Diabete tipo 1 compenso labile e aggravanti.
Gentili Dottori vorrei un vostro parere riguardo la patologia diabetica.
vorrei sapere che codice di invalidita mi spetta con questa diagnosi.
Da certificazione
Si certifica che il sig....e affetto da diabete mellito tipo 1 insulino dipendente,e in terapia con insulina 4 somm al di'.
presenta un compenso metabolico labile con frequenti episodi di ipoglicemia.
il paziente presenta inoltre complicanze microangiopatiche-retinopatia diabetica background disturbi del trofismo plantare bilateralmente con sintomi algici e parestesici in assenza al momento di segni strumentali di neuropatia diabetica.
vorrei sapere da tabella ministeriale quale mi spetta il
9309
9310
9311
mi affido alle vostre conoscenze mediche e ringrazio anticipatamente.
vorrei sapere che codice di invalidita mi spetta con questa diagnosi.
Da certificazione
Si certifica che il sig....e affetto da diabete mellito tipo 1 insulino dipendente,e in terapia con insulina 4 somm al di'.
presenta un compenso metabolico labile con frequenti episodi di ipoglicemia.
il paziente presenta inoltre complicanze microangiopatiche-retinopatia diabetica background disturbi del trofismo plantare bilateralmente con sintomi algici e parestesici in assenza al momento di segni strumentali di neuropatia diabetica.
vorrei sapere da tabella ministeriale quale mi spetta il
9309
9310
9311
mi affido alle vostre conoscenze mediche e ringrazio anticipatamente.
[#1]
Spett.le Utente
a mio parere la voce tabellare (D.M. 5 febbraio 1992)che é più attinente all'infermità descritta nella certificazione di cui Lei riporta il testo, è quella al Cod. 9310 "DIABETE MELLITO INSULINO-DIPENDENTE CON MEDIOCRE CONTROLLO METABOLICO E IPERLIPIDEMIA O CON CRISI IPOGLICEMICHE FREQUENTI NONOSTANTE TERAPIA (CLASSE III)"= 51-60% .
Tenga anche presente le "Modalità di uso della tabella d'invalidità":
<La nuova tabella fa riferimento alla incidenza delle infermità invalidanti sulla capacità lavorativa
secondo i criteri della normativa vigente. Pertanto richiede l'analisi e la misura percentuale di
ciascuna menomazione anatomo-funzionale e dei suoi riflessi negativi sulla capacità lavorativa. La
tabella elenca sia infermità individuate specificatamente, cui è attribuita una determinata
percentuale "fissa", sia infermità il cui danno funzionale permanente viene riferito a fasce
percentuali di perdita della capacità lavorativa di dieci punti, utilizzate prevalentemente nei casi di
più difficile codificazione. Molte altre infermità non sono tabellate ma, in ragione della loro natura
e gravità, è possibile valutarne il danno con criterio analogico rispetto a quelle tabellate.
1) Il danno funzionale permanente è riferito alla capacità lavorativa (art. 1, comma 3 ed art. 2
comma 2 D.L. 23 novembre 1988, n. 509) che deve intendersi come capacità lavorativa generica
con possibilità di variazioni in più del valore base, non superiori a cinque punti di percentuale, nel
caso in cui vi sia anche incidenza sulle occupazioni confacenti alle attitudini del soggetto (capacità
cosiddetta semispecifica) e sulla capacità lavorativa specifica.
Le variazioni possono anche essere nel senso di una riduzione, non maggiore di cinque punti
quando l'infermità risulti non avere incidenza sulla capacità lavorativa semispecifica e specifica.
2) NEL CASO DI INFERMITÀ UNICA, la percentuale di BASE della invalidità permanente viene
espressa utilizzando, per le infermità elencate nella tabella:
a) la percentuale fissa di invalidità, quando l'infermità corrisponde, per natura e grado,
esattamente alla voce tabellare (colonna "fisso");
b) la misura percentuale di invalidità calcolata rimanendo all'interno dei valori di fascia
percentuale che la comprende quando l'infermità sia elencata in fascia (colonna "min-max");
c) se l'infermità non risulta elencata in tabella viene valutata percentualmente ricorrendo al
criterio analogico rispetto ad infermità analoghe e
di analoga gravità come indicato sub a) e sub
b).>
Distinti Saluti.
a mio parere la voce tabellare (D.M. 5 febbraio 1992)che é più attinente all'infermità descritta nella certificazione di cui Lei riporta il testo, è quella al Cod. 9310 "DIABETE MELLITO INSULINO-DIPENDENTE CON MEDIOCRE CONTROLLO METABOLICO E IPERLIPIDEMIA O CON CRISI IPOGLICEMICHE FREQUENTI NONOSTANTE TERAPIA (CLASSE III)"= 51-60% .
Tenga anche presente le "Modalità di uso della tabella d'invalidità":
<La nuova tabella fa riferimento alla incidenza delle infermità invalidanti sulla capacità lavorativa
secondo i criteri della normativa vigente. Pertanto richiede l'analisi e la misura percentuale di
ciascuna menomazione anatomo-funzionale e dei suoi riflessi negativi sulla capacità lavorativa. La
tabella elenca sia infermità individuate specificatamente, cui è attribuita una determinata
percentuale "fissa", sia infermità il cui danno funzionale permanente viene riferito a fasce
percentuali di perdita della capacità lavorativa di dieci punti, utilizzate prevalentemente nei casi di
più difficile codificazione. Molte altre infermità non sono tabellate ma, in ragione della loro natura
e gravità, è possibile valutarne il danno con criterio analogico rispetto a quelle tabellate.
1) Il danno funzionale permanente è riferito alla capacità lavorativa (art. 1, comma 3 ed art. 2
comma 2 D.L. 23 novembre 1988, n. 509) che deve intendersi come capacità lavorativa generica
con possibilità di variazioni in più del valore base, non superiori a cinque punti di percentuale, nel
caso in cui vi sia anche incidenza sulle occupazioni confacenti alle attitudini del soggetto (capacità
cosiddetta semispecifica) e sulla capacità lavorativa specifica.
Le variazioni possono anche essere nel senso di una riduzione, non maggiore di cinque punti
quando l'infermità risulti non avere incidenza sulla capacità lavorativa semispecifica e specifica.
2) NEL CASO DI INFERMITÀ UNICA, la percentuale di BASE della invalidità permanente viene
espressa utilizzando, per le infermità elencate nella tabella:
a) la percentuale fissa di invalidità, quando l'infermità corrisponde, per natura e grado,
esattamente alla voce tabellare (colonna "fisso");
b) la misura percentuale di invalidità calcolata rimanendo all'interno dei valori di fascia
percentuale che la comprende quando l'infermità sia elencata in fascia (colonna "min-max");
c) se l'infermità non risulta elencata in tabella viene valutata percentualmente ricorrendo al
criterio analogico rispetto ad infermità analoghe e
di analoga gravità come indicato sub a) e sub
b).>
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Ex utente
La ringrazio Dott per la sua spiegazione,
ma nel mio caso come da patologie descritte in certificazione
Ma con il codice M. 9310 da 51% al 60% quale valore mi andrebbe attribuito in percentuale, il piu alto o il piu basso?
Mi scusi, so che può dipendere dal dottore che mi visiterà
ma valutando la certificazione?
DISTINTI SALUTI
ma nel mio caso come da patologie descritte in certificazione
Ma con il codice M. 9310 da 51% al 60% quale valore mi andrebbe attribuito in percentuale, il piu alto o il piu basso?
Mi scusi, so che può dipendere dal dottore che mi visiterà
ma valutando la certificazione?
DISTINTI SALUTI
[#3]
Spett.le Utente,
come Lei ha anticipato, il valore all'interno della fascia 51-60% dovrebbe essere attribuito dalla Commissione che la sottoporrà a visita sulla base delle Sue condizioni cliniche.
Le faccio presente che in questa sede si possono solo ipotizzare stime di valutazioni, ma che il grado di invalidità civile viene stabilito (non a caso) da una Commissione di più medici, dopo visita diretta dell'interessato.
Distinti Saluti.
come Lei ha anticipato, il valore all'interno della fascia 51-60% dovrebbe essere attribuito dalla Commissione che la sottoporrà a visita sulla base delle Sue condizioni cliniche.
Le faccio presente che in questa sede si possono solo ipotizzare stime di valutazioni, ma che il grado di invalidità civile viene stabilito (non a caso) da una Commissione di più medici, dopo visita diretta dell'interessato.
Distinti Saluti.
[#4]
Ex utente
Gentile Dottore protrebbe spiegarmi le differenze tra il D.M 9309 e 9310 perchè entrambi riportano DIABETE MELLITO,e le attinenze da certificazione che ipoteticamente mi porterebbero
al 9310.
Le chiedo questo perchè potrei trovare una commissione medica che sottostimandomi potrebbe assegnarmi il 9309.
al 9310.
Le chiedo questo perchè potrei trovare una commissione medica che sottostimandomi potrebbe assegnarmi il 9309.
[#5]
Spett.le Utente,
esaminiamo le voci tabellari in questione:
Cod.9309 "DIABETE MELLITO 1° O 2° CON COMPLICANZE MICRO-MACROANGIOPATICHE CON MANIFESTAZIONI CLINICHE DI MEDIO GRADO (CLASSE III)"= 41-50%
Cod. 9310 "DIABETE MELLITO INSULINO-DIPENDENTE CON MEDIOCRE CONTROLLO METABOLICO E IPERLIPIDEMIA O CON CRISI IPOGLICEMICHE FREQUENTI NONOSTANTE TERAPIA (CLASSE III)"= 51-60% .
*************
La voce Cod.9309:
-può essere un diabete mellito tipo 1 o tipo 2
-NON é in trattamento insulinico (cioè è trattato solo con dieta e/o farmaci)
- ha manifestazioni di lesioni ai piccoli vasi (microangiopatia) di medio grado
la voce Cod.9310:
-è un diabete insulino-dipendente (tipo1 o tipo2 insulino-trattato)
-E' SI in trattamento insulinico
-ha un MEDIOCRE CONTROLLO METABOLICO ed iperlipidemia
oppure
ha crisi ipoglicemiche frequenti (nonostante la terapia).
Da quanto Lei descrive relativamente al Suo caso (certificazione del Suo Medico di Medicina Generale) risulta:
<diabete mellito tipo 1 insulino dipendente
terapia con insulina 4 somm al di'.
compenso metabolico labile con frequenti episodi di ipoglicemia>.
***************
Concludendo, la differenza fra i due codici è ben evidente, come Lei stesso avrà potuto constatare, ed a mio parere il Suo caso è compatibile col Cod. 9310.
Ancora Distinti Saluti.
esaminiamo le voci tabellari in questione:
Cod.9309 "DIABETE MELLITO 1° O 2° CON COMPLICANZE MICRO-MACROANGIOPATICHE CON MANIFESTAZIONI CLINICHE DI MEDIO GRADO (CLASSE III)"= 41-50%
Cod. 9310 "DIABETE MELLITO INSULINO-DIPENDENTE CON MEDIOCRE CONTROLLO METABOLICO E IPERLIPIDEMIA O CON CRISI IPOGLICEMICHE FREQUENTI NONOSTANTE TERAPIA (CLASSE III)"= 51-60% .
*************
La voce Cod.9309:
-può essere un diabete mellito tipo 1 o tipo 2
-NON é in trattamento insulinico (cioè è trattato solo con dieta e/o farmaci)
- ha manifestazioni di lesioni ai piccoli vasi (microangiopatia) di medio grado
la voce Cod.9310:
-è un diabete insulino-dipendente (tipo1 o tipo2 insulino-trattato)
-E' SI in trattamento insulinico
-ha un MEDIOCRE CONTROLLO METABOLICO ed iperlipidemia
oppure
ha crisi ipoglicemiche frequenti (nonostante la terapia).
Da quanto Lei descrive relativamente al Suo caso (certificazione del Suo Medico di Medicina Generale) risulta:
<diabete mellito tipo 1 insulino dipendente
terapia con insulina 4 somm al di'.
compenso metabolico labile con frequenti episodi di ipoglicemia>.
***************
Concludendo, la differenza fra i due codici è ben evidente, come Lei stesso avrà potuto constatare, ed a mio parere il Suo caso è compatibile col Cod. 9310.
Ancora Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.3k visite dal 02/06/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Diabete
Il diabete (o diabete mellito) è una malattia cronica dovuta a un eccesso di glucosio nel sangue e carenza di insulina: tipologie, fattori di rischio, cura e prevenzione.