Infortunio
salve io il 29/11/2010 ho avuto un incidente sul lavoro riportando una frattura complessa al calcagno sx una frattura complessa pluriframmentaria all astragalo dx la frattura delle vertebre (L2 L3 L4)e la frattura di otto costole.
dopo la rimozione dei gessi e stata riscontrata anche un algodistrofia.
ora a distanza di 7 mesi io faccio fatica a camminare ho dolori al carico limitazione ai movimenti dei piedi(SOTTOASTRAGALICA BLOCCATA)alla mattina mi ci vuole un po prima di ingranare bene e riesco a stare in piedi x circa due tre ore al giorno.volevo sapere che percentuale mi spetta da parte dell inail piu o meno e se il mio datore di lavoro deve riconoscermi qualcosa. grazie
dopo la rimozione dei gessi e stata riscontrata anche un algodistrofia.
ora a distanza di 7 mesi io faccio fatica a camminare ho dolori al carico limitazione ai movimenti dei piedi(SOTTOASTRAGALICA BLOCCATA)alla mattina mi ci vuole un po prima di ingranare bene e riesco a stare in piedi x circa due tre ore al giorno.volevo sapere che percentuale mi spetta da parte dell inail piu o meno e se il mio datore di lavoro deve riconoscermi qualcosa. grazie
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Gentile Signore,
senza una visita medico-legale è impossibile dire la percentuale di danno che potrebbe essere valutata dall'INAIL; per la valutazione, infatti, bisognerà tener conto dell'aspetto radiografico della frattura di calcagno e del suo effettivo impatto sulla funzionalità di caviglia e piede, il grado di schiacciamento dei corpi vertebrali e l'effettiva limitazione dei movimenti della colonna, se le fratture costali siano composte o scomposte e se vi sono anche esiti pleuritici e riflessi sulla funzionalità respiratoria.
Per quanto riguarda il datore di lavoro, se vi è una sua responsabilità nel determinismo dell'infortunio, potrà corrispondere la sua parte di risarcimento; tenga presente, però, che in questo caso l'INAIL potrà riprendersi indietro le somme corrisposte (rivalsa).
A lei, quindi, resterebbe solo la differenza; per esempio, se l'INAIL le dà 100 e il datore di lavoro 120, a lei non andrebbero 100+120 = 220, ma, dovendo restituire 100, andrà la differenza, cioè 100+120-100 = 120.
http://www.medico-legale.it/infortunio_inail.html
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/165-infortunio-inail.html
Cordiali saluti.
senza una visita medico-legale è impossibile dire la percentuale di danno che potrebbe essere valutata dall'INAIL; per la valutazione, infatti, bisognerà tener conto dell'aspetto radiografico della frattura di calcagno e del suo effettivo impatto sulla funzionalità di caviglia e piede, il grado di schiacciamento dei corpi vertebrali e l'effettiva limitazione dei movimenti della colonna, se le fratture costali siano composte o scomposte e se vi sono anche esiti pleuritici e riflessi sulla funzionalità respiratoria.
Per quanto riguarda il datore di lavoro, se vi è una sua responsabilità nel determinismo dell'infortunio, potrà corrispondere la sua parte di risarcimento; tenga presente, però, che in questo caso l'INAIL potrà riprendersi indietro le somme corrisposte (rivalsa).
A lei, quindi, resterebbe solo la differenza; per esempio, se l'INAIL le dà 100 e il datore di lavoro 120, a lei non andrebbero 100+120 = 220, ma, dovendo restituire 100, andrà la differenza, cioè 100+120-100 = 120.
http://www.medico-legale.it/infortunio_inail.html
https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/165-infortunio-inail.html
Cordiali saluti.
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 28/06/2011.
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