Uno specialista ortopedico, che indicava un possibile danneggiamento alla "cuffia dei rotatori"
Gentili Specialisti, gradirei sottoporre alla Vostra cortese attenzione quanto accaduto a mia madre, per avere un parere ed eventuali consigli.
Circa due mesi fa. mentre si accingeva a scendere dal treno, veniva urtata da tergo da una persona e, per non cadere a terra sul marciapiede sottostante, si teneva con il bracci dx,accusando da subito un forte dolore alla relativa spalla.
In seguito recatasi al P.S. gli veniva diagnosticato un "trauma contusivo" spalla dx. con prognoso di giorni 10 s.c. ed eventuale controllo specialistico.
Nei giorni seguenti, considerato che tale dolore aumentava, si recava da uno specialista ortopedico, che indicava un possibile danneggiamento alla "cuffia dei rotatori" consigliando un ecografia.
La stessa evidenziava "rottura completa della cuffia con retrazione del sovraspinato e del sottospinato, senza calcificazioni".
L'ortopedico a seguito del responso di cui sopra, consigliava l'intervento chirurgico.
Ora, premesso quanto sopra, specificando che mia madre ha 70 anni e non è propensa ad operarsi, considerato che la persona che le ha causato il danno, aveva regolare polizza assicurativa ed ha denunciato l'accaduto, gradirei nello specifico sapere:
- occorre fare una visita medico legale di parte o si potrebbe fare successivamente a quella che disporrà la Compagnia?
- indicativamente, solo a scopo conoscitivo,quanti potrebbero essere i
"punti" d'invalidità che gli sarebbero attribuiti per il danno subito e la menomazione rimasta (il braccio dx quasi non lo usa)?
- considerata l'età e ben sapendo che le Assicurazioni tendono a liquidare il minimo indispensabile, potrebbero ad esempio sostenere che le lesioni dichiarate erano già esistenti?
- chiedo queste precisazioni, poichè sia mia madre che il sottoscritto siamo inesperti (per fortuna) in materia e, non avendo preso un legale, non vorremmo avere brutte sorprese (oltre al danno la beffa).
Nell'attesa di una Vostra cortese risposta, porgo cordiali saluti.
Circa due mesi fa. mentre si accingeva a scendere dal treno, veniva urtata da tergo da una persona e, per non cadere a terra sul marciapiede sottostante, si teneva con il bracci dx,accusando da subito un forte dolore alla relativa spalla.
In seguito recatasi al P.S. gli veniva diagnosticato un "trauma contusivo" spalla dx. con prognoso di giorni 10 s.c. ed eventuale controllo specialistico.
Nei giorni seguenti, considerato che tale dolore aumentava, si recava da uno specialista ortopedico, che indicava un possibile danneggiamento alla "cuffia dei rotatori" consigliando un ecografia.
La stessa evidenziava "rottura completa della cuffia con retrazione del sovraspinato e del sottospinato, senza calcificazioni".
L'ortopedico a seguito del responso di cui sopra, consigliava l'intervento chirurgico.
Ora, premesso quanto sopra, specificando che mia madre ha 70 anni e non è propensa ad operarsi, considerato che la persona che le ha causato il danno, aveva regolare polizza assicurativa ed ha denunciato l'accaduto, gradirei nello specifico sapere:
- occorre fare una visita medico legale di parte o si potrebbe fare successivamente a quella che disporrà la Compagnia?
- indicativamente, solo a scopo conoscitivo,quanti potrebbero essere i
"punti" d'invalidità che gli sarebbero attribuiti per il danno subito e la menomazione rimasta (il braccio dx quasi non lo usa)?
- considerata l'età e ben sapendo che le Assicurazioni tendono a liquidare il minimo indispensabile, potrebbero ad esempio sostenere che le lesioni dichiarate erano già esistenti?
- chiedo queste precisazioni, poichè sia mia madre che il sottoscritto siamo inesperti (per fortuna) in materia e, non avendo preso un legale, non vorremmo avere brutte sorprese (oltre al danno la beffa).
Nell'attesa di una Vostra cortese risposta, porgo cordiali saluti.
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In primo luogo, per poter esprimere un parere medico-legale in tema di valutazione del danno biologico, è necessario che la situazione clinica sia stabilizzata e che la mamma venga considerata dall'ortopedico "guarita con postumi da valutare in sede medico-legale", quindi dovrà completare le sue cure riabilitative o chirurgiche e successivamente Le consiglio di andare da un medico-legale per una perizia di parte da inviare poi all'Assicurazione che dovrà risarcire il danno.
Per quando riguarda il punteggio e le problematiche relative alla situazione preesistente (probabile degenerazione della cuffia) solo il medico-legale di parte Le potrà rispondere dopo avere visitato la mamma, esaminato la documentazione sanitaria e visionato la polizza.
Per quando riguarda il punteggio e le problematiche relative alla situazione preesistente (probabile degenerazione della cuffia) solo il medico-legale di parte Le potrà rispondere dopo avere visitato la mamma, esaminato la documentazione sanitaria e visionato la polizza.
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
[#2]
Utente
Egr. Dott. Golia, intanto la ringrazio vivamente per la puntuale ed esaustiva domanda, permettendomi di disturbarla ulteriormente per avere alcune precisazioni in merito, ovvero:
- Se non andiamo dal medico legale di parte ed aspettiamo l'offerta (subordinata alla loro visita) della Compagnia di Assicurazioni, che problema ci sarebbe?
- potremmo eventualmente fare una nostra perizia in un secondo tempo, qualora l'offerta della Compagnia non fosse soddisfacente?
- anche supponendo un eventuale degenerazione della cuffia, dovuta all'età (mia madre ha sempre fatto la casalinga e non aveva mai sofferto di specifici dolori alla spalla) quale sarebbe il punteggio minimo in percentuale sotto il quale non scendere a compromessi con l'Assicurazione?
Potrebbero sembrarle domande banali, poichè essendo l'infortunio coperto da Assicurazione di Responsabilità Civile, le spese mediche, legali, peritali, ecc. ecc, probabilmente prima o poi verranno rimborsate a mia madre, ma siccome Lei purtroppo vivacchia con una misera pensione, per principio non vuole anticipare denaro per quanto accaduto e non vuole assolutamente che lo stesso sia anticipato dal sottoscritto.
Ecco perchè, anche se sconsigliata dal sottoscritto, ha deciso di non fare nulla se non le terapie necessarie alla stabilizzazione del danno, quaindi non vuole sottoporsi ad intevento chirurgico, non vuole interessare della cosa un legale e non ritiene di fare nessuna perizia di parte.
Sperando in una Sua ulteriore risposta, le auguro una buona serata.
Cordialmente
Stefano S
- Se non andiamo dal medico legale di parte ed aspettiamo l'offerta (subordinata alla loro visita) della Compagnia di Assicurazioni, che problema ci sarebbe?
- potremmo eventualmente fare una nostra perizia in un secondo tempo, qualora l'offerta della Compagnia non fosse soddisfacente?
- anche supponendo un eventuale degenerazione della cuffia, dovuta all'età (mia madre ha sempre fatto la casalinga e non aveva mai sofferto di specifici dolori alla spalla) quale sarebbe il punteggio minimo in percentuale sotto il quale non scendere a compromessi con l'Assicurazione?
Potrebbero sembrarle domande banali, poichè essendo l'infortunio coperto da Assicurazione di Responsabilità Civile, le spese mediche, legali, peritali, ecc. ecc, probabilmente prima o poi verranno rimborsate a mia madre, ma siccome Lei purtroppo vivacchia con una misera pensione, per principio non vuole anticipare denaro per quanto accaduto e non vuole assolutamente che lo stesso sia anticipato dal sottoscritto.
Ecco perchè, anche se sconsigliata dal sottoscritto, ha deciso di non fare nulla se non le terapie necessarie alla stabilizzazione del danno, quaindi non vuole sottoporsi ad intevento chirurgico, non vuole interessare della cosa un legale e non ritiene di fare nessuna perizia di parte.
Sperando in una Sua ulteriore risposta, le auguro una buona serata.
Cordialmente
Stefano S
[#3]
Gentile utente, mi permetto di rispondere per quanto possibile ai suoi interrogativi. Avendo la persona che ha causato il danno riconosciuta la propria responsabilità e fatta la denuncia, non ci dovrebbero essere problemi. E' ovvio che se lei sta alla valutazione della Compagnia assicuratrice è facile che il suo danno sia sottostimato e quindi anche il risarcimento, non avendo lei parametri per valutare la congruità di tale risarcimento. Il consiglio è prima fare una relazione di parte, poi presentarsi alla valutazione della Compagnia, assistiti da un legale. Forse le sembrerà una prassi complicata ma è l'unica strada per avere un giusto risarcimento. E' ovvio che tutte le spese, documentate, mediche e legali, le verranno interamente rimborsate.
Saluti e auguri.
Dott. Luciano Mazzucco
PS In linea generale, pur con i limiti del non aver visitato la sua mamma, ritengo non adeguato un intervento di riparazione della cuffia dei rotatori in un soggetto di 70 anni.
Saluti e auguri.
Dott. Luciano Mazzucco
PS In linea generale, pur con i limiti del non aver visitato la sua mamma, ritengo non adeguato un intervento di riparazione della cuffia dei rotatori in un soggetto di 70 anni.
Dott. Luciano Mazzucco
Specialista Ortopedia e Traumatologia
Firenze
[#4]
Utente
Gent.mo Dott. Mazzucco,
la ringrazio per la precisa ed esaustiva risposta che rispecchia pienamente ciò che pensavo anch’io e ciò che avevo consigliato anche a mia madre, ovvero farsi seguire da un legale e comunque fare una propria perizia medico/legale da presentare alla Compagnia d’assicurazioni.
Purtroppo così non è stato, infatti mia madre ha agito di testa propria, io che abito lontano da lei e sono sempre fuori per lavoro non ho potuto seguire la cosa come avrei voluto, quindi, proprio la settimana scorsa si è sottoposta a visita medico/legale disposta dalla Compagnia d’Assicurazioni, presentandosi alla stessa ovviamente senza nessuna perizia di parte e senza la presenza di un proprio medico.
Non volendola disturbare oltre, considerato che ormai il “danno” è stato fatto, almeno credo, gradirei solo sapere, ammesso che ciò fosse possibile senza una visita approfondita, che punteggio d’invalidità permanente, secondo ciò che le avevo precedentemente descritto, mia madre possa sperare di ottenere.
Chiaramente mi accontenterei di una stima approssimativa, considerando l’età, la menomazione che le è rimasta (come saprà il braccio non lo alza del tutto e non può forzarlo) i giorni di prognosi fatti (circa 60) ed altri ed eventuali parametri che riterrà utili alla quantificazione del danno.
Le chiedo questo, poiché qualora la cifra proposta dal liquidatore sia accettabile, ovvero non troppo distante da quanto realmente dovutole, le consiglierò di accettare, altrimenti potrei convincerla di rivolgersi ad un legale e quindi optare per una causa, con tutti i rischi ed i tempi biblici che essa comporterà.
Nella speranza di ricevere una sua graditissima risposta, la saluto cordialmente augurandole buone feste.
Stefano S
la ringrazio per la precisa ed esaustiva risposta che rispecchia pienamente ciò che pensavo anch’io e ciò che avevo consigliato anche a mia madre, ovvero farsi seguire da un legale e comunque fare una propria perizia medico/legale da presentare alla Compagnia d’assicurazioni.
Purtroppo così non è stato, infatti mia madre ha agito di testa propria, io che abito lontano da lei e sono sempre fuori per lavoro non ho potuto seguire la cosa come avrei voluto, quindi, proprio la settimana scorsa si è sottoposta a visita medico/legale disposta dalla Compagnia d’Assicurazioni, presentandosi alla stessa ovviamente senza nessuna perizia di parte e senza la presenza di un proprio medico.
Non volendola disturbare oltre, considerato che ormai il “danno” è stato fatto, almeno credo, gradirei solo sapere, ammesso che ciò fosse possibile senza una visita approfondita, che punteggio d’invalidità permanente, secondo ciò che le avevo precedentemente descritto, mia madre possa sperare di ottenere.
Chiaramente mi accontenterei di una stima approssimativa, considerando l’età, la menomazione che le è rimasta (come saprà il braccio non lo alza del tutto e non può forzarlo) i giorni di prognosi fatti (circa 60) ed altri ed eventuali parametri che riterrà utili alla quantificazione del danno.
Le chiedo questo, poiché qualora la cifra proposta dal liquidatore sia accettabile, ovvero non troppo distante da quanto realmente dovutole, le consiglierò di accettare, altrimenti potrei convincerla di rivolgersi ad un legale e quindi optare per una causa, con tutti i rischi ed i tempi biblici che essa comporterà.
Nella speranza di ricevere una sua graditissima risposta, la saluto cordialmente augurandole buone feste.
Stefano S
[#5]
Caro Sig. Stefano, una stima anche molto approssimativa le servirà a poco, perchè se le dico che una riduzione dei movimenti della metà della spalla è "tabellata" in responsabilità civile come 13 punti percentuali se l'arto è il destro (in destrimane) e 10 punti per l'arto sinistro, per lei questo numero dirà poco. Occorre vedere (per questo ci vuole una valutazione diretta degli esiti da parte dello specialista) quanto la patologia (traumatica o altro) ha lasciato di invalidante nella persona lesa. Non è il tipo di patologia in se che determina l'entità del danno, quanto gli esiti, di maggior o minore importanza. Inoltre, per passsare dal valore dell'esito permanente al valore "monetario" dell'indennizzo ci vuole un calcolo complicato (giorni di inabilità temporanea, parziale e assoluta, entità del danno morale, età del leso, ecc) che solo il legale sa e può fare; quindi quando la Compagnia le offrirà una cifra per risarcimento, lei non potrà sapere se è congrua o meno, cioè se è "più o meno distante da quanto realmente dovutole".
Quindi la strada per un giusto e lecito indennizzo è quella indicata. Abbia fiducia. Saluti e auguri. Dott. Mazzucco
Quindi la strada per un giusto e lecito indennizzo è quella indicata. Abbia fiducia. Saluti e auguri. Dott. Mazzucco
[#6]
Medico legale, Chirurgo d'urgenza, Ginecologo
sarebbe veramente imperdonabile fare una stima.Intanto perchè la medicina legale non è un bene immobiole da valutare e poi, in questo caso, come le ha risposto il collega sarebbe IMPOSSIBILE.
Le tabelle sono asettiche nell'anima, la medicina no MAI e se aggiunge il termine legale ancor meno. Certi discorsi lasciamoli agli avvocati.
Le tabelle sono asettiche nell'anima, la medicina no MAI e se aggiunge il termine legale ancor meno. Certi discorsi lasciamoli agli avvocati.
[#7]
pienamente d'accordo con il collega dr. Funicello ... va ricordato che il danno biologico permanente è sempre una stima 'personalizzata' del danno all'integrità psicofisica e non un numeretto percentuale stampato su un libro, stesso discorso vale per la valutazione dell'inabilità temporanea.
consiglio: andare sempre da un medico di parte specialista in medicina legale e (non a caso) delle assicurazioni.
consiglio: andare sempre da un medico di parte specialista in medicina legale e (non a caso) delle assicurazioni.
Dr.Carlo Paschina specialista in
Medicina Legale e delle Assicurazioni
-CAGLIARI-
[#8]
Oncologo, Medico legale
Gentile utente
condivido quanto detto dai colleghi della necessita' di rivolgersi a
medici specialisti in medicina legale e non solo ctu che
normalmente sono scelti dal giudice pur non avendo specializzazione
in medicina-legale!
Il danno biologico deve sempre essere valutato come stima del danno
all'integrita' psico-fisica del paziente e non solo numeri dati a
caso perche' scritti in tabella....
DOTT.VIRGINIA A.CIROLLA
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condivido quanto detto dai colleghi della necessita' di rivolgersi a
medici specialisti in medicina legale e non solo ctu che
normalmente sono scelti dal giudice pur non avendo specializzazione
in medicina-legale!
Il danno biologico deve sempre essere valutato come stima del danno
all'integrita' psico-fisica del paziente e non solo numeri dati a
caso perche' scritti in tabella....
DOTT.VIRGINIA A.CIROLLA
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