La ricucitura del nervo staccato completamente
Buonasera,
riassumo la mia situazione clinica.
Sono stato operato il 28 marzo 2007 per una rifrattura di omero, dopo aver tenuto i FE per 8 mesi.
Si trattava di applicare una placca, ed un innesto. Il nervo è stato isolato secondo quanto scritto in cartella clinica dopo la rimozione di una gangla cicatriziale. L'incisione di accesso è stata fatta posteriormente (sopra il tricipite per intenderci).
Dopo l'intervento, mi è stato diagnosticata una paralisi del nervo radiale prima perfettamente funzionante. Dopo 2 EMG ( a tre e 6 mesi) in cui non si riscontravano miglioramenti, ho deciso di non seguire i consigli dei medici che mi avevano curato, cioè aspettare ancora nonostante il sesto mese fosse passato, e di farmi operare a Modena. L'esito dell'intervento di neurolisi è stato la rimozione di un neuroma e la ricucitura del nervo staccato completamente a livello della doccia di torsione. Quest'ultimo intervento risale al 12-10-2007.
Desidererei fare una perizia per stabilire le responsabilità dei medici della mia città, che, fra l'altro, tendono a non prendersene nonostante l'evidenza. C'è da sottolineare il fatto che oltre al danno, successivamente nessuno dei medici che mi avevano in cura, ha mai accennato alla possibilità di una lesione grave. Conseguentemente nessuno mi ha mai suggerito una revisione in tempi rapidi, e il perchè il tempo sia importante in questi casi.
Ho quindi rischiato, se non mi fossi preso la briga di chiedere altrove, di perdere definitivamente l'arto.
Non ho idea di cosa implichi fare una perizia, in termini di tempo, costi etc. Se qualcuno vorrà darmi qualche delucidazione, gli sarò grato. Sono ben accette anche indicazioni su medici legali a cui fare riferimento.
Grazie a chi vorrà rispondere.
Cristian
riassumo la mia situazione clinica.
Sono stato operato il 28 marzo 2007 per una rifrattura di omero, dopo aver tenuto i FE per 8 mesi.
Si trattava di applicare una placca, ed un innesto. Il nervo è stato isolato secondo quanto scritto in cartella clinica dopo la rimozione di una gangla cicatriziale. L'incisione di accesso è stata fatta posteriormente (sopra il tricipite per intenderci).
Dopo l'intervento, mi è stato diagnosticata una paralisi del nervo radiale prima perfettamente funzionante. Dopo 2 EMG ( a tre e 6 mesi) in cui non si riscontravano miglioramenti, ho deciso di non seguire i consigli dei medici che mi avevano curato, cioè aspettare ancora nonostante il sesto mese fosse passato, e di farmi operare a Modena. L'esito dell'intervento di neurolisi è stato la rimozione di un neuroma e la ricucitura del nervo staccato completamente a livello della doccia di torsione. Quest'ultimo intervento risale al 12-10-2007.
Desidererei fare una perizia per stabilire le responsabilità dei medici della mia città, che, fra l'altro, tendono a non prendersene nonostante l'evidenza. C'è da sottolineare il fatto che oltre al danno, successivamente nessuno dei medici che mi avevano in cura, ha mai accennato alla possibilità di una lesione grave. Conseguentemente nessuno mi ha mai suggerito una revisione in tempi rapidi, e il perchè il tempo sia importante in questi casi.
Ho quindi rischiato, se non mi fossi preso la briga di chiedere altrove, di perdere definitivamente l'arto.
Non ho idea di cosa implichi fare una perizia, in termini di tempo, costi etc. Se qualcuno vorrà darmi qualche delucidazione, gli sarò grato. Sono ben accette anche indicazioni su medici legali a cui fare riferimento.
Grazie a chi vorrà rispondere.
Cristian
[#1]
Il caso è complesso e merita, oltre alla visita medica, anche un'attenta rilettura di tutta la documentazione sanitaria. Non è possibile esprimere alcun giudizio.
E ' il caso che, una volta che la situazione si è stabilizzata, si rivolga ad un medico-legale per una eventuale perizia di parte.
Auguri !
E ' il caso che, una volta che la situazione si è stabilizzata, si rivolga ad un medico-legale per una eventuale perizia di parte.
Auguri !
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
[#2]
Utente
Il problema si divide in due parti. Nella prima intendo dimostrare, in sede civile, la responsabilità per la lesione al nervo. E mi sembra evidente.
Nella seconda volevo dimostrare la negligenza nell'indurre un paziente verso una decisione che lo avrebbe danneggiato irrimediabilmente. Questo è molto più grave, bastava mi mettessero al corrente di un'eventualità e del rischio che avrei corso ad aspettare nel caso di una lesione. Queste informazioni ho dovuto cercarmele da solo. E questo, secondo me, non è ammissibile.
Grazie
Nella seconda volevo dimostrare la negligenza nell'indurre un paziente verso una decisione che lo avrebbe danneggiato irrimediabilmente. Questo è molto più grave, bastava mi mettessero al corrente di un'eventualità e del rischio che avrei corso ad aspettare nel caso di una lesione. Queste informazioni ho dovuto cercarmele da solo. E questo, secondo me, non è ammissibile.
Grazie
[#3]
Per quanto riguarda la prima parte, previa perizia specialistica e medico-legale, è possibile dimostrare il nesso tra l'intervento e la lesione al nervo.
Per quanto riguarda la seconda parte è più difficile da dimostrare e rientra nei doveri d'informazione dei medici.
Per quanto riguarda la seconda parte è più difficile da dimostrare e rientra nei doveri d'informazione dei medici.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.8k visite dal 04/11/2007.
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