Tempi legali consultazioni intraospedaliere
Salve, ho una domanda veramente tecnica. Ho cercato ovunque ma non ne vengo a capo, ergo chiedo a voi. Vorrei sapere quali sono legalmente i tempi di attesa massimi per una consulenza specialistica interna tra unità operative. Ovviamente mi riferisco ad una consulenza non urgente ma su un paziente grave per altri motivi. Grazie mille.
[#1]
Gentile Utente,
provo a rispondere al Suo quesito in maniera indiretta, nel senso che, per quanto io sappia e sia riuscito a trovare in materia, non c'è una specifica normativa che riporti analiticamente i tempi massimi entro cui una consulenza specialistica, richiesta da un reparto di degenza ad un altro reparto o servizio del medesimo presidio ospedaliero per un assistito ricoverato, debba essere eseguita.
Nell'Ospedale in cui tutto sia perfettamente organizzato e funzionante, la consulenza sarà eseguita immediatamente; viceversa in quello in cui l'organizzazione interna è approssimativa ed i disservizi siano all'ordine del giorno, tale consulenza sarà effettuata molto probabilmente con ritardo.
I tempi di latenza fra la richiesta e l'effettuazione delle consulenze interne possono rappresentare uno degli indicatori di qualità dell'assistenza ospedaliera, ma questa non è la risposta al Suo quesito.
Il DPR 27 marzo 1969 n° 128 (Ordinamento interno dei Servizi Ospedalieri) all'art.7, fra le attribuzioni del Primario della Divisione Ospedaliera, cita quanto segue: " ...pratica le visite di consulenza richieste dai sanitari di altre divisioni o servizi ..."
Quindi la responsabilità dell'effettuazione delle consulenze in questione viene posta in capo al Primario del reparto, che ovviamente non potrà effettuare personalmente tutte le consulenze, ma disporrà che ad esse venga dato riscontro anche tramite il personale del reparto stesso.
Nei singoli presidi ospedalieri dovrebbero inoltre esistere regolamenti interni o disposizioni delle Direzioni Sanitarie, che stabiliscano modi e tempi sia della richiesta, sia dell'effettuazione delle consulenze interne fra reparti del medesimo ospedale.
Distinti Saluti.
provo a rispondere al Suo quesito in maniera indiretta, nel senso che, per quanto io sappia e sia riuscito a trovare in materia, non c'è una specifica normativa che riporti analiticamente i tempi massimi entro cui una consulenza specialistica, richiesta da un reparto di degenza ad un altro reparto o servizio del medesimo presidio ospedaliero per un assistito ricoverato, debba essere eseguita.
Nell'Ospedale in cui tutto sia perfettamente organizzato e funzionante, la consulenza sarà eseguita immediatamente; viceversa in quello in cui l'organizzazione interna è approssimativa ed i disservizi siano all'ordine del giorno, tale consulenza sarà effettuata molto probabilmente con ritardo.
I tempi di latenza fra la richiesta e l'effettuazione delle consulenze interne possono rappresentare uno degli indicatori di qualità dell'assistenza ospedaliera, ma questa non è la risposta al Suo quesito.
Il DPR 27 marzo 1969 n° 128 (Ordinamento interno dei Servizi Ospedalieri) all'art.7, fra le attribuzioni del Primario della Divisione Ospedaliera, cita quanto segue: " ...pratica le visite di consulenza richieste dai sanitari di altre divisioni o servizi ..."
Quindi la responsabilità dell'effettuazione delle consulenze in questione viene posta in capo al Primario del reparto, che ovviamente non potrà effettuare personalmente tutte le consulenze, ma disporrà che ad esse venga dato riscontro anche tramite il personale del reparto stesso.
Nei singoli presidi ospedalieri dovrebbero inoltre esistere regolamenti interni o disposizioni delle Direzioni Sanitarie, che stabiliscano modi e tempi sia della richiesta, sia dell'effettuazione delle consulenze interne fra reparti del medesimo ospedale.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Ex utente
Grazie infinite per l'esaustività e la gentilezza. La mia richiesta era riferita ad una lunga serie di negligenze che si sono verificate nei confronti di mio nonno, paziente anziano affetto da grave insufficienza cardiaca con edema declive agli arti inferiori, versamento pleurico, bronchite contratta in ospedale per una incuria inerente il microclima della stanza di degenza e per la mancanza assoluta di presidi atti a mantenere un giusto calore corporeo, immobizzato dal momento del ricovero e mai giustamente mobilizzato ma perfettamente lucido, che, si presume per cause allergiche, durante il ricovero ha cominciato a lamentare forte bruciore agli occhi e lacrimazione. Una volta inviato il videat al reparto di oculistica, sono passati 7 giorni di attesa e solamente dopo reiterati reclami da parte dei parenti, siamo riusciti ad ottenere una consulenza in tal senso. Consulenza che è stata a quel punto svolta dopo soli 15 minuti dopo il reclamo e che quindi testimonia il grande lassismo dimostrato dagli organi competenti. Mi chiedevo quindi se questi tempi fossero legalmente accettabili. Questo episodio non è ovviamente quello che ha determinato il nostro diniego ma è soltanto la punta dell'iceberg di una assoluta carenza medico-infermieristica dettata per stessa ammissione dall'età avanzata del paziente.
[#3]
Gentile Utente,
posso comprendere il Suo risentimento nei riguardi di una struttura sanitaria che presenta disservizi.
In concreto, posso consigliarLe di richiedere la copia conforme della documentazione sanitaria (cartella clinica) relativa al caso e di farla valutare ad un Medico Legale di Sua fiducia, possibilmente con esperienza nei casi di colpa medica.
Ancora Distinti Saluti.
posso comprendere il Suo risentimento nei riguardi di una struttura sanitaria che presenta disservizi.
In concreto, posso consigliarLe di richiedere la copia conforme della documentazione sanitaria (cartella clinica) relativa al caso e di farla valutare ad un Medico Legale di Sua fiducia, possibilmente con esperienza nei casi di colpa medica.
Ancora Distinti Saluti.
[#4]
Ex utente
La ringrazio ancora della risposta.
Credo che procederò in tal senso, anche perché siamo ormai al quarto ricovero nello stesso reparto durante il quale si manifestano delle serie negligenze e/o sincopi subito dopo la dimissione. Siamo tutti umani e per carità, si può sbagliare, ma oltre un limite non è accettabile, specialmente nell'ambito della sanità.
Cordiali saluti e grazie per l'ottimo servizio offerto da questo sito (perché si deve dire quando le cose non funzionano ma anche quando funzionano!).
Credo che procederò in tal senso, anche perché siamo ormai al quarto ricovero nello stesso reparto durante il quale si manifestano delle serie negligenze e/o sincopi subito dopo la dimissione. Siamo tutti umani e per carità, si può sbagliare, ma oltre un limite non è accettabile, specialmente nell'ambito della sanità.
Cordiali saluti e grazie per l'ottimo servizio offerto da questo sito (perché si deve dire quando le cose non funzionano ma anche quando funzionano!).
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.7k visite dal 26/04/2011.
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