che la cartella sanitaria di rischio può essere scritta da un ausiliario del medico competente (ad esempio un segretario, un infermiere), mentre poi il medico stesso la firma in calce validandone il contenuto.
As esempio, le cartelle sanitarie dei dipendenti che ho seguito nella mia pregressa attività di medico competente erano tutte elaborate mediante videoscrittura, e poi timbrate e firmate in calce da me medesimo in ogni pagina.
Quello che invece Lei dovrebbe andare a verificare è la corrispondenza fra le cartelle sanitarie di rischio degli anni passati, ed i giudizi del medico competente che Le sono stati consegnati (e che Lei avrebbe dovuto controfirmare, per ricevuta al datore di lavoro).
I giudizi, le limitazioni e le prescrizioni riportate in ogni cartella devono essere identici a quelli riportati nel documento che a Lei fu consegnato.

Ancora Distinti Saluti.
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Buongiorno la ringrazio ancora una volta immensamente per la celere risposta e sono d'accordo con lei quando dice che la firma può essere di un altro medico, ma è la compilazione stessa della cartella che risulta fatta da due mani diverse ciè con due calligrafie diverse e poi forse le è sfuggito che vi ho detto che i certificati di rischio appena compilati e da me controfirmati, non ci sono stati mai consegnati perchè il dottore diceva che non ci spettava una copia tanto è vero che a tutt'oggi nessuno dei miei colleghi (aimè tuti vittima dell'imprinting del posto di lavoro) ha mai avuto copia delle visite fatte in azienda. Da questo si può ben capire come la non consegna a nessun operaio sia pretestuosa per ulteriori scopi. Ci tenevo a precisarle che ricordo benissimo chi era in ufficio a fare le visite per tutte le tre volte che le ho fatte e tutti questi dottori non c'erano e gli esami di accertamento compreso il test alcool e stupefacenti si limitavano sempre a quelli di routine : battito cardiaco, spirometria, visita oculistica, urine, rumori. Mai ho detto o mi hanno fatto domande in merito ad ernie ecc...Pertanto su quale base il dott scrivente dice che avevo delle limitazioni io non ho mai fatto radiografie o consegnato reperti presistenti laddove ce ne fossero.Io capisco bene il suo non esprimersi in merito all'Inail, ma non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere. Sappiamo tutti che quelle frasi sono state aggiunte perciò vi dico che non è solo la firma diversa ma è la stessa compilazione della cartella calligraficamente discontinua e presenta delle correzioni. Grazie
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233 26
Spett.le Utente,

il fatto che Lei ed altri dipendenti non abbiate ricevuto copia dei giudizi di idoneità da parte del datore di lavoro costituisce violazione del D.Lgs. 81/08, art.41, comma 6 bis:
"Nei casi di cui alle lettere a), b), c) e d) del comma 6 il medico competente esprime il proprio
giudizio per iscritto dando copia del giudizio medesimo al lavoratore e al datore di lavoro."

Verifichi inoltre che la cartella sanitaria di rischio per il periodo 2009-2011 sia conforme al modello prescritto dal medesimo D.Lgs. 81/08, allegato 3A.
Tale modello prevede che la parte relativa all'anamnesi venga sottoscritta dal lavoratore, per conferma delle dichiarazioni anamnestiche.

Ancora Distinti Saluti.