Distorsione dito del piede
Salve, vorrei chiedere un consiglio..
Alcuni anni fa, cadendo, mi sono fatta male al terzo dito del piede sinistro. Al pronto soccorso mi hanno fatto le lastre ed hanno detto che non c'erano fratture. La diagnosi era distorsione e mi hanno consigliato di camminare per qualche giorno sul tallone, fare dei pediluvi e prendere un antinfiammatorio..
Dopo qunalche tempo, mi sono accorta che il dito del piede rimaneva aperto (praticamente quando sono in piedi, non riesco piu' ad unire il secondo ed il terzo dito del piede).
Alcuni mesi fa, durante una visita da un osteopata, mi e' stato detto che il tendine di quel dito e' "andato" e che il dito non torna piu' a posto.. E' possibile una cosa del genere? Ci puo' essere una responsabilita' del pronto soccorso nel momento in cui mi hanno visitata?
Grazie
Alcuni anni fa, cadendo, mi sono fatta male al terzo dito del piede sinistro. Al pronto soccorso mi hanno fatto le lastre ed hanno detto che non c'erano fratture. La diagnosi era distorsione e mi hanno consigliato di camminare per qualche giorno sul tallone, fare dei pediluvi e prendere un antinfiammatorio..
Dopo qunalche tempo, mi sono accorta che il dito del piede rimaneva aperto (praticamente quando sono in piedi, non riesco piu' ad unire il secondo ed il terzo dito del piede).
Alcuni mesi fa, durante una visita da un osteopata, mi e' stato detto che il tendine di quel dito e' "andato" e che il dito non torna piu' a posto.. E' possibile una cosa del genere? Ci puo' essere una responsabilita' del pronto soccorso nel momento in cui mi hanno visitata?
Grazie
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Gentile Signora,
il Suo quesito riguarda l'eventuale sussistenza di colpa medica in visita effettuata presso Servizio di Pronto Soccorso, successivamente alla quale è stato riscontrato dopo un certo tempo, ma senza formalizzazione di diagnosi, un difetto posturale del piede da deficit tendineo.
A tal fine, a mio parere, sarebbe in primo luogo necessario che Lei effettuasse una visita presso uno specialista ortopedico, onde stabilire mediante idonea certificazione quale è attualmente il deficit tendineo riscontrabile nel dito del piede che ha subìto il trauma distorsivo.
In secondo luogo, è indispensabile poter disporre della documentazione relativa alla visita in Pronto Soccorso di cui riferisce (quindi Lei dovrebbe richiedere le copie degli atti di Pronto Soccorso, che sono conservate in archivi appositi).
Quindi la documentazione dovrebbe essere esaminata da un medico legale, sempre di Sua fiducia, per verificare se nelle procedure poste in atto nei Suoi confronti in sede di Pronto Soccorso sia stata effettuata qualche errore od omissione relativamente a diagnosi e/o trattamenti effettuati o prescritti.
Ove il medico legale evidenziasse che vi è stato errore od omissione nella diagnosi e/o nei trattamenti effettuati o prescritti in Pronto Soccorso, la colpa medica potrebbe essere dimostrabile, ed eventualmente quantificabile il danno da Lei subìto.
Si tratta di un procedimento non certo semplice, ma per poter addebitare una "colpa medica", questa deve poter essere dimostrata senza ombra di dubbio.
Tenga infine conto che esiste un termine di prescrizione di 5 anni, ai sensi dell'art.2947 del codice civile, per la contestazione del danno da fatto illecito, doloso o colposo.
Distinti Saluti.
il Suo quesito riguarda l'eventuale sussistenza di colpa medica in visita effettuata presso Servizio di Pronto Soccorso, successivamente alla quale è stato riscontrato dopo un certo tempo, ma senza formalizzazione di diagnosi, un difetto posturale del piede da deficit tendineo.
A tal fine, a mio parere, sarebbe in primo luogo necessario che Lei effettuasse una visita presso uno specialista ortopedico, onde stabilire mediante idonea certificazione quale è attualmente il deficit tendineo riscontrabile nel dito del piede che ha subìto il trauma distorsivo.
In secondo luogo, è indispensabile poter disporre della documentazione relativa alla visita in Pronto Soccorso di cui riferisce (quindi Lei dovrebbe richiedere le copie degli atti di Pronto Soccorso, che sono conservate in archivi appositi).
Quindi la documentazione dovrebbe essere esaminata da un medico legale, sempre di Sua fiducia, per verificare se nelle procedure poste in atto nei Suoi confronti in sede di Pronto Soccorso sia stata effettuata qualche errore od omissione relativamente a diagnosi e/o trattamenti effettuati o prescritti.
Ove il medico legale evidenziasse che vi è stato errore od omissione nella diagnosi e/o nei trattamenti effettuati o prescritti in Pronto Soccorso, la colpa medica potrebbe essere dimostrabile, ed eventualmente quantificabile il danno da Lei subìto.
Si tratta di un procedimento non certo semplice, ma per poter addebitare una "colpa medica", questa deve poter essere dimostrata senza ombra di dubbio.
Tenga infine conto che esiste un termine di prescrizione di 5 anni, ai sensi dell'art.2947 del codice civile, per la contestazione del danno da fatto illecito, doloso o colposo.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.3k visite dal 06/07/2011.
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