Depressione e dispensa dal servizio

salve, sono un dipendente pubblico con oltre 33 anni di servizio nel settore dei controlli pubblici.
Da alcuni anni, dopo un grave incidente professionale, soffro di depressione.
Il medico ha certificato una depressione maggiore resistente ai trattamenti farmacologici. Oltre a questo ho accumuulato altre patologie: diverse erine discali, sia cervicali che lombari; artrosi diffuse alla schiena ed alle anche; una coxoartrosi bilaterale e dei danni alle spalle che a volte danno forti dolori e parestesie alle braccia.
A causa di questi malanni non sono più efficiente come una volta al lavoro e tendo ad assentarmi molto. Nel corso dell'ultimo triennio sono mancato dal lavoro per circa 220 giornate.
Recentemente ho letto che è possibile ottenere una dispensa dal servizio con l'attribuzione di una pensione commisurata ai versamenti maturati.
Non intendo ricorrere alla causa di servizio ma alla disciplina per le altre forme di dispensa.
Quello che volevo chiedervi è se la depressione come quella di cui soffro è una delle cause di dispensa dal servizio possibili. Temo l'avvio del procedimento di accesso alla dispensa perchè penso che se non andasse in porto ne trarrei dei danni psichici non indifferenti.
So che le altre patologie non sono rientute valide.
Grazie per l'eventuale risposta.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,
sulla base di quanto Lei riferisce, potrebbe presentare istanza di pensionamento ai sensi della Legge 335/95.

Hanno diritto alla pensione di inabilità (art. 2, 12° comma, Legge 335/95), tutti i lavoratori dipendenti pubblici, iscritti all'assicurazione INPDAP, che abbiano un'inabilità permanente e assoluta, fisica o mentale, a svolgere qualsiasi attività lavorativa, (dipendente o autonoma), NON derivante da causa di servizio.

La richiesta di concessione del trattamento di pensione di inabilità richiede che l'iscritto, indipendentemente dall'età anagrafica, sia in possesso di 5 anni d'anzianità contributiva, anche non continuativi, dei quali almeno 3 versati nei 5 anni precedenti la cessazione dal servizio.

La pensione viene calcolata sulla base dell'anzianità contributiva maturata, aumentata di un ulteriore periodo compreso tra l' età alla cessazione ed il compimento dell'età pensionabile.

Può trovare i riferimenti normativi ed istruzioni sulle procedure da seguire al seguente link:
http://www.superabile.it/web/it/CANALI_TEMATICI/Superabilex/Previdenza_e_Assistenza_economica/Lavoratori_invalidi/info-988728831.html

Le consiglio inoltre, ai fini della presentazione dell'istanza e del successivo iter, di appoggiarsi ad un Ente di Patronato.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]